Cassa Depositi e Prestiti (CDP) archivia il 2023 con risultati finanziari solidi. L’utile netto si attesta a 3,1 miliardi di euro, in crescita del 23% rispetto ai 2,5 miliardi dello scorso anno, mentre il patrimonio netto ha raggiunto i 27,9 miliardi (+8% rispetto al 2022). Nel 2023 CDP ha anche impegnato risorse per circa 20,1 miliardi di euro, misura che ha consentito di attivare complessivamente 53,8 miliardi di investimenti con un effetto leva di 2,7 volte le risorse impegnate nel periodo, grazie all’attrazione di risorse da investitori e co-finanziatori terzi. Infine, lo stock di crediti di CDP a sostegno di imprese, Pubblica Amministrazione, infrastrutture e cooperazione internazionale è pari a 124 miliardi, in aumento di 3,2 miliardi di euro rispetto al 2022 (+3%).
Numeri che confermano la solidità del nuovo approccio di CDP, come definito dai pilastri trasformativi del Piano Strategico 22-24 che punta a promuovere lo lo sviluppo sostenibile del Paese realizzando un significativo impatto a livello economico, sociale ed ambientale.
Con riferimento al primo pilastro, è stato consolidato il ruolo a sostegno delle imprese e del territorio, con oltre 62.000 aziende ed enti serviti nel biennio, sulla base di un approccio complementare e addizionale al mercato e sfruttando le sinergie con il canale bancario. Sono stati ampliati gli strumenti a sostegno dell’innovazione, crescita e internazionalizzazione delle aziende italiane e dello sviluppo del settore infrastrutturale, incentivati investimenti in settori prioritari per il Paese e concentrate le risorse verso interventi ad alto impatto, anche attraverso strumenti finanziari innovativi. Ciò è stato possibile anche grazie ad un più efficiente ricorso ai fondi dei programmi Ue, che vedono CDP leader fra le proprie omologhe in Europa con oltre 1 miliardo di risorse europee a sostegno degli investimenti in Italia. Anche nel ruolo di Istituzione Finanziaria italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, CDP ha potenziato la propria azione, impegnando nel biennio 2022-23 risorse complessivamente pari a 1,4 miliardi di euro, rispetto ai 500 milioni del biennio 2020-21. È stato avviato un piano di aperture di sedi in Paesi Extra-Ue, a Belgrado in Serbia e nel primo trimestre 2024 a Il Cairo in Egitto e a Rabat in Marocco, per rafforzare la propria attività a favore della crescita sostenibile nelle economie emergenti. CDP ricopre inoltre il ruolo di gestore del Fondo Italiano per il Clima, nato per promuovere interventi di adattamento e contrasto al cambiamento climatico.
In merito al secondo pilastro, la storica attività di finanziamento agli enti pubblici è stata affiancata dall’assistenza tecnico-operativa (attività di advisory) e dalla gestione di fondi di terzi, al fine di consentire un miglioramento della capacità di spesa della Pubbliche Amministrazioni e indirizzare le risorse nazionali ed europee, anche del PNRR, verso i progetti a più alto impatto.
Questa operatività si inserisce nell’approccio definito con il terzo pilastro, che, al tradizionale binomio rischio–rendimento, ha aggiunto la dimensione dell’impatto, ovvero un criterio di valutazione delle scelte di business basato anche sugli effetti che gli interventi generano a favore dello sviluppo economico, sociale e ambientale del Paese. CDP ha rafforzato la capacitàtecnica di indirizzodelle proprie scelte di finanziamento e investimento sviluppando 11 policy e linee guida settoriali, si è dotata di competenze, processi e strumenti necessari a valutare ex-ante ed ex-post i progetti sostenuti, ed ha integrato la sostenibilità nel modello operativo anche consolidando la governance.
