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Normativa UE

Veicoli pesanti: verso una riduzione delle emissioni di CO2 di camion e autobus nell’UE

Il Consiglio e il Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo politico provvisorio sugli standard di emissione di CO2 dei veicoli pesanti, responsabili di oltre il 25% delle emissioni di gas serra derivanti dal trasporto su strada nell’UE.

Il 14 febbraio 2023 la Commissione ha presentato una proposta di revisione delle norme sulle emissioni di CO2 dei veicoli pesanti. Sebbene la proposta non faccia parte del pacchetto Fit for 55, è strettamente collegata ad esso in quanto contribuisce all’obiettivo dell’UE di ridurre le proprie emissioni nette di gas a effetto serra di almeno il 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990, e di raggiungere la neutralità climatica nel 2050.

Le principali modifiche proposte da Parlamento e Consiglio riguardano l’estensione del campo di applicazione del regolamento agli autobus e ai rimorchi, la definizione di “veicoli a emissioni zero” e nuovi obiettivi di riduzione delle emissioni a livello dell’UE per il 2030, 2035 e 2040. Questi obiettivi non si applicano ai rimorchi e agli autobus urbani, soggetti a specifici requisiti di riduzione delle emissioni di CO2. La proposta mira inoltre a incoraggiare una quota crescente di veicoli a emissioni zero nel parco veicoli pesanti dell’UE, garantendo allo stesso tempo che l’innovazione nel settore e la sua competitività siano preservate e rafforzate.

L’accordo è provvisorio in attesa dell’adozione formale da parte di entrambe le istituzioni.

Campo di applicazione del regolamento

I colegislatori hanno concordato di ampliare l’ambito di applicazione del regolamento per coinvolgere quasi tutti i nuovi veicoli pesanti con emissioni di CO2 certificate, compresi autocarri più piccoli, autobus urbani, pullman e rimorchi.

È prevista però un’esenzione dagli obiettivi di riduzione della CO2 fissati nel regolamento per produttori di piccoli volumi e veicoli utilizzati per l’estrazione mineraria, la silvicoltura e l’agricoltura; veicoli ad uso delle forze armate e dei vigili del fuoco; veicoli destinati alla protezione civile, all’ordine pubblico e all’assistenza medica.

In base all’accordo provvisorio, dal 2035 il campo di applicazione del regolamento sarà esteso anche ai veicoli professionali come i camion della spazzatura o le betoniere. Inoltre, la Commissione analizzerà la possibilità di includere anche gli autocarri più piccoli (sotto le 5 t).

L’accordo provvisorio affronta anche la questione dei veicoli “retrofittati”, ovvero dei veicoli convenzionali convertiti in elettrici, consentendo il trasferimento di tali veicoli tra produttori. I colegislatori hanno convenuto di incaricare la Commissione di valutare, entro il 2025, la necessità di agevolare la diffusione sul mercato dei veicoli pesanti modificati attraverso norme armonizzate per la loro approvazione.

Nuovi obiettivi di riduzione delle emissioni

In linea con gli obiettivi climatici dell’UE per il 2030 e oltre, Consiglio e Parlamento hanno mantenuto gli obiettivi fissati dalla Commissione nella sua proposta per il 2030 (45%), 2035 (65%) e 2040 (90%), oltre all’obiettivo di riduzione al 2025 del 15% già previsto dalla normativa vigente. Questi obiettivi si applicheranno agli autocarri pesanti superiori a 7,5 tonnellate e agli autobus.

I colegislatori hanno convenuto di fissare gli obiettivi per i rimorchi al 7,5% e per i semirimorchi al 10%. Hanno inoltre introdotto la definizione di “e-trailer” per apportare chiarezza giuridica e adattare la normativa esistente agli sviluppi tecnici di questo nuovo tipo di rimorchio elettrico, considerando il potenziale degli e-trailer di contribuire a ridurre le emissioni di CO2 dei rimorchi.

Obiettivo zero emissioni per gli autobus urbani

La modifica proposta introduce un obiettivo del 100% di emissioni zero per gli autobus urbani entro il 2035, fissando al contempo un obiettivo intermedio del 90% per questa categoria entro il 2030. I colegislatori hanno convenuto di esentare gli autobus interurbani da questo obiettivo e di collocare questo tipo di mezzi di trasporto nell’ambito degli obiettivi generali per gli autobus.

Clausola di revisione

L’efficacia e l’impatto del regolamento saranno riesaminati dalla Commissione nel 2027. I colegislatori hanno aggiunto una serie di disposizioni per rendere la clausola di revisione più completa. Tra le altre cose, la Commissione dovrà anche valutare la possibilità di sviluppare una metodologia comune per la valutazione e la rendicontazione delle emissioni di CO2 dell’intero ciclo di vita dei nuovi veicoli pesanti e fornire una valutazione del ruolo di un fattore di correzione del carbonio (CCF) nella transizione verso una mobilità a zero emissioni nel settore dei veicoli pesanti. Nella revisione verrà valutato anche il ruolo di una metodologia per la registrazione dei veicoli pesanti alimentati esclusivamente con carburanti a zero emissioni di CO2.

Prossimi passi

L’accordo provvisorio sarà ora sottoposto ai rappresentanti degli Stati membri in seno al Consiglio (Coreper) e alla commissione ambiente del Parlamento per l’approvazione. Se approvato, il testo dovrà poi essere adottato formalmente dalle istituzioni, previa revisione da parte dei giuristi-linguisti, prima di poter essere pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’UE ed entrare in vigore.