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Obiettivi ambientali

COP15: UE capofila su accordo per proteggere la biodiversità globale

Dal 14 al 29 marzo, l’UE parteciperà alla ripresa delle riunioni sulla biodiversità globale per progredire nello sviluppo del quadro globale sulla biodiversità post-2020. Si tratta di un nuovo accordo globale per fermare e invertire la perdita di piante, animali ed ecosistemi del pianeta. I colloqui a Ginevra sono l’ultima sessione ufficiale per i governi per negoziare l’accordo globale, prima che arrivi a Kunming (Cina) per essere adottato alla Conferenza delle Nazioni Unite sulla Biodiversità COP15 più avanti nel corso del 2022. 

“In questi tempi difficili, il multilateralismo è più critico che mai, per le persone e la natura da cui dipendiamo. L’evidenza è chiara: abbiamo bisogno di un futuro in armonia con la natura, per noi stessi, per le generazioni future, per il nostro clima e per lo sviluppo sostenibile – e abbiamo bisogno di una tabella di marcia comune per raggiungerlo”, ha dichiarato Il commissario per l’ambiente, gli oceani e la pesca Virginijus Sinkevičius, “Alla COP15, la comunità internazionale cercherà di concordare un ambizioso quadro globale per la biodiversità con un forte monitoraggio per misurare i progressi sul campo nell’invertire la perdita della natura. Ma non ci siamo ancora, e abbiamo bisogno di ridurre significativamente i divari tra le posizioni delle parti. L’UE va ai negoziati di Ginevra spingendo per l’ambizione e dando l’esempio”.

L’UE ha mostrato la sua leadership lavorando con Paesi con visioni affini per raggiungere un accordo ambizioso, con obiettivi misurabili per affrontare i fattori diretti e indiretti della perdita, disposizioni molto più forti sul monitoraggio e la revisione e chiarezza sui mezzi di attuazione.

L’UE negozierà per i seguenti elementi del quadro come minimo:

Nello specifico, l’UE ha individuato obiettivi specifici di cui discutere nei negoziati: obiettivi, pietre miliari e traguardi ambiziosi, misurabili e limitati nel tempo che mirino a ripristinare tutti gli ecosistemi del mondo, a renderli resistenti e adeguatamente protetti entro il 2050; obiettivi per affrontare i fattori diretti e indiretti della perdita di biodiversità e assicurare l’uso sostenibile delle risorse naturali, incluso l’“Obiettivo 30×30”, cioè di proteggere almeno il 30% della terra e degli oceani del mondo entro il 2030disposizioni operative per mobilitare finanziamenti e altri mezzi di attuazione; in questo contesto, a settembre, la presidente Von der Leyen ha annunciato che l’UE raddoppierà i suoi finanziamenti internazionali per la biodiversità, in particolare per i Paesi più vulnerabili; processi di implementazione, monitoraggio e revisione molto più forti, compresa la trasparenza sull’implementazione prevista, il reporting, un’analisi globale delle lacune e un inventario con un’intensificazione degli sforzi se necessario; attuazione efficace del terzo obiettivo della Convenzione sulla Biodiversità riguardante l’accesso e la condivisione giusta ed equa dei benefici derivanti dall’uso delle risorse genetiche legate alla biodiversità.

Il rapporto di valutazione globale sulla biodiversità dell’IPBES (Intergovernmental Science-Policy Platform on Biodiversity and Ecosystem Services) e il contributo recentemente pubblicato al sesto rapporto di valutazione dell’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change) sottolineano che il mondo ha una breve finestra che si sta rapidamente chiudendo per garantire un futuro vivibile. Per questo, sono necessarie azioni urgenti per il ripristino degli ecosistemi degradati, entro il prossimo decennio, per mitigare gli impatti del cambiamento climatico, in particolare ripristinando le zone umide e i fiumi degradati, le foreste e gli ecosistemi agricoli.

La prima parte della conferenza delle Nazioni Unite sulla biodiversità (COP15) si è svolta a Kunming dall’11 al 15 ottobre 2021, dove le parti interessate hanno riaffermato il loro impegno a raggiungere la visione 2050 di “vivere in armonia con la natura, adottando la Dichiarazione di Kunming”. La seconda parte della COP15 si svolgerà sempre a Kunming, nel 2022 e in quell’occasione le parti si incontreranno per concludere i negoziati e decidere su un nuovo quadro globale per la biodiversità post-2020.