“I dati che presentiamo oggi mostrano come le azioni messe in campo per l’attuazione del Piano Strategico 2022-24, in uno scenario internazionale diventato sempre più complesso, siano state efficaci e come Cassa Depositi e Prestiti abbia saputo adattarsi al nuovo contesto e svolgere adeguatamente il proprio ruolo di sostegno all’economia italiana, anche grazie ad una crescente vicinanza e ad un rafforzato dialogo con i territori. Nell’ultimo biennio, le risorse impegnate dal Gruppo hanno superato i 50 miliardi di euro a favore del tessuto imprenditoriale e sociale e nel solo 2023 il nostro contributo alla crescita italiana ha toccato l’1,4% del Pil. Il forte impegno per uno sviluppo sostenibile è testimoniato tra le altre cose anche dall’innalzamento del nostro rating ESG da parte delle principali agenzie internazionali, che hanno collocato CDP ai vertici delle graduatorie mondiali. La fiducia dei nostri azionisti, il Ministero dell’Economia e delle Finanze e le Fondazioni di origine bancaria, con i quali operiamo in sinergia nell’interesse del Paese, è stata fondamentale in questo percorso”, ha commentato il presidente di Cassa Depositi e Prestiti Giovanni Gorno Tempini.
“I risultati di bilancio del 2023 di Cassa Depositi e Prestiti testimoniano la crescita del nostro impegno per lo sviluppo del Paese. L’aumento dei crediti a quota 124 miliardi è conseguenza della nuova strategia che ha visto consolidare la nostra presenza sul territorio. Il rafforzamento patrimoniale e il livello raggiunto dall’utile sono il risultato di un lavoro che ha reso il Gruppo ancora più solido e in grado di affrontare le sfide che abbiamo davanti. Nel suo ruolo di stimolo alla crescita del sistema economico e di catalizzatore di risorse, il gruppo CDP ha attivato investimenti per oltre 133 miliardi nel biennio, raggiungendo già i target dell’intero Piano Strategico. Il nostro lavoro come Istituzione Finanziaria Italiana per la cooperazione allo sviluppo ci ha portato ad avviare un programma di aperture di presidi extra-europei per fornire sostegno concreto alle economie emergenti. Oggi CDP ha un ruolo sempre più internazionale, evidenziato dai risultati ottenuti nell’utilizzo dei fondi europei. Questi risultati sono stati raggiunti grazie al grande impegno di tutte le persone del gruppo che hanno contribuito alla creazione della nostra cultura aziendale e condiviso con passione i nostri obiettivi di lungo periodo”, ha aggiunto l’amministratore delegato e direttore generale di Cassa Depositi e Prestiti Dario Scannapieco.
I risultati sul fronte sostenibilità
Nel 2023, CDP ha raggiunto importanti risultati anche sul fronte della sostenibilità. Il Consiglio d’amministrazione ha anche approvato il quarto Bilancio Integrato, che illustra i risultati non finanziari e gli impatti generati nel 2023. Un impegno sempre più significativo alla luce del rafforzamento degli obblighi europei di rendicontazione previsti dalla Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), che saranno recepiti a partire dal prossimo bilancio.
Risulta in forte crescita la percentuale di risorse impegnate nei dieci campi di intervento previsti dal Piano Strategico 2022-2024 (83% del totale rispetto al 68% nel 2022), allineati agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 dell’ONU. Le risorse impegnate a favore di oltre 12.200 imprese e 1.660 enti pubblici si traducono in impatti positivi sul tessuto economico: 26 miliardi di PIL generato, pari all’1,4% di quello nazionale; circa 50 miliardi di valore di produzione attivata; circa 360.000 occupati creati o mantenuti.
