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Transizione energetica

Nasce la Banca Europea dell’Idrogeno

Nasce la Banca Europea dell’Idrogeno (European Hydrogen Bank – HEI) per supportare gli investimenti nella produzione di idrogeno verde, quindi prodotto usando fonti di energia rinnovabili, senza il quale sarà difficile raggiungere l’obiettivo al 2030 di REPowerEU di 20 milioni di tonnellate di idrogeno green di cui la metà prodotte in Europa e l’altra metà importata e per i quali la commissione europea stima saranno necessari investimenti tra i 90 e i 115 miliardi di euro.

“Al momento solo il 10% dei progetti per l’idrogeno ha raggiunto la decisione finale di investimento a causa di una situazione ‘uovo-gallina’, in cui i potenziali utilizzatori di idrogeno green esitano a investire non sapendo se vi saranno volumi disponibili e i produttori aspettano la domanda per essere sicuri di avere uno sbocco alla produzione” ha spiegato Frans Timmermans, vicepresidente esecutivo della Commissione UE e responsabile del Green deal, presentando la banca.

Per ovviare a tale criticità riscontrata, la banca agirà attraverso quattro “pilastri”, tutti operativi entro la fine del 2023. I primi due saranno costituiti da meccanismi di finanziamento, uno per la creazione del mercato interno UE e l’altro per le importazioni. Il terzo garantirà trasparenza e coordinamento (valutazione della domanda, esigenze infrastrutturali, flussi di idrogeno e dati sui costi), mentre il quarto consisterà nella razionalizzazione degli strumenti finanziari esistenti, che verranno coordinati con quelli di nuova creazione.

In particolare, attraverso la Banca Europea dell’Idrogeno saranno organizzate aste per incentivare la produzione di idrogeno green nell’ UE con un premio fisso per chilogrammo (kg) riconosciuto per un periodo massimo di 10 anni.

Le prime aste pilota, attualmente in fase di progettazione, saranno lanciate nell’autunno 2023, sostenute da un finanziamento da 800 milioni di euro del Fondo per l’Innovazione. La banca, annunciata dalla presidente della Commissione Ursula von der Leyen lo scorso settembre, creerà inoltre una “piattaforma delle aste UE”, che potrà essere utilizzata dagli Stati membri attingendo sia il Fondo per l’Innovazione che a risorse nazionali. Aste separate saranno svolte invece per l’idrogeno green importato, ma in questo caso i dettagli devono essere ancora definiti.

Secondo le stime della Commissione, l’idrogeno verde importato necessiterà di un premio di mercato compreso tra i tre e i cinque euro a chilogrammo (inclusi trasporto, stoccaggio e fornitura ai clienti finali). Servirà invece un budget di un miliardo di euro per permettere la produzione in UE di 40.000-6.000 tonnellate di idrogeno verde all’anno. Dopo il 2025 il premio dovrebbe iniziare a scendere.

Gli investimenti complessivi necessari

Nel complesso, dovranno essere stanziati premi per complessivi 90-115 miliardi di euro per centrare l’obiettivo di 20 milioni di tonnellate di idrogeno da rinnovabili importato e prodotto nell’Unione, a fronte di investimenti per la sola produzione interna previsti tra 335 e 471 miliardi di euro (compresi i 200-300 miliardi necessari per la capacità aggiuntiva da rinnovabili).

La parte preponderante degli investimenti arriverà dunque dai privati, che tuttavia, sottolinea la Commissione, dovranno poter contare su adeguati finanziamenti pubblici (attraverso gli strumenti finanziari Ue e nazionali) nella fase iniziale di sviluppo del mercato dell’idrogeno.