Snam al Nasdaq

Infrastrutture gas

Snam, accelerazione sulla Rete Adriatica

Snam punta ad accelerare sulla Rete Adriatica per potenziare l’infrastruttura di gas e consentire all’Italia di accogliere i flussi aggiuntivi di gas che arriveranno da altri Paesi per ridurre la dipendenza dalla Russia. Lo riporta il Sole 24 Ore, sottolineando che la rete servirà soprattutto per i volumi ulteriori che l’Azerbaijan promette di far giungere nel nostro Paese attraverso il raddoppio del Tap, il gasdotto che trasporta il gas azero verso l’Europa.

Il nome “Rete Adriatica” è stato scelto da Snam per differenziare il progetto dal gasdotto “Transmed – Linea Tirrenica”, costituito da due condotte di equivalente diametro poste sul versante tirrenico. Rete Adriatica è stata progettata individuando cinque tratti funzionalmente autonomi: ogni tratto è cioè in grado di svolgere la propria funzione indipendentemente dagli altri. In particolare, si tratta dei tratti Massafra-Biccari (Puglia e Basilicata, in esercizio dal 2012), Biccari-Campochiaro (73 km, Puglia, Campania e Molise, in esercizio dal 2016), Sulmona-Foligno e impianto di compressione di Sulmona (170 km; Abruzzo, Marche, Lazio e Umbria), Foligno-Sestino (114 km, Umbria, Marche e Toscana), e Sestino-Minerbio (141 km, che interessa Toscana ed Emilia-Romagna, i cui lavori sono stati avviati nel 2017).

Nei Piani 2022/2030 degli operatori di trasmissione di gas italiani, il più consistente era proprio quello di Snam, che prevede uno stanziamento di 12 miliardi per una serie di infrastrutture, in particolare appunto la Rete Adriatica. Secondo quanto riporta il Sole, il gruppo sarebbe intenzionato ad accelerare al 2028 quel progetto, per il quale sono in pista circa 2 miliardi di investimenti e la cui realizzazione era inizialmente prevista dopo il 2030, proprio per rispondere alle esigenze di accelerazione dell’Italia sul processo di affrancamento dal gas russo.