Da Standard Ethics a Msci, da Moody’s a Morningstar, tutti i riconoscimenti della private bank nelle scelte green che si appresta ad affrontare il 2024 con la nuova categoria dei Sustainable Advisor
Non si ferma la corsa verso la sostenibilità di Banca Generali che ha recentemente incassato un nuovo riconoscimento: quello di Standard Ethics che anche quest’anno ha confermato il Corporate Standard Ethics Rating (SER) “EE+”, ai vertici in Italia.
Che significato ha questa stringa di caratteri? Secondo l’agenzia, focalizzata sul rating della governance e della sostenibilità, la banca presenta una strategia di sostenibilità in linea con le indicazioni volontarie delle Nazioni Unite, dell’Ocse e dell’Unione Europea, proponendo iniziative anche su tematiche più complesse come l’integrazione dei prodotti finanziari ESG (Environmental, Social, Governance) e l’uso dell’intelligenza artificiale.
Anche la politica ambientale e la rendicontazione extra-finanziaria, inoltre, “sono allineate alle buone pratiche del settore. Mentre le policy adottate, alla base del sistema di governance della Sostenibilità, nonché la struttura del welfare aziendale, la gestione del rapporto con gli stakeholder e le novità nel sistema di prevenzione degli illeciti, rischi ICT e Esg risk management, sono coerenti al livello di rating raggiunto dalla Banca”. Per Standard Ethics quindi la visione di medio e lungo periodo si mantiene positiva.
L’impegno di BG nella trasparenza di governance ed engagement verso gli stakeholders della banca è stato anche rilevato dalle agenzie di rating del settore che negli ultimi mesi hanno posizionato la società ai vertici tra gli asset gatherer (Msci score A da BBB del 2022, Moodys 62/100), con la revisione dall’agenzia di rating ESG di Morningstar -Sustainalytics- che ha recentemente migliorato ulteriormente il giudizio a 7,8 punti “Negligible Risk”, confermando il posizionamento di BG che ormai da due anni resta la prima nel settore Asset Manager & Custody Services su circa 400 operatori globali.
Ai giudizi delle agenzie di rating si sono aggiunti in questa fine di anno alcuni riconoscimenti da parte di media finanziari. Il 14 novembre la banca del Leone è stata premiata a Palazzo Mezzanotte come “Top Sustainable Bank” in Italia durante i Private banking Awards organizzati da BFC. Il riconoscimento, ritirato dal General Counsel Carmelo Reale, è stato attribuito per la strategia Esg che caratterizza sia le scelte di investimento sia l’organizzazione aziendale, confermata dalla presenza nei principali indici internazionali delle aziende sostenibili. Un risultato che attesta il costante impegno verso la sostenibilità e riflette un ruolo di guida in ambito finanziario.
Sempre a novembre la realtà guidata dall’ad Gian Maria Mossa ha vinto per la quinta volta in 7 anni il premio del Financial Times come miglior private bank. Il riconoscimento, arrivato anche per l’anno 2023, è dovuto alla personalizzazione del servizio, all’ampiezza della gamma e alla soddisfazione dei clienti nel rapporto con la rete, oltre a specifiche iniziative messe in campo, come quella relativa alle donne banker, ai giovani talenti e alla sostenibilità.
L’approccio green si è poi concretizzato nella creazione di una vera e propria nuova categoria di banker: i Sustainable Advisor, ovvero consulenti specializzati nella conoscenza dei prodotti, strumenti e best practice del mondo Esg. Marco Bernardi, Vice Direttore generale di Banca Generali, ha presentato il progetto alla rete che ha accolto questa nuova figura simbolo di un innovativo modello operativo e di servizio che punta a rafforzare la leadership della banca nel comparto verde. Nell’ultimo biennio la società ha più che raddoppiato le masse investite in soluzioni Esg passando da 6,5 miliardi di fine 2021 a oltre 14 miliardi a metà 2023, con un peso sulle masse complessive gestite pari a circa il 34% del totale. Il target del 40% di soluzioni Esg al termine del piano triennale a fine 2024 non è lontano e l’accelerazione nella consulenza con professionisti dedicati conferma l’impegno in questa direzione. L’iniziativa nasce da nuove esigenze mostrate dalla clientela e ha preso forma dallo studio e analisi delle best practicies sostenibili a livello internazionale sia nell’asset management sia nelle regole societarie. E nel 2024 porterà la banca a migliorare ulteriormente i suoi standard sostenibili coinvolgendo i clienti in questi processi di scelta di investimento green.