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Fit for 55

Direttiva su efficienza energetica: arriva l’ok anche del Consiglio UE

Dopo l’adozione del Parlamento europeo dello scorso 12 luglio, anche il Consiglio UE ha ora adottato la direttiva sull’efficienza energetica (EED), che fissa obiettivi di risparmio energetico per il 2030.

L’obiettivo principale della direttiva prevede che i Paesi membri garantiscano, collettivamente, una riduzione del consumo energetico di almeno l’11,7 % entro il 2030 (rispetto alle proiezioni dello scenario di riferimento fissato al 2020). Ciò si traduce in un limite massimo al consumo finale di energia dell’UE di 763 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio e di 993 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio per il consumo primario.

Il limite di consumo per il consumo finale sarà vincolante per gli Stati membri collettivamente, mentre l’obiettivo di consumo di energia primaria sarà indicativo. Il consumo finale di energia rappresenta l’energia consumata dagli utenti finali, mentre il consumo di energia primaria include anche quella utilizzata per la produzione e la fornitura di energia.

I nuovi obiettivi sono stati presentati dalla Commissione europea nel 2021 con l’adozione del “Fit for 55 %“, un pacchetto di misure che adegua la legislazione vigente in materia di clima ed energia per conseguire il nuovo obiettivo dell’UE di una riduzione minima del 55 % delle emissioni di gas a effetto serra entro il 2030. Il pacchetto comprende appunto la rifusione della direttiva sull’efficienza energetica (EED), allineando le sue disposizioni al nuovo obiettivo. Un altro elemento del pacchetto è la revisione della direttiva sulle energie rinnovabili (RED II), nell’ambito della quale, l’UE è tenuta a garantire che almeno il 32% del suo consumo energetico provenga da fonti energetiche rinnovabili entro il 2030.

Contributi nazionali

Secondo quanto previsto dalla direttiva sull’efficienza energetica, tutti gli Stati membri contribuiranno al raggiungimento dell’obiettivo generale dell’UE. Nei loro piani nazionali integrati per l’energia e il clima (PNEC), fisseranno contributi nazionali indicativi e traiettorie per il raggiungimento dell’obiettivo. Le bozze aggiornate dei PNEC dovevano essere presentate nel giugno 2023 e i piani definitivi nel 2024.

La formula per il calcolo dei contributi nazionali verso l’obiettivo (definito nell’allegato I della proposta) sarà indicativa, con la possibilità di scostarsi del 2,5%. La Commissione calcolerà se tutti i contributi si sommano all’obiettivo dell’11,7% e, in caso contrario, apporterà rettifiche ai contributi nazionali inferiori a quelli che sarebbero stati se si fosse utilizzata la formula (il cosiddetto meccanismo di riempimento del divario). La formula si basa, tra l’altro, sull’intensità energetica, sul PIL pro capite, sullo sviluppo delle rinnovabili e sul potenziale di risparmio energetico.

Risparmio energetico

L’obiettivo annuale di risparmio energetico per il consumo finale di energia aumenterà gradualmente dal 2024 al 2030. Gli Stati membri assicureranno nuovi risparmi annuali dell’1,49% del consumo finale di energia in media durante questo periodo, raggiungendo gradualmente l’1,9% il 31 dicembre 2030.

Gli Stati membri possono contare nel calcolo verso l’obiettivo, i risparmi energetici realizzati attraverso misure politiche ai sensi dell’attuale e della direttiva riveduta sul rendimento energetico nell’edilizia, misure derivanti dal sistema di scambio di quote di emissione dell’UE (per gli impianti e per gli edifici e i trasporti) e misure energetiche di emergenza.

Il settore pubblico come esempio

Le nuove norme stabiliscono un obbligo specifico per il settore pubblico di conseguire una riduzione annuale del consumo energetico dell’1,9% che può escludere i trasporti pubblici e le forze armate. Inoltre, gli Stati membri dovranno rinnovare ogni anno almeno il 3% della superficie totale degli edifici di proprietà di enti pubblici.

Prossimi passi

La direttiva è stata formalmente adottata e sarà ora pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell’UE ed entrerà in vigore 20 giorni dopo.