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Qualità dell'aria

Parlamento UE: stretta su inquinamento atmosferico, ok a regole più severe

Nel percorso normativo verso la pubblicazione di un regolamento europeo sulla qualità dell’aria più stringente per ridurre l’inquinamento atmosferico entro il 2030 in UE, arrivano le modifiche della commissione Ambiente del Parlamento europeo. Con 46 voti a favore, 41 contrari e 1 astenuto la relazione ha avuto l’ok degli europarlamentari e dovrebbe essere adottata nella sessione plenaria del 10-13 luglio. Tra le proposte emergono valori limite più severi per gli inquinanti atmosferici rispetto a quelli proposti dalla Commissione europea, un campionamento a maglie più strette, piani di rientro nazionali in caso di violazione dei nuovi limiti Ue.

“Affrontare il problema dell’inquinamento atmosferico in Europa richiede un’azione immediata” ha dichiarato il relatore Javi López (S&D, ES), “Questa pandemia apparentemente invisibile ha un impatto devastante sulla nostra società, causando morti premature e una moltitudine di malattie cardiovascolari e polmonari. Dobbiamo seguire la scienza e allineare i nostri standard di qualità dell’aria alle linee guida dell’OMS e rafforzare alcune delle disposizioni di questa direttiva. Dobbiamo essere ambiziosi per salvaguardare il benessere dei nostri cittadini e creare un ambiente più pulito e più sano”.

Le modifiche adottate dalla commissione Ambiente del Parlamento UE per ridurre l’inquinamento atmosferico

Gli europarlamentari hanno dunque fissato valori limite e obiettivi più severi per il 2030 in relazione a diversi inquinanti, tra cui il particolato (PM2,5, PM10), l’NO2 (biossido di azoto), l’SO2 (anidride solforosa) e l’O3 (ozono) con l’intento di assicurare che la qualità dell’aria delle città (e non solo) non sia dannosa per la salute umana, gli ecosistemi naturali e la biodiversità. La commissione ha sottolineato inoltre la necessità di aumentare il numero di punti di campionamento della qualità dell’aria, soprattutto nei centri urbani, e di utilizzare indicatori chiari e comuni nei diversi Stati.

Le informazioni dovranno sempre essere disponibili al pubblico con aggiornamenti orari, in modo che i cittadini possano proteggersi quando l’aria risulta essere particolarmente inquinata (e prima che vengano raggiunte le soglie di allarme). Inoltre, dovranno essere disponibili e ben resi noti i sintomi associati ai picchi di inquinamento atmosferico e i rischi per la salute legati a ciascun inquinante, comprese le informazioni mirate a gruppi particolarmente vulnerabili.

Infine, gli eurodeputati propongono che, oltre ai piani per la qualità dell’aria, tutti gli Stati membri forniscano tabelle di marcia con misure a breve e lungo termine per rispettare i nuovi valori limite.