Glasgow Financial Alliance for Net Zero (GFANZ), la coalizione globale di istituzioni finanziarie che si impegna per accelerare la transizione verso emissioni nette di gas serra entro il 2050 e raggiungere gli obiettivi dell’ Accordo di Parigi, ha pubblicato una bozza del piano di transizione a zero emissioni (Net-zero Transition Plan, NZTP) per il settore finanziario e ha aperto una consultazione pubblica per ricevere commenti. L’obiettivo è quello di dirigere i capitali privati verso aziende e asset che permettono di conseguire la transizione e fare in modo che le istituzioni finanziarie trasformino i loro impegni in azioni immediate.
Il documento è quindi una guida che definisce obiettivi, azioni e meccanismi di rendicontazione per allineare le attività aziendali di un’istituzione finanziaria a un percorso credibile di riduzione delle emissioni che garantisca il raggiungimento degli obiettivi globali (limitazione del riscaldamento globale a 1,5 gradi centigradi). Dovrebbe dunque consentire a un’istituzione finanziaria di dimostrare, e agli stakeholder di giudicare, l’attendibilità delle proprie dichiarazioni net zero e la coerenza dei propri finanziamenti e investimenti.
Circa 130 Paesi, che rappresentano il 90% del PIL mondiale, hanno infatti assunto un impegno a raggiungere emissioni nette zero e oltre 10.000 aziende, organizzazioni e amministrazioni regionali hanno aderito alla campagna “Race to Zero” delle Nazioni Unite, ponendosi l’obiettivo di raggiungere l’azzeramento delle emissioni di carbonio entro il 2050. Il conseguimento degli impegni assunti è possibile però solo se le scelte di finanziamento e investimento delle istituzioni finanziarie permettono una reale riduzione delle emissioni di gas serra nell’economia reale.
“Il piano del GFANZ per la transizione contribuirà a garantire che i capitali affluiscano alle aziende che hanno piani solidi e credibili per ridurre le loro emissioni, facendo crescere i posti di lavoro e le nostre economie. “ha commentato Mark Carney, co-presidente del GFANZ e inviato speciale delle Nazioni Unite per l’azione per il clima e la finanza. “Tutti gli strumenti, i framework e le risorse che l’alleanza ha pubblicato guideranno il settore finanziario a sostenere la decarbonizzazione reale, non il falso benessere della decarbonizzazione di portafoglio. Riveleranno il contributo delle istituzioni finanziarie alla soluzione di una delle più grandi sfide dell’umanità”.
Nell’ambito delle raccomandazioni e delle linee guida pubblicate, il GFANZ ha identificato quattro approcci essenziali per sostenere la transizione dell’economia reale verso le emissioni nette zero: finanziare lo sviluppo e la scalabilità di tecnologie o servizi a emissioni nette zero per sostituire le fonti ad alta emissione; aumentare il sostegno alle aziende che sono già allineate agli obiettivi dell’Accordo di Parigi; consentire alle imprese dell’economia reale ad alte e basse emissioni di allineare l’attività commerciale con un percorso di contenimento della temperatura a 1,5 gradi centigradi per il loro settore; accelerare l’eliminazione gestita delle attività ad alte emissioni attraverso il ritiro anticipato.
Il GFANZ ha inoltre pubblicato una serie di strumenti, framework e risorse collegati per consentire la collaborazione tra istituzioni finanziarie, imprese dell’economia reale, settore pubblico e società civile e sostenere una transizione globale dell’intera economia verso il net-zero. Queste sono: una guida all’uso dei percorsi settoriali per le istituzioni finanziarie (Guidance on Use of Sectoral Pathways for Financial Institutions); una nota concettuale sulla misurazione dell’allineamento del portafoglio (Concept note on Portfolio Alignment Measurement); una nota introduttiva sulle aspettative per i Piani di transizione dell’economia reale (Introductory note on Expectations for Real-economy Transition Plans); e un rapporto sull’eliminazione gestita delle attività ad alta emissione (Report on the Managed Phaseout of High-emitting Assets).