rendicontazione greenwashing | ESG News

L'opinione di Hamid Amoura di Mirabaud AM

Come accompagnare le aziende verso una transizione responsabile

Nel pieno delle turbolenze provocate dalla pandemia e dalla guerra in Ucraina, l’Investimento Socialmente Responsabile (SRI) ha dimostrato di essere pienamente in linea con le sfide economiche e finanziarie che il mondo sta affrontando e con le attuali trasformazioni della società.

In principio considerato un approccio naif o potenzialmente erosivo del valore, poi ritenuto pericoloso per aver rovesciato paradigmi consolidati, i vantaggi dell’SRI stanno finalmente diventando evidenti. Applicandone i principi, infatti, è possibile bilanciare le esigenze di un approccio responsabile e sostenibile con le aspettative di risultati finanziari. Si tratta di un aspetto decisivo in un mondo in cui le risorse naturali sono a rischio, ma sempre soggette ai dettami del mercato.

Rispetto dei criteri extra-finanziari attraverso una gestione attiva

La svolta inaugurata dall’accelerazione delle pratiche SRI nel mondo della finanza si fonda su criteri che intrecciano sapientemente considerazioni finanziarie ed extra-finanziarie. La capacità della gestione attiva di selezionare accuratamente le società in cui investire è un asset cruciale e un ruolo chiave al servizio di una società sempre più attenta all’ambiente.

In questo modo ci si differenzia dalla gestione “passiva”, che si affida a strumenti finanziari in grado di replicare gli indici. Un approccio simile limita la portata della considerazione di criteri non finanziari, ma comunque rilevanti, nell’intero processo di investimento.

Nel contesto attuale, in cui anche le nostre società sono portate a rivalutare i loro metodi di produzione, è necessario essere in grado di valutare le aziende attraverso l’intera catena del valore e sulla base di ciascun stakeholder (fornitori, clienti, dipendenti, Stati, istituzioni, ecc.). Si tratta di un prerequisito essenziale, che l’analisi ESG e l’approccio SRI oggi tengono in considerazione.

La finanza oggi più che mai ha il dovere di agire come “motore del cambiamento”. Il tema dell’impatto è oggi al centro di tutti i processi decisionali di investimento. Mentre in passato le aziende perseguivano solo obiettivi economici, ora devono soddisfare obiettivi sociali e ambientali. Le pratiche interne, l’impatto dei processi produttivi, le esternalità positive e/o negative dei prodotti e il loro ciclo di vita vengono quindi esaminati scrupolosamente.

“Climate transition” obiettivi e supporto al cambiamento

Dalla COP21 di Parigi del 2015, il settore SRI è stato orientato a contrastare il cambiamento climatico. Alcune definizioni e considerazioni si evolvono nel tempo e si tratta di essere selettivi, verificando se un’industria o un’azienda che richiede un finanziamento SRI tiene conto o meno della transizione climatica nel suo piano di sviluppo.

L’energia nucleare, ad esempio, è stata a lungo considerata controversa. Recentemente, tuttavia, è tornata a essere più attraente perché emette pochissima CO2. Nonostante le riserve e gli interrogativi, la produzione di energia nucleare rimane una risorsa indiscutibile nella lotta contro il riscaldamento globale e una fonte di approvvigionamento locale garantita.

Quanto ai combustibili fossili, su cui occorre uno sguardo critico e un’analisi chiara, il conflitto in Ucraina e le tensioni con la Russia sono serviti a ricordare con urgenza l’importanza delle considerazioni finanziarie e delle riserve. Le compagnie petrolifere, sostenute dall’impennata dei prezzi del petrolio e del gas, stanno riconquistando la loro attrattiva presso gli investitori, poiché rimangono fondamentali per la vita quotidiana di ognuno di noi. Tuttavia, piuttosto che mantenere una posizione radicale, riteniamo che sia meglio intensificare le discussioni con le aziende petrolifere per accelerare la loro trasformazione in produttori di energia al 100% rinnovabile. 

La linea SRI che abbiamo scelto di perseguire, infatti, tiene conto del fatto che alcuni dei produttori di combustibili fossili di oggi saranno domani protagonisti delle energie rinnovabili necessarie per la sopravvivenza del pianeta.

Questa nozione chiave di transizione può essere studiata anche nel settore dell’aviazione. Generando circa il 2% delle emissioni di CO2, questo settore deve passare a soluzioni meno energivore e più sostenibili. Investire in carburanti sostenibili per l’aviazione (Sustainable Aviation Fuels, SAF) – che includono rifiuti urbani, agricoli e forestali – può ridurre le emissioni di gas serra fino all’80% rispetto ai carburanti tradizionali. Sebbene il SAF sia solo una soluzione intermedia in attesa dello sviluppo di una tecnologia a zero emissioni, l’SRI può sostenere e accelerare questa evoluzione.

La necessità dell’SRI è evidente

L’SRI poteva essere un approccio pionieristico alcuni anni fa, ma gli eventi globali degli ultimi anni lo hanno posto al centro delle preoccupazioni finanziarie mondiali e sta diventando sempre più necessario.

L’SRI opera tanto come strumento finanziario quanto come guardiano del pianeta; rappresenta un mezzo privilegiato per sostenere il cambiamento di paradigma della società verso le necessità ambientali per la nostra vita quotidiana. La finanza di domani sarà sostenibile e responsabile, oppure non sarà.