Federica Allievi Hydro | ESG News

Intervista ESGmakers

Allievi (Hydro): tutti i vantaggi dell’utilizzo di alluminio 100% riciclato

L’alluminio è uno dei materiali più usati nella produzione industriale a livello globale grazie alla versatilità dei suoi possibili impieghi. E sebbene possa essere riciclato completamente senza perdere qualità o proprietà fisiche, la sua produzione avviene ancora per lo più attraverso l’estrazione della bauxite, un processo che richiede una considerevole quantità di energia e che genera quindi elevate emissioni di CO2. Proprio per questo Hydro, azienda leader a livello mondiale nel settore dell’alluminio, si sta impegnando per ridurre questi impatti e offrire una materia che vanti le stesse performance primarie, ma che provenga da materiale 100% riciclato. 

“Si stima che, nel mondo, siano presenti circa 200 milioni di tonnellate in prodotti di alluminio che, al termine del loro ciclo di vita, possono essere riutilizzati al 100%” ha dichiarato Federica Allievi, interior designer & showroom manager di Hydro, con focus su sostenibilità ed ecodesign, in questa intervista a ESGnews, “Il processo di rifusione dell’alluminio post-consumo consente di risparmiare fino al 95% di questa energia, ottenendo una materia prima della stessa qualità. Sicuramente un enorme vantaggio non solo in termini ambientali, ma anche di costo di produzione per l’azienda”. 

Tra i principali prodotti offerti dal gruppo ci sono, quindi, Hydro Low-carbon aluminium, un alluminio primario caratterizzato da un’emissione di carbonio di 4 Kg di CO2 per kg di alluminio (inferiore alla media europea di 6,7 kg di CO2) o Hydro CIRCAL, il primo alluminio certificato post-consumo, ossia ricavato dalla fusione di vecchie finestre o di altri oggetti con una lega equivalente. 

Attivo anche nel settore dell’interior design, il gruppo ha inoltre presentato durante la Design Week di Milano di quest’anno oggetti di arredamento (lampade, appendiabiti e vasi) composti interamente da materiali riciclati, usando Hydro CIRCAL 100R, il primo prodotto in alluminio su scala industriale realizzato interamente con scarti post-consumo. Ma per rendere le città delle vere e proprie “miniere” e interrompere, o almeno ridurre, lo sfruttamento delle risorse naturali, preservando così le aree naturali rimaste intatte sulla Terra, è necessario migliorare l’attuale sistema di riciclo, che attualmente presenta molti limiti nel recuperare materie prime da prodotti a fine vita. Proprio con il fine quindi di incentivare il recupero di alluminio dai cantieri urbani Hydro ha dunque sviluppato un sistema di raccolta dei rottami e smantellamento e trasformazione di vecchi serramenti e finestre, il “Window to Window”.

Hydro è un gruppo che opera in diversi settori, dalla produzione di materie prime all’energia, la cui attività ha come comune denominatore la trasformazione delle risorse naturali a beneficio dello sviluppo sostenibile. Ci può spiegare quali sono i vostri obiettivi e valori chiave?

Hydro è una delle aziende leader a livello mondiale nel settore dell’alluminio e delle energie rinnovabili. Il nostro obiettivo è creare una società più sostenibile, trasformando le risorse naturali in prodotti e soluzioni attraverso metodi innovativi ed efficienti e negli ultimi decenni abbiamo anche lavorato per ridurre l’impronta ecologica dei nostri prodotti e delle nostre operazioni.  

La nostra direzione strategica per il 2030 si basa su quattro priorità chiave per guidare la transizione verso l’alluminio verde. Queste sono: aumentare gli investimenti per la crescita nel riciclo e nell’estrusione, per cogliere le opportunità di mercato derivanti dalla transizione verde, dare un impulso alle nostre ambizioni nell’ambito della generazione di energia rinnovabile, implementare una roadmap ambiziosa per la decarbonizzazione e la tecnologia, così da fare un passo avanti nel contribuire a una transizione giusta e positiva per la natura, e rendere più ecologico il mercato dell’alluminio, in collaborazione con i clienti.

Come integrate questa visione nella strategia della società?

La visione si concretizza in un approccio tangibile. Operiamo per ridurre al minimo il nostro impatto ambientale investendo nella ricerca, riabilitando le aree di estrazione e utilizzando pratiche operative innovative per gestire i rifiuti e proteggere la biodiversità. Promuoviamo poi la decarbonizzazione passando a fonti di energia rinnovabili laddove possibile, aumentando la raccolta e il riciclo degli scarti e implementando una tecnologia di fusione all’avanguardia che elimini le emissioni di carbonio dalla produzione dell’alluminio. Infine, anche da un punto di vista sociale, ci impegniamo ad assicurare una corretta evoluzione garantendo posti di lavoro, sostenendo le comunità locali con programmi educativi e sociali e assicurando che i nostri fornitori rispettino i diritti umani.

Oggi possediamo e gestiamo diverse attività e abbiamo investimenti basati su industrie sostenibili. Hydro è presente, attraverso le sue attività, in molti segmenti di mercato diversificati, con alluminio, energia, riciclaggio di metalli, energie rinnovabili e batterie, e offre un patrimonio unico di conoscenze e competenze.

Il vostro core business è la produzione di alluminio, elemento che da solo rappresenta il 4% delle emissioni globali. Come intendete rendere più sostenibili i processi di produzione?

Dal 1990 abbiamo dimezzato le emissioni di carbonio e quasi raddoppiato la nostra produzione. Entro il 2030, ridurremo le nostre emissioni totali di carbonio del 30% rispetto al 2018, fino ad arrivare, entro il 2050, alle emissioni zero. 

Daremo, quindi, un impulso alla nostra crescita nel riciclo e nell’estrusione dell’alluminio, nonché alle nostre ambizioni nel campo della generazione di energia rinnovabile. Hydro può infatti offrire una roadmap dettagliata verso la produzione di alluminio a zero emissioni nette poiché è l’unico player sul mercato con il pieno controllo della propria catena di valore dell’alluminio, dall’estrazione mineraria alla raffinazione e produzione primaria di alluminio, fino alla fabbricazione dei prodotti finali.

Implementeremo pertanto il nostro piano d’azione per la decarbonizzazione e contribuiremo a una transizione giusta e positiva per la natura, rendendo al contempo più ecologico il mercato dell’alluminio. È così che stiamo cambiando il mondo dell’alluminio, trasformandolo da un materiale ad elevate emissioni a uno più sostenibile.

Hydro produce alluminio certificato a basse emissioni di carbonio e riciclato. Cosa significa e come avete raggiunto questo risultato?

In risposta alle sfide del mercato e del mondo, Hydro ha creato offerte di alluminio certificato a basse emissioni di carbonio e riciclato. Per esempio, quindi, Hydro Low-carbon aluminium è un alluminio primario caratterizzato da un’emissione di carbonio di 4 Kg di CO2 per Kg di alluminio, significativamente inferiore alla media europea di 6,7 Kg di CO2. Il processo di produzione di Hydro Low-Carbon aluminium è completamente tracciabile e certificato da un organismo esterno indipendente, DNV-GL, che ne attesta le ridotte emissioni di carbonio.

Hydro CIRCAL è, invece, il primo alluminio certificato post-consumo. L’alluminio ricavato dalla fusione di vecchie finestre o di altri oggetti con una lega equivalente riduce i danni ambientali legati all’estrazione, all’esaurimento di materie prime non rinnovabili, ai residui di fabbricazione, al consumo di energia e alle emissioni di gas serra. È quindi una lega più eco-sostenibile dell’alluminio primario e contribuisce allo sviluppo di un’economia circolare.

Il processo di produzione dell’alluminio riciclato è caratterizzato da una rigorosa selezione del materiale, al fine di ottenere una lega ottimale per la fabbricazione di profilati per l’involucro edilizio. L’alluminio si presenta in diverse leghe, ciascuna combinata con altri elementi come magnesio, manganese, rame, zinco, silicio, titanio e cromo, a seconda dell’uso industriale previsto. Lo stabilimento Hydro a Dormagen (Germania) ha sviluppato una tecnologia per separare efficientemente l’alluminio dagli altri metalli e destinare ciascun componente al giusto processo di riciclaggio. Questo sistema consente di inviare agli impianti di fusione di Hydro solo l’alluminio riciclato con la lega adatta per la produzione di sistemi destinati al settore dell’edilizia.

Nella nostra gamma di prodotti c’è quindi Hydro CIRCAL 75R che rappresenta il primo alluminio riciclato certificato al mondo. Il termine “75R” indica che almeno il 75% del nuovo alluminio è ottenuto da materiale post-consumo. La distinzione fondamentale rispetto ad altri processi industriali, che impiegano i propri scarti di fabbricazione, è che Hydro CIRCAL conferisce una nuova vita alle finestre già utilizzate in un edificio. Il 75% non rappresenta un traguardo finale, ma la soglia minima di un processo in evoluzione continua, che ha l’obiettivo di raggiungere progressivamente il riciclaggio totale (ottenuto con Hydro CIRCAL 100R). L’utilizzo di Hydro CIRCAL 75R porta a una significativa riduzione delle emissioni, che supera l’85% se confrontata con la media mondiale della produzione di alluminio primario (16,7 kg di CO2 per kg di materiale). Con soli 1,9 kg di CO2 per kg di materiale, Hydro CIRCAL attualmente rappresenta l’alluminio con le minori emissioni sul mercato. 

La circolarità rappresenta un elemento importante nel vostro modello di business. Quali vantaggi e quali difficoltà avete incontrato?

A differenza di molti altri materiali, l’alluminio può essere riciclato completamente senza perdere qualità o proprietà fisiche. Si stima che, nel mondo, siano presenti circa 200 milioni di tonnellate in prodotti di alluminio che, al termine del loro ciclo di vita, possono essere riutilizzati al 100%. Hydro sfrutta questo processo per sostituire l’estrazione della bauxite, il minerale da cui si ottiene l’alluminio, con il riciclo dei materiali post-consumo. L’obiettivo è quello di ridurre lo sfruttamento delle risorse naturali (nonostante l’alluminio sia il terzo elemento più abbondante sulla Terra) e di evitare di introdurre nell’ambiente nuovi oggetti non riciclabili. Questo approccio, conosciuto come “urban mining” (miniera urbana), mira a trasformare le città nei principali punti di approvvigionamento della materia prima, preservando così le aree naturali rimaste intatte sulla Terra.

Infatti, la produzione di alluminio primario, ottenuto dall’estrazione della bauxite, richiede una considerevole quantità di energia con gli attuali processi industriali generando enormi emissioni di CO2, principale gas responsabile dell’effetto serra e del cambiamento climatico.

Il processo di rifusione dell’alluminio post-consumo consente di risparmiare fino al 95% di questa energia, ottenendo una materia prima della stessa qualità. Sicuramente un enorme vantaggio non solo in termini ambientali, ma anche di costo di produzione per l’azienda. 

La più importante difficoltà che incontriamo oggi è, di fatto, riuscire a trovare, all’interno degli spazi urbani, la materia prima seconda. Le città sono vere e proprie miniere urbane, ricche di materie prime che possono essere valorizzate per creare valore e nuove opportunità di business e occupazione. Tuttavia, l’attuale sistema di riciclo presenta molti limiti nel recuperare materie prime da prodotti a fine vita. Questa grande potenzialità è spesso trascurata, specialmente in Europa e Italia. Nonostante l’Italia sia leader nel riciclo di prodotti monomateriali, c’è ancora molto da fare per i prodotti complessi contenenti materie prime seconde.

Proprio per questo, Hydro ha sviluppato il sistema “Window to Window” per incentivare il recupero di alluminio dai cantieri urbani. Con la ristrutturazione di vecchi edifici in aumento, si stima che entro il 2030 il 50% dell’alluminio prodotto in Europa sarà riciclato (EAA). Garantire l’accesso alla “materia prima seconda” è quindi essenziale. Il sistema “Window to Window” permette di recuperare l’alluminio dai vecchi serramenti per sostituirli con prodotti Hydro Circal. Per progetti superiori a 5 tonnellate, il processo prevede lo smantellamento delle vecchie finestre, la raccolta dei rottami e il loro invio ai punti di raccolta Hydro. Da qui, l’alluminio viene selezionato, trasformato in trucioli e spedito alle fonderie Hydro per essere convertito in billette di alluminio Circal.

Cosa si intende per Hydro EcoDesign e come funziona?

La sostenibilità dei prodotti inizia dalla loro progettazione. L’ecodesign si concentra su un design che permette un facile disassemblaggio, una riciclabilità semplice e un allungamento della vita dei prodotti, includendo sistemi di tracciabilità delle materie prime seconde nei prodotti complessi.

È essenziale investire nell’innovazione per sostituire, ove possibile, le materie prime seconde e promuovere la responsabilità estesa dei produttori. Bisogna anche incentivare modelli di consumo innovativi e incoraggiare i consumatori a smaltire correttamente gli oggetti attraverso filiere tracciabili.

Per Hydro, fare ecodesign significa controllare l’intera filiera del prodotto e progettare articoli facilmente disassemblabili a fine vita. Un esempio sono le finestre a marchio Domal e Wicona, realizzate con profili Hydro progettati per minimizzare l’uso di colle e utilizzare sistemi di fissaggio intelligenti.

Hydro si occupa poi anche di interior design. Recentemente, ha riunito un team di sette rinomati designer per creare oggetti con Hydro CIRCAL 100R, il primo prodotto in alluminio su scala industriale realizzato interamente con scarti post-consumo. Presentati all’ultima Milano Design Week, questi oggetti di arredamento (lampade, appendiabiti, vasi) sono composti interamente da materiali riciclati che hanno già vissuto un intero ciclo di vita.

Hydro si rivolge ai progettisti di tutto il mondo e, con Shapes by Hydro punta a coinvolgerli sempre di più nel creare prodotti sostenibili e circolari.

La vostra società opera in tutto il mondo. Come controllate la catena di fornitura?

L’alluminio primario viene ottenuto dalla bauxite, una roccia sedimentaria che contiene diversi minerali tra cui ossidi e idrossidi di alluminio. Hydro estrae e raffina la bauxite presso Hydro Alunorte, la più grande raffineria di allumina al mondo situata in Brasile. Questo processo avviene attraverso una miniera di bauxite a Paragominas e la raffineria Alunorte a Barcarena.

La bauxite estratta a Paragominas viene frantumata e trasportata per 244 chilometri attraverso un oleodotto unico al mondo fino alla raffineria di Alunorte a Barcarena. Qui, l’allumina raffinata è utilizzata internamente presso Albras, una joint venture di cui Hydro è azionista di maggioranza, per produrre alluminio liquido. L’alluminio liquido viene quindi colato in lingotti per estrusione o in leghe a seconda delle necessità di produzione (billette per estrusione, laminati, ecc.).

Nel caso dei profilati utilizzati per l’involucro edilizio, le billette di alluminio arrivano presso la nostra sede di Atessa, in provincia di Chieti. Qui, l’alluminio subisce un processo di estrusione industriale: le billette cilindriche vengono preriscaldate e passate attraverso stampi sagomati per ottenere profili a sezione costante.

I profili estrusi sono successivamente trasportati all’impianto di verniciatura di Ajelli (AQ), dove gestiamo fino a 60 cambi colore al giorno per soddisfare tutte le esigenze dei nostri clienti e garantire la massima qualità del prodotto fino all’impacchettamento e alla spedizione al cliente.

Hydro è presente in Italia anche con stabilimenti di estrusione (per altri scopi produttivi) a Feltre ed Ornago, supportati da fonderie ad Atessa e Feltre. Gli uffici direzionali di Hydro Building Systems Italy si trovano a Cernusco sul Naviglio, mentre Spazio Domal, lo showroom dedicato ad architetti e privati per visionare i prodotti finiti come finestre e facciate continue, è ubicato in viale Biancamaria 2 a Milano.

E sul fronte delle rinnovabili in cosa consiste la vostra attività?

Le energie rinnovabili sono alla base di tutto ciò che facciamo. Le raccogliamo da oltre un secolo, in modo da utilizzarle per la produzione di materiali che forniscono soluzioni al cambiamento climatico, all’elettrificazione e all’urbanizzazione. 

Oggi la nostra missione è guidare la transizione verde per l’alluminio. Basandoci sull’energia idroelettrica, solare ed eolica, produciamo alluminio con un’impronta di carbonio inferiore di circa il 75% rispetto alla media globale. 

In Norvegia, la capacità produttiva primaria di alluminio di Hydro è alimentata al 100% da energia rinnovabile. Al livello globale, la nostra quota di energia rinnovabile è superiore al 70%, con un impatto significativo in termini di riduzione delle emissioni di carbonio. 

La transizione verde non sarà possibile senza energia rinnovabile a un prezzo accessibile. Stiamo facendo un passo avanti, sviluppando più energia rinnovabile per le attività industriali nei nostri mercati principali.  

Anche l’idrogeno e le batterie verdi sono fondamentali per raggiungere l’obiettivo “net zero”. Hydro ha prodotto il primo lotto di alluminio al mondo utilizzando idrogeno verde come fonte di energia. Continuiamo a sviluppare nuovi progetti pilota mirati alla decarbonizzazione delle nostre operazioni e alla produzione di alluminio quasi del tutto priva di emissioni carbonio.  

Dal 2017, Hydro si impegna attivamente in iniziative selezionate all’interno della catena di valore delle batterie. Il nostro obiettivo è quello di sviluppare attività leader nel settore delle batterie sostenibili in Europa, sfruttando le nostre capacità.