Flowe

Giornata mondiale della Foresta Pluviale

Flowe (Mediolanum) pianta un albero ogni 100 pagamenti fatti con carta

Per assorbire due terzi dell’anidride carbonica prodotta dall’uomo servirebbe la piantagione di 1.200 miliardi di alberi. Sono questi i dati di uno studio pubblicato su Science nel 2019, The global tree restoration potential. Con l’intento di agire nel concreto e in occasione della Giornata mondiale della Foresta Pluviale, che ricorre il 22 giugno, la B Corp del gruppo bancario Mediolanum Flowe pone l’attenzione sulla campagna Freshback, attiva fino al 30 giugno.

Con la collaborazione di ZeroCO2, startup italo-guatemalteca che sviluppa attività di riforestazione ad alto impatto sociale, infatti Flowe pianterà un albero in Guatemala ogni 100 transazioni effettuate con carte di debito. Un’azione che, potenzialmente, potrebbe aumentare gli effetti positivi sul pianeta: se la popolazione italiana facesse i propri acquisti utilizzando una carta Flowe verrebbero piantati 497.838 alberi, con un risparmio annuale di circa 170 milioni di kg di CO2.

“In Flowe crediamo fortemente nell’importanza dei piccoli gesti che, uniti, diventano rivoluzionari” ha commentato Ivan Mazzoleni, CEO Flowe, “Per contribuire alla costruzione di un mondo più sostenibile dobbiamo scendere tutti in campo, facendo ognuno la propria parte. Ogni gesto, anche il più piccolo, ha un significato e un impatto. Proprio da questa convizione è nata l’idea della campagna Freshback”.

Flowe inoltre ha redatto insieme all’agronomo Guido Cencini, forestry strategist di ZeroCO2, un vademecum di approfondimento sui benefici che apportano gli alberi a più livelli per spiegare quanto la loro presenza nel nostro ecosistema sia vitale per la salvaguardia del pianeta.

Il vademecum

Gli alberi sono fabbriche di ossigeno

Lo abbiamo imparato sui banchi di scuola: durante la fotosintesi clorofilliana le piante assorbono molecole di anidride carbonica e acqua, trasformandole in molecole di ossigeno e glucosio. In questo modo, gli alberi compensano le nostre emissioni di CO2: un solo albero è in grado di immagazzinare circa 167 kg di anidride carbonica all’anno.

Condizionatori naturali all’aperto

Gli alberi sono alleati fondamentali per il cambiamento climatico e la riduzione della temperatura. In particolare, l’ombra prodotta e il processo di evapotraspirazione sviluppano ambienti più freschi. Traspirando, infatti, gli alberi emettono vapore acqueo dalla chioma, abbassando la temperatura delle foglie e dell’ambiente fino a 3,5°C.

La “casa” degli animali

Per preservare la biodiversità bisogna salvaguardare tutti gli ecosistemi, compreso quello vegetale. È quindi fondamentale piantare gli alberi secondo tecniche e linee guida precise, mantenendo una sinergia con il territorio di riferimento e una costanza nella cura. Così facendo, l’ecosistema diventa un ambiente florido e fornisce ospitalità, rifugio e nutrimento agli animali.

Protettori del suolo (e non solo)

Non tutti sanno che le radici degli alberi hanno una funzione nascosta fondamentale: incidono sull’abbassamento dei rischi idrogeologici. Rendendo più stabile il terreno, infatti, limitano l’erosione del suolo e il verificarsi di frane, oltre a ridurre le conseguenze delle alluvioni grazie ad una migliore capacità di assorbimento dell’acqua.

Aria più pulita

Le foglie, la corteccia e i rami delle piante si alleano per contrastare un fenomeno che incide sulla salute e sulla qualità della vita delle persone: l’inquinamento dell’aria. Infatti, sono in grado di trattenere polveri sottili e gas che involontariamente inaliamo – quali PM10, ozono, ossido di azoto e anidride solforosa – aumentando la qualità dell’aria che respiriamo.