In particolare, seguendo le quattro sfide del Piano, il Bilancio Integrato si sofferma sull’azione per:
- Promuovere con oltre 2,4 miliardi di risorse una crescita inclusiva e sostenibile, anche attraverso interventi di social e student housing, con 1.173 posti letto in alloggi sociali e 15.632 posti letto per studenti universitari fuori sede, e interventi complessivi in favore di 438 strutture scolastiche e sanitarie. In particolare, il sostegno di CDP alle scuole ha consentito di realizzare o riqualificare 12.706 posti per alunni attraverso finanziamenti diretti, mentre, grazie all’attività di advisory, ulteriori 6.470 alunni hanno beneficiato di nuovi plessi scolastici;
- Contrastare con ulteriori 2,4 miliardi di risorse il cambiamento climatico e tutelare l’ecosistema, anche con progetti per la transizione energetica a cui sono destinati circa 2 miliardi a favore di 36 imprese e 109 enti pubblici e con progetti volti a efficientare la rete idrica e a promuovere l’economia circolare, mentre relativamente alle proprie emissioni si registra un calo dell‘intensità emissiva pro-capite del 66% dal 2019;
- Contribuire con oltre 9,4 miliardi al ripensamento delle catene del valore, attraverso iniziative in favore di: filiere strategiche a livello nazionale (circa 1 miliardo per i piani di crescita di oltre 100 imprese) e internazionale (oltre 6.000 aziende coinvolte nella piattaforma di Business Matching); trasporti e nodi logistici chiave per il Paese, con oltre 940 km di rete stradale oggetto di interventi di riqualificazione e potenziamento e oltre 130 milioni di investimento per porti e aeroporti; cooperazione internazionale allo sviluppo, dove sono state impegnate circa 785 milioni di risorse, il 30% in più rispetto al 2022; catena di approvvigionamento, che risulta sempre più sostenibile con circa il 70% di acquisti da fornitori di CDP con certificazioni ambientali e oltre l’88% da fornitori con certificazioni sociali e di governance;
- Favorire con circa 2,4 miliardi la digitalizzazione e l’innovazione, sostenendo, tra gli altri, oltre 900 imprese nel loro percorso di trasformazione digitale (43 con liquidità diretta e 871 tramite il plafond Beni Strumentali); a livello di trasformazione digitale interna, uno dei principali risultati è il raggiungimento del 66% di applicazioni progettate in cloud.
In questo contesto, il gruppo CDP ha fatto notevoli progressi anche rispetto agli obiettivi del Piano ESG, tra cui quello di dotarsi di almeno 10 politiche ESG nell’arco temporale di Piano, raggiunto con un anno di anticipo. Inoltre, in relazione al primo target di riduzione dell’impronta carbonica del portafoglio finanziamenti approvato a giugno 2023 dal Consiglio di Amministrazione di CDP, si registra una diminuzione di circa il 7% dell’intensità emissiva complessiva rispetto al 2022.
Infine, ai sensi della tassonomia UE delle attività economiche eco-compatibili, il gruppo è tenuto a pubblicare dall’esercizio 2023 il Green Asset Ratio (“GAR”) per i primi due obiettivi ambientali (mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici). Per adeguarsi alle richieste normative, CDP ha creato una Task force interna, introdotto un nuovo modello di classificazione delle informazioni e promosso una primacampagna di raccolta dati dalle controparti, in particolare dagli enti locali, che sarà rafforzata nel 2024 con iniziative dedicate di formazione e approfondimento. Per il 2023 sul perimetro considerato, gli attivi del gruppo risultano eco-sostenibili per il 6,3%, in termini di Capex, e per il 3,5%, in termini di Turnover.
I risultati presentati nel Bilancio Integrato sono il frutto di una gestione responsabile delle risorse finanziarie, ma soprattutto del lavoro quotidiano delle circa 2.000 persone del gruppo e del rafforzato dialogo con gli stakeholder, che ha portato all’approvazione della prima Policy dedicata e al coinvolgimento di circa 200 rappresentanti della società civile nelle consultazioni delle politiche di sostenibilità, alla nascita della ESG Community con alcune delle maggiori realtà economiche italiane e all’organizzazione dell’evento europeo multistakeholder Eyes on a sustainable future, che ha coinvolto oltre 400 stakeholder in presenza e 2.300 in streaming. Inoltre, a testimonianza dell’impegno di tutto il gruppo per le comunità locali, più di 350 colleghe e colleghi hanno donato oltre 3.000 ore in attività di volontariato.
Infine, nel 2023 di particolare rilievo è stato l’impegno per le persone, sia con circa 90.000 ore di formazione (+41% rispetto al 2022, con il primo Master ESG), sia in termini di valorizzazione della diversità, equità e inclusione, con il 47% di donne fra le nuove figure dirigenziali.
Un impegno riconosciuto dalle valutazioni delle agenzie di rating ESG, dall’ottenimento della Certificazione per la parità di genere (anche grazie all’aumento del 65% delle figure femminili nelle posizioni di responsabilità nel biennio) e dagli stakeholder stessi: nel 2023 il 74% ha manifestato una crescente soddisfazione per la frequenza del coinvolgimento sulle tematiche del gruppo (+18 punti percentuali rispetto al 2022).