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L'analisi di RBC BlueBay AM

Engagement negli emergenti, due esempi in Messico e Indonesia

L’engagement con gli emittenti dei mercati emergenti è importante per ottenere cambiamenti positivi in termini di rischio-rendimento a livello ambientale, sociale e di governance (ESG). A sostenerlo è l’esperta del debito dei mercati emergenti di RBC BlueBay AM, Polina Kurdyavko, che in questo approfondimento spiega i motivi per cui l’engagement con gli emittenti degli emergenti è importante e spesso porta a risultati più tangibili che in realtà di mercato, come aziende quotate.

Polina Kurdyavko, Head of BlueBay Emerging Markets di RBC BlueBay

“Nei mercati sviluppati l’impegno degli investitori con gli emittenti sulle tematiche ESG è ormai consolidato da diversi anni. Rispetto ai mercati emergenti, invece, molti investitori fino ad oggi si sono mostrati scettici, chiedendosi se fosse davvero possibile incidere sui rendimenti adeguati al rischio in questi paesi. Ma non è così”, sostiene l’esperta di RBC BlueBay.

Alla base dell’approccio di RBC BlueBay AM: l’engagement

“In primo luogo, vorremmo sfatare il mito, secondo cui sarebbe difficile influenzare il miglioramento dei rischi in ambito ESG nel reddito fisso”, sostiene Kurdyavko, sottolineando che, in generale, quando gli emittenti hanno maggiormente bisogno di denaro, sono più disposti ad ascoltare gli investitori e a seguire le loro indicazioni. In questo senso, evidenzia l’analista, i mercati emergenti tendono a essere un’area in cui la raccolta di fondi è sempre più impegnativa rispetto ai mercati sviluppati. Quindi i finanziatori hanno più leva per fare sentire le proprie condizioni.

“In secondo luogo, vorremmo far presente che, senza una attività di engagement con gli emittenti, non saremmo in grado di influenzare o migliorare alcun tipo di rischio in ambito ESG”, incalza l’esperta. Nel loro complesso, metà dei paesi è caratterizzata da rischi elevati o molto elevati in ambito ESG. Quindi, se escludesse tale gruppo, la società di gestione non contribuirebbe al cambiamento e al miglioramento dei rischi ESG a livello più globale. Pertanto, l’approccio di RBC BlueBay AM si basa sull’engagement. “Preferiamo investire se siamo in grado di avere un engagement diretto con gli emittenti. In particolare, contribuiamo alla divulgazione di informazioni per migliorare la più ampia gestione dei rischi in ambito ESG e le valutazioni ESG da parte delle agenzie di rating terze”, spiega Kurdyavko.

Messico e Indonesia due esempi di engagement

Un caso concreto di questo approccio è recentemente avvenuto in Messico, dove RBC BlueBay AM ha portato avanti la sua attività di engagement con una società quasi-sovrana del comparto petrolifero e del gas che si trovava in una situazione piuttosto comune sui mercati emergenti: la società non aveva sottoscritto il Global Compact delle Nazioni Unite, la più grande iniziativa di sostenibilità aziendale al mondo, con oltre 10.000 partecipanti in ambito commerciale in più di 160 Paesi. Di conseguenza, la maggior parte delle agenzie di rating in ambito ESG le aveva assegnato una valutazione negativa, anche se la società rispettava tutti i principi generali per essere una firmataria del Global Compact delle Nazioni Unite. RBC BlueBay AM ha quindi evidenziato questo aspetto alla società e ha collaborato col consiglio d’amministrazione per modificare tale status quo.

“Sul versante sovrano, abbiamo collaborato con l’Indonesia, un paese in cui la maggior parte delle esportazioni si concentra sul carbone”, afferma l’esperta. Si tratta anche di un paese fortemente consapevole della necessità di ridurre la produzione di carbone, concentrandosi su progetti associati alle energie rinnovabili. Di recente, il team dedicato di RBC BlueBay AM ha incontrato il Ministro delle Finanze indonesiano e ha avviato una collaborazione col rispettivo Ministero al fine di creare un quadro di riferimento che fornisca i finanziamenti per piani di sostituzione del carbone con progetti alternativi associati alle energie rinnovabili.

Importante non lasciare indietro gli emergenti nella transizione

“È importante ribadire che l’ambito ESG sui mercati emergenti si sta indirizzando verso una transizione, piuttosto che effettuare investimenti in società e paesi di alta qualità”, aggiunge l’analista di RBC BlueBay AM. Inoltre, non tutti i tre pilastri, ossia i fattori E (ambientale), S (sociale) e G (governance) nel comparto ESG sono egualmente importanti nei diversi paesi o possono trovare un’analoga realizzazione nell’ambito di risultati tangibili. “Dobbiamo concentrarci sulle priorità per noi investitori e su quelle per il paese e le società, capendo se possiamo collaborare al fine di conseguire un risultato positivo dal punto di vista del rapporto rischio-rendimento”, conclude l’esperta.