Iren ha approvato i risultati al 31 dicembre 2023. Ebitda in crescita, pari a a 1,197 miliardi di euro (+13,5% rispetto al 2022) e investimenti a quasi 1 miliardo di euro (934 milioni di euro) di cui l’80% sostenibili. L’utile netto di gruppo attribuibile agli azionisti si attesta pari a 255 milioni di euro, in aumento del 12,8% rispetto ai 226 milioni di euro fine dicembre 2022. Ricavi invece in calo del 17,5% e pari a 6,490 miliardi di euro. I principali fattori di contrazione del fatturato sono riferibili ai ricavi energetici, influenzati per oltre 1,229 miliardi di euro dalla riduzione dei prezzi delle commodities e per circa 286 milioni di euro alla riduzione dei volumi per l’effetto climatico, con un inverno molto mite, e per la riduzione della domanda energetica. Contribuiscono invece positivamente alla variazione del fatturato le attività di efficientamento energetico quali le riqualificazioni energetiche e le ristrutturazioni degli edifici, favorite dalle agevolazioni fiscali (+115 milioni circa). Infine, le variazioni di perimetro incidono sui ricavi per circa 140 milioni di euro e sono riferibili al consolidamento di Valle Dora Energia (da giugno 2022), SEI Toscana (da luglio 2022) e AcquaEnna (da giugno 2023).
Positive le performance ESG con la raccolta differenziata in crescita, che supera il 71%, le perdite idriche in riduzione, pari al 30%, e la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili in aumento del 35% rispetto al 2022. Il numero complessivo dei dipendenti Iren a fine 2023 è superiore alle 11.000 persone (+420 nel corso dell’anno). Il CdA ha proposto un dividendo pari a 11,88 centesimi di euro per azione con un incremento dell’8% rispetto all’anno precedente e pay-out 60%.
“Nonostante gli importanti investimenti che ci hanno permesso di raggiungere il target di capacità rinnovabile pari a 800MW e l’avvio di nuovi impianti per l’economia circolare, siamo riusciti, grazie ai flussi di cassa generati e all’ottima gestione del capitale circolante netto, a contenere l’incremento dell’indebitamento mantenendo il rapporto IFN/EBITDA pari a 3,3x.” ha dichiarato Luca Dal Fabbro, Presidente del gruppo.
Iren ha chiuso il 2023 con diversi indicatori ESG in anticipo rispetto ai target fissati nel Piano Industriale. Come ricorda il Vicepresidente di Iren Moris Ferretti: “Mi riferisco ad esempio al superamento del 71% di raccolta differenziata nei territori storici, all’incremento del 15% dell’energia rinnovabile venduta ai clienti finali e alla riduzione delle perdite idriche pari a circa 30%. È stato un anno importante anche grazie al rafforzamento delle attività in Toscana, che proseguirà anche nel 2024 con il consolidamento delle attività di Sienambiente. Questi risultati sono il frutto del lavoro di oltre 11.000 persone, in aumento di 420 unità rispetto al 2022, che quotidianamente si dedicano allo sviluppo dei territori, supportandoli concretamente e dimostrando quanto Iren possa essere il partner di riferimento delle amministrazioni per i grandi progetti.”
I risultati ESG di Iren
Il consiglio di amministrazione di Iren ha approvato contestualmente al bilancio economico, il bilancio di sostenibilità 2023 che rendiconta le performance economiche, ambientali e sociali del gruppo e rappresenta uno strumento di monitoraggio degli obiettivi del piano industriale al 2030.
Nel corso del 2023, quasi l’80% degli investimenti sostenuti dal gruppo sono stati destinati a progetti o attività sostenibili in linea con i pilastri del piano industriale, consentendo di proseguire nel percorso di crescita sostenibile delineato nel piano.
Per quanto concerne la transizione ecologica, a fine 2023 Iren ha superato il 71% di raccolta differenziata nei territori storici, ha incrementato del 12% la materia recuperata nei propri impianti di trattamento rifiuti e ha mantenuto costante l’intensità carbonica.
Nel corso dell’anno si è inoltre rafforzata la presenza locale, attraverso l’aumento dei comuni nei quali il gruppo è attivo nella raccolta rifiuti, l’estensione della rete di teleriscaldamento e l’incremento degli abitanti serviti dal servizio idrico integrato. Inoltre, gli indirizzi strategici del piano industriale orientati alla territorialità hanno trovato concretezza nella mole di investimenti realizzati per accrescere l’efficienza delle infrastrutture e dei servizi e per massimizzare le opportunità di sviluppo dei business a servizio dei territori di riferimento. Si tratta di 1,254 miliardi di euro lordi (inclusi i lavori per clienti del territorio eseguiti da Iren Smart Solutions e circa 67 milioni di investimenti finanziari finalizzati allo sviluppo mediante operazioni di M&A), che rappresentano circa il 96% del totale lordo investito. Infine, anche per quanto riguarda la qualità del servizio, l’anno appena concluso ha consentito la crescita del 15% dell’energia rinnovabile venduta ai clienti, il raggiungimento del 69% della rete idrica distrettualizzata con la conseguente riduzione delle perdite idriche della rete pari al 30,4%, perfettamente in linea con l’obiettivo al 2030 del 20%.