Enel ed Eph – compagnia ceca attiva nel settore energetico – hanno acceso in Slovacchia uno dei due reattori della centrale nucleare di Mochovce, tramite la controllata Slovenské elektrárne. L’obiettivo è quello di ricorrere all’energia nucleare per diminuire il consumo di gas.
Con l’attivazione di questa centrale nucleare, la società slovacca sta producendo energia sincronizzando il generatore al 35% della capacità del reattore, ma in futuro mira a produrne sempre di più fino a sfruttare la capacità massima della centrale (471 megawatt), dal momento che l’obiettivo del Paese è quello di produrre energia da fonti nucleari fino al 65%. Tra un anno e mezzo sarà attivato anche il secondo reattore e così la centrale riuscirà a soddisfare il 26% circa della domanda di elettricità in Slovacchia senza emettere CO2.
Il sistema di produzione di energia nucleare preesistente è stato aggiornato negli ultimi anni in Slovacchia, per renderlo più sicuro e duraturo, ma il Paese vuole investire anche nella costruzione di nuovi impianti nucleari, ponendo il nucleare al centro della strategia energetica della Slovacchia.
Si tratta di una strategia accelerata dalla crisi energetica scatenata dalla guerra in Ucraina, che ha provocato l’attivazione di sistemi di sicurezza energetica e sottolineato la necessità di avanzare nel percorso di produzione di energia pulita per accelerare la transizione. La centrale di Mochovce, inoltre, è in linea con quanto previsto dalla strategia UE su nucleare e gas, ormai inseriti nella tassonomia dell’UE e, quindi, considerati investimenti green.