Chiaroscuro

Jp Morgan, multa da 920 mln di dollari per manipolazione dei futures su oro e argento

JP Morgan Chase ha ricevuto una multa da oltre 920 milioni di dollari dall’agenzia statunitense Commodity Futures Trading Commission per aver manipolato il mercato dei futures su oro, argento e Treasury, in un arco di tempo di oltre otto anni. La banca guidata da Jamie Dimon ha ammesso gli illeciti e ha accettato di pagare la sanzione, che è la più alta mai comminata per questo tipo di illeciti.

La pratica di cui l’istituto è stato accusato è lo “spoofing” che consiste nell’immettere sul mercato un numero molto alto di proposte di negoziazione con l’obiettivo di influenzare il prezzo delle currencies sottostanti e non di concludere operazioni.

Non è la prima volta che le autorità di controllo mostrano il cartellino giallo alla banca Usa. Lo scorso anno, l’Antitrust europeo ha inflitto una multa complessiva da 811,19 milioni di euro per l’intesa Forex-Three Way Banana split a JP Morgan, Barclays, Royal Bank of Scotland e Citigroup.

Si tratta in entrambi i casi di condotte che contrastano con i principi ESG, ma che probabilmente economicamente pagano. Nel 2019 la banca americana ha registrato un utile record di 36,4 miliardi di dollari, mentre nel solo secondo trimestre 2020 l’istituto ha archiviato un utile netto di 4,7 miliardi di dollari.

Certo la multa rappresenta una macchia nella perfetta immagine di banca che JP Morgan vuole dare al mercato e che punta molto sulla sostenibilità, come dimostrano le numerose iniziative a favore dell’inclusione di lavoratori di colore, di donne e di iniziative a favore del clima.