Report "No Planet B"

Oracle: AI per sopperire ai limiti umani in ambito ESG

Consumatori, dipendenti e investitori sono delusi. Vogliono vedere i risultati dei cambiamenti promessi dalle società in termini di sostenibilità e non si accontentano più delle dichiarazioni di intenti. Ma una soluzione potrebbe venire dal maggiore utilizzo della tecnologia, e in particolare dell’intelligenza artificiale, in grado di sopperire i limiti dell’agire umano. È quanto emerge dalla ricerca No Planet B realizzata da Oracle in occasione della Giornata Mondiale della Terra (Earth Day) e condotta con l’ausilio di Pamela Rucker, CIO Advisor e docente di Harvard Professional Development.

Salari più equi, con particolare attenzione al superamento del gender gap, resoconti sui risultati ESG più accurati e chiari, che mostrino i reali progressi e da utilizzare come parametro di riferimento per il calcolo delle retribuzioni dei top manager aziendali. Sono queste le principali aspettative degli stakeholder che al momento non vengono soddisfatte dalle aziende. Secondo l’indagine, il 61% delle persone pensa che le tecnologie basate sull’intelligenza artificiale, in particolare i bot, programmi software progettati per imitare l’intelligenza umana, possano essere l’ancora di salvezza per ottenere maggiori progressi in ambito ESG nelle aziende e raggiungere gli obiettivi globali di sostenibilità ambientale e sociale.

L’indagine ha coinvolto oltre 11.000 consumatori e manager aziendali in 15 paesi diversi e ha riscontrato che le persone sono deluse e frustrate della mancanza di progressi da parte della società nel campo della sostenibilità, vogliono che le aziende passino dalle parole ai fatti e sono convinte che la tecnologia possa aiutare le aziende a ottenere maggiori risultati.  

Dallo studio emerge come la capacità aziendale di agire concretamente in ambito ESG e di saperlo comunicare chiaramente sia diventata un elemento di “brand preference”, ossia che determini la preferenza per un determinato marchio, sia per la maggioranza dei clienti sia per i dipendenti e che abbia un forte impatto anche sul richiamo degli investimenti.

“Gli eventi degli ultimi due anni hanno portato alla ribalta le iniziative sociali e di sostenibilità e le persone vogliono vedere cambiamenti sostanziali. Sebbene affrontare queste questioni comporti importanti sfide, le aziende hanno la grandissima opportunità di cambiare il mondo per il meglio”, ha dichiarato Rucker. “I risultati”, prosegue la docente di Harvard Professional Development, “dimostrano che le persone sono più propense a collaborare nel business con le aziende che agiscono in modo responsabile a favore della società e dell’ambiente. Questo è il momento giusto. Come si è evoluta la mentalità, si è evoluta anche la tecnologia, che oggi può svolgere un ruolo chiave nel superare molti degli ostacoli che hanno frenato il progresso in questo ambito”.

La richiesta alle aziende di un maggiore impegno nella sostenibilità

Dall’indagine emerge che il 93% delle persone ritiene che la sostenibilità e i fattori sociali siano oggi più importanti che mai. Un’importanza che si è tradotta in una modifica degli stili di vita personali: l’80% ha dichiarato che gli eventi degli ultimi due anni hanno cambiato i loro comportamenti.

Al contempo, gli intervistati (il 94%) ritengono che la società non abbia fatto abbastanza progressi sul fronte della sostenibilità. E ritengono che le motivazioni siano legate all’atteggiamento delle persone che dovrebbero portare aventi e concretizzare le aspettative di progresso in ambito ambientale e sociale. il 42% ritiene che i ritardi siano dovuti al fatto che le persone sono troppo prese da altre priorità, il 39% dà la colpa a un’enfasi maggiore sui profitti a breve termine rispetto ai vantaggi a lungo termine, mentre il 37% ritiene che le persone siano “troppo pigre ed egoiste” per aiutare a salvare il pianeta.

Infografica Oracle, 2022

Ma le imprese avrebbero la possibilità di dare un grosso contributo. Il 45% degli intervistati è convinto che le aziende possano contribuire in modo più significativo a favore della sostenibilità ambientale e dei fattori sociali rispetto a governi e singoli individui.Però il 78% dichiara di essere deluso e frustrato dalla mancanza di progressi da parte delle aziende fino ad oggi, mentre l’89% ritiene che non sia sufficiente che le aziende proclamino a parole il loro impegno verso le questioni ambientali, sociali e di governance (ESG) bensì vogliono vedere prove e fatti concreti.

Infografica Oracle, 2022

In parte scoraggiati dai minimi risultati sin ora raggiunti, l’84% degli intervistati pensa che le aziende potrebbero fare maggiori progressi nel raggiungere gli obiettivi di sostenibilità e di responsabilità sociale grazie all’aiuto dell’intelligenza artificiale e il 61% è convinto che i bot riusciranno in questa impresa, a differenza degli esseri umani.

Infografica Oracle, 2022

Cosa frena le aziende sui temi ESG

L’indagine ha coinvolto anche manager aziendali; tra questi, il 92% è consapevole che l’impegno a favore della sostenibilità sia fondamentale per il successo delle aziende. I principali vantaggi identificati sono tre: per il 40% del campione, infatti, la sostenibilità e i programmi ESG rafforzano il brand, per il 39% aumentano la produttività e per il 38% attraggono nuovi clienti.

Allo stesso tempo, però, la quasi totalità dei manager aziendali (91%) sta riscontrando enormi ostacoli nell’attuazione delle iniziative ESG e di sostenibilità. Le sfide principali riguardano l’ottenimento di parametri ESG da parte di partner e aziende terze, (per il 35% degli intervistati), la mancanza di dati (per il 33%), e processi di reporting manuali e dispendiosi in termini di tempo (per il 32%).

La maggior parte dei dirigenti aziendali (96%) dichiara di constatare che nelle organizzazioni molto spesso pregiudizi umani ed emozioni distolgono dall’obiettivo finale; non sorprende quindi che l’89% ritenga che le organizzazioni che si affidano alla tecnologia per promuovere pratiche di business sostenibili saranno quelle che avranno una crescita a lungo termine.

Infografica Oracle, 2022

Nello specifico, il 93% del campione farebbe affidamento su un bot rispetto a un essere umano per prendere decisioni in materia di sostenibilità e responsabilità sociale. Il 43% ritiene, infatti, che i bot svolgano un lavoro migliore nel raccogliere vari tipi di dati senza commettere errori, nel prendere decisioni razionali e imparziali (42%) e prevedere risultati futuri in base a metriche e prestazioni passate (41%).

D’altro canto, i manager restano però convinti che le persone continuino a essere essenziali per il successo delle iniziative sociali e di sostenibilità in generale e che svolgano un lavoro migliore delle macchine nell’implementare cambiamenti in base ai feedback (48%), spiegare le informazioni necessarie per prendere decisioni (46%) e prendere decisioni strategiche in base al contesto (42%).

Le aziende che non agiscono ora avranno difficoltà nella fidelizzazione di clienti e dipendenti

Le aziende devono dare priorità alla sostenibilità ambientale e alle questioni sociali e ripensare al modo in cui impiegano la tecnologia per fare la differenza, se non vogliono rischiare conseguenze.

Dall’indagine emerge che il 70% degli individui sarebbe disposto a interrompere qualsiasi rapporto con i brand che non prendono seriamente in considerazione la sostenibilità e le iniziative sociali, e il 69% lascerebbe la propria azienda attuale per lavorare per chi si impegna maggiormente su tali fronti.

Inoltre, la ricerca conferma che se le aziende riuscissero a dimostrare chiaramente i progressi che stanno facendo sul fronte delle questioni ambientali e sociali, le persone sarebbero più propense a pagare un sovrapprezzo per i loro prodotti e servizi (87%), a investire in quei prodotti (83%) e a lavorare per loro (83%).

Sotto questo punto di vista, i manager aziendali risultano consapevoli di quanto importante e urgente siano tali questioni. Il 94% ritiene infatti che devono essere utilizzate metriche ESG per informare le decisioni aziendali, mentre il 91% vorrebbe aumentare gli investimenti nel campo della sostenibilità.

Fonte: No Planet B: How Can Businesses and Technology Help Save the World?, Oracle & Savanta, 2022

“Non è mai stato così importante da parte delle aziende investire in iniziative ESG e di sostenibilità, dal momento che le persone non vogliono solo sentirne parlare, ma reclamano interventi decisivi, maggiore trasparenza e risultati tangibili”, ha dichiarato Juergen Lindner, Senior Vice President e CMO, Global Marketing SaaS, Oracle. “I manager aziendali ne comprendono l’importanza, ma spesso partono dal presupposto errato di dover scegliere nel dare priorità ai profitti o alla sostenibilità. La verità è che non si tratta di un gioco a somma zero. Una tecnologia in grado di eliminare tutti gli ostacoli alle iniziative ESG è ora disponibile e le organizzazioni che lo fanno nel modo giusto non solo possono supportare le proprie comunità e l’ambiente, ma anche realizzare profitti significativi, risparmi sui costi e avere altri vantaggi che incidono sul fatturato”