Civitillo Seri Industrial | ESG News

Intervista

Civitillo (Seri Industrial): “Fondamentale costruire supply chain integrate e in ottica di economia circolare”

L’attenzione per l’ambiente, che si declina in economia circolare, decarbonizzazione, gestione responsabile della supply chain e innovazione, fanno parte sin dalla nascita del modello di business di Seri Industrial, investment company attiva nel settore degli accumulatori di energia, anche proprio per l’ambito di attività del gruppo costituito nel 2000. I prodotti immessi sul mercato dal gruppo, come batterie e sistemi di storage al litio, sono infatti abilitatori della transizione energetica e sviluppati in un’ottica ecologica, pertanto eco-sostenibili e riciclabili a fine vita favorendo lo sviluppo di filiere quanto più possibili locali.

Un approccio votato alla sostenibilità ambientale, ma anche sociale e di governance, che si rafforza in tempi di crisi, come quella energetica che stiamo attraversando perché pur essendo “un grave problema per tutti nel breve termine” dichiara Marco Civitillo, Investor relator e Consigliere esecutivo di Seri industrial intervistato da ESGnews a margine della Sustainability Week di Borsa Italiana, può essere “una grande opportunità per il futuro, soprattutto in un’ottica di maggiore indipendenza energetica e maggiori investimenti nelle fonti rinnovabili”.

Quali sono i temi più rilevanti per la vostra azienda nell’ambito della sostenibilità? Sono in linea con le richieste che avanzano i vostri investitori a questo riguardo?

I temi principali per noi nell’ambito della sostenibilità sono: l’economia circolare, la decarbonizzazione, la gestione responsabile della supply chain, l’innovazione di prodotto e di processo, la trasparenza, ma anche l’impatto sociale delle nostre iniziative, fortemente focalizzate in Italia, in particolare nel Sud Italia.

È naturale che, considerando l’attività che svolgiamo, i temi più rilevanti per il gruppo Seri Industrial siano quelli legati al nostro modello operativo di business. Sin dalla nostra nascita (nel 2000) abbiamo da sempre incluso l’analisi degli impatti ambientali nelle nostre scelte operative e di business, credendo fortemente nel valore industriale dei temi ESG. Questa filosofia ci ha portato ad essere un player unico nel suo genere, in grado di giocare un ruolo fondamentale nella transizione energetica ed ecologica europea e mondiale. Accanto a questi temi maggiormente legati alla componente “E” dell’ESG, si è sviluppata, nel corso di questi ultimi anni, una ulteriore attenzione verso gli aspetti sociali e di corporate governance, come la gestione etica e trasparente del business, l’allineamento degli interessi del management e l’impatto sul tessuto economico e sociale.

Negli ultimi due anni abbiamo ricevuto molte richieste riguardo le nostre attività in ambito ESG. Occasioni come la Sustainability Week di Borsa Italiana ci danno l’opportunità di capire quali sono le aspettative degli investitori e come rendicontare in modo corretto e chiaro il nostro posizionamento sui temi ESG.

Quali sono i vostri principali obiettivi in ambito ESG?

Continuare a supportare un modello di business basato sui principi dell’economia circolare, sviluppando prodotti eco-sostenibili e riciclabili a fine vita e favorendo lo sviluppo di filiere quanto più possibili locali.

Più nello specifico, in ambito Environment, il nostro impegno è ridurre l’intensità emissiva di CO2, in rapporto al valore della produzione, e l’incremento dell’utilizzo di materie prime plastiche riciclate.

Noi immettiamo sul mercato dei prodotti che accelerano la transizione energetica (batterie e sistemi di storage al litio) e la transizione ecologica (materie prime plastiche riciclate da batterie a fine vita e da post-consumo), ma occorrerà anche realizzare questi prodotti con particolare attenzione agli impatti ambientali.

Per quanto riguarda il settore delle batterie al litio, l’obiettivo è, come già fatto per le batterie al piombo, garantire lo sviluppo di tecnologie che favoriscano il riciclo a fine vita e il contenimento dell’impatto ambientale, incrementando la resilienza del gruppo ai vincoli delle supply chain dei materiali vergini.

Per il riciclo delle plastiche, soprattutto nel nuovo progetto di Pozzilli, abbiamo come obiettivo quello di recuperare plastiche miste che attualmente non vengono riciclate (parliamo di circa il 45% della plastiche a fine vita) e vanno in cementifici o termovalorizzazione.

In ambito Governance abbiamo da poco introdotto un piano di stock option di lunga durata, legato a obiettivi ESG, che ci permetterà di allineare gli interessi del nostro management nel perseguire gli obiettivi di lungo termine.

Quali sono i principali risultati ottenuti?

Nel corso del 2022, in linea con i principi dell’UN Global Compact, abbiamo aggiornato le varie policies di gruppo, al fine di allinearle ulteriormente agli standard di condotta richiesti a noi stessi, e ai nostri partner e fornitori, per una conduzione sostenibile ed etica del business. A titolo di esempio, abbiamo aggiornato e introdotto le seguenti politiche: Codice Etico Fornitori, Politica sui Diritti Umani, Politica Ambiente, Energia, Salute e Sicurezza sul Lavoro. Ciò ci permetterà di seguire un framework allineato alle best practices e alle strutture di condotta richiