Tétris spazi lavoro ibrido diffuso | ESG News

Manifesto dell'Abitare

Tétris accompagna l’evoluzione del lavoro: da ibrido a diffuso

La pandemia di Covid-19 ha rivoluzionato gli spazi del lavoro e la modalità ibrida è ormai parte di un nuovo modo di gestire l’organizzazione aziendale. Le persone sono sempre più abituate a una nuova flessibilità che ha aumentato il benessere quotidiano permettendo di riacquisire padronanza sul proprio tempo. Eppure, il trend del “home office”, quindi degli spazi casalinghi che diventano uffici e degli uffici che diventano sempre più confortevoli, sembra stia già evolvendo in qualcosa di nuovo, una nuova idea di luogo di lavoro non più solo ibrido, bensì diffuso. Da un’indagine di Tétris, azienda attiva nella progettazione e costruzione di interni di proprietà della società di servizi immobiliari JLL, le richieste e le esigenze dei dipendenti sono diverse e cambiano molto a seconda della fascia d’età, del ruolo aziendale e del settore di riferimento. C’è chi, quindi, preferisce lavorare da casa, chi alternare, chi predilige gli spazi di co-working, perché stimolato dal confronto con persone impegnate in ambiti lavorativi differenti, e chi invece sceglie di concentrarsi all’aria aperta o in luoghi di aggregazione che sollecitano la creatività. Progettare dunque i nuovi spazi del lavoro diventa una sfida inedita che da un lato deve venire incontro alle necessità delle persone – quali sicurezza, comfort (fisico, cognitivo ed emozionale), libertà su dove e come lavorare – dall’altro, deve supportare l’azienda nella necessità di sollecitare il senso di appartenenza nei dipendenti e incentivare produttività e collaborazione.

Durante il quinto appuntamento della performance diffusa del Manifesto dell’Abitare, tenutasi proprio negli uffici di Tétris a Milano, Giovanni Fassi, Design Team Manager Tétris, Laura Merlin, Creative Design Director Tétris, e Marco Biffi, Senior Architect Tétris, moderati da Stefania Tagliabue, Senior Consultant Strategy Innovation, hanno raccontato della propria esperienza al riguardo presentando diversi casi studio. I principi di progettazione di Tétris per gli uffici sono infatti cambiati negli ultimi anni. I nuovi studi devono, per esempio, garantire un range di soluzioni con privacy per un lavoro in solitaria e al contempo proporre opzioni di spazi collaborativi aperti che permettano ai team di organizzarsi sulla base della loro dimensione e funzione. Ecco, quindi, che aumentano le pareti mobili e flessibili, per creare territorio nell’open space, e gli spazi multifunzionali, che permettono di imparare in maniera tradizionale e di collaborare attivamente, senza dimenticare, al contempo, zone per il lavoro individuale per concentrarsi o fare videochiamate.

È una nuova visione che va di pari passo e si intreccia con la sostenibilità sociale, ma anche con quella ambientale perché l’attenzione è volta anche a ridurre l’inquinamento acustico e dell’aria negli spazi del lavoro andando nella direzione di un benessere a 360 gradi. In particolare, Tétris all’inizio di ciascun progetto valuta, attraverso quello che la società definisce il Sustainability code, lo sforzo a livello progettuale necessario per migliorare gli aspetti di sostenibilità. Un caso significativo in tal senso è stata la creazione degli uffici di AstraZeneca nell’ex area Expo, ora Mind, dove l’uso di materiali riutilizzati e provenienti da filiera corta, unito all’implementazione di un’impiantistica volta all’efficienza energetica e al riuso dell’acqua ha permesso di migliorare di oltre il 300% la qualità di vita all’interno dello spazio.

Un impegno che ben si allinea con i valori del Manifesto dell’Abitare il quale ruota attorno alla volontà di condividere una nuova visione della progettazione degli spazi vissuti dall’uomo, recependo e diffondendo le nuove tendenze in atto. L’appuntamento per tirare le somme di quest’anno di scambi tra addetti del settore e non, sarà a Venezia, in occasione della Biennale di Architettura 2023, alla Scuola Grande della Misericordia con la Collettiva di Architettura del Manifesto, cui parteciperà anche Tétris con una proposta che ruoterà proprio sul concetto di lavoro diffuso.