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Plastica, leader mondiali d’accordo su trattato vincolante

Finalmente, i leader mondiali hanno raggiunto un accordo per la sigla di un trattato globale vincolante per combattere l’inquinamento da plastica. Quasi 200 Paesi hanno concordato di negoziare un trattato delle Nazioni Unite legalmente vincolante per coprire l’intera catena della plastica, resistendo alle pressioni delle lobby per limitarne la portata. La risoluzione, adottata dall’Assemblea delle Nazioni Unite per l’ambiente (UNEP) a Nairobi, porterà alla redazione di un trattato in cui si affronterà non solo l’inquinamento da plastica negli oceani, ma l’intero ciclo di vita della plastica, dalla produzione allo smaltimento. Il trattato verrà negoziato nei prossimi due anni.

La risoluzione è stata “l’accordo ambientale multilaterale più significativo dall’accordo di Parigi“, ha affermato Inger Andersen, direttore esecutivo del Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente. “È una polizza assicurativa per questa generazione e per quelle future, quindi potrebbero vivere con la plastica e non esserne condannati”.

“È incoraggiante vedere la comunità globale riunirsi in questo momento di crisi”, ha dichiarato il vicepresidente della Commissione europea Frans Timmermans. Da quando la Strategia europea per la plastica è stata presentata nel 2018, l‘Unione europea è stata una forza trainante per affrontare l’inquinamento da plastica. Siamo determinati a continuare a spingere per un’azione globale ambiziosa, poiché la lotta contro le crisi del clima e della biodiversità deve coinvolgerci tutti”, ha commentato Timmermans.

Secondo gli attivisti questo accordo, raggiunto dopo difficili negoziati, è davvero un momento storico nello sforzo di ridurre l’uso della plastica, alimentato dall’industria petrolchimica, soprattutto alla luce delle forti pressioni di grandi gruppi industriali su alcuni Paesi più poveri.

In parallelo alle negoziazioni, l’UNEP lavorerà con i governi e le società che siano disponibili a intervenire sulle catene del valore per abbandonare la plastica monouso, e si impegnerà anche a mobilitare la finanza privata e rimuovere le barriere agli investimenti in ricerca e nell’economia circolare, ha dichiarato Andersen.

Il Wwf ha comunicato di avere accolto con favore la decisione dell’Assemblea delle Nazioni Unite per l’Ambiente che ha deciso all’unanimità di elaborare un trattato giuridicamente vincolante per porre fine all’inquinamento da plastica, “rendendola una delle azioni ambientali più ambiziose al mondo dal Protocollo di Montreal del 1989, che ha portato all’eliminazione delle sostanze che riducono lo strato di ozono atmosferico”. Il Wwf, in una nota, “esorta i governi di tutto il mondo a cogliere questo potente slancio per l’eliminazione dell’inquinamento da plastica e ad agire in maniera altrettanto forte e decisa nel recepimento dell’intero contenuto del Trattato entro il 2024″. Nei prossimi due anni il WWF si impegnerà a sostenere il lavoro del Comitato Intergovernativo di Negoziazione dell’UNEP nel finalizzare i dettagli del trattato.

A oggi oltre 2 milioni e 200mila persone nel mondo hanno firmato la petizione che chiedeva un trattato globale legalmente vincolante, mentre oltre 120 aziende globali e più di 1.000 organizzazioni della società civile ne hanno sostenuto le richieste. Al governo italiano il WWF chiede di “attivarsi sul tema cominciando col correggere le disposizioni introdotte nella normativa di recepimento della direttiva comunitaria ‘Sup’ sulla plastica monouso, rafforzando, come è stato chiesto dalla Commissione europea, le misure che disincentivano il monouso e sostengono il ricorso a imballaggi riutilizzabili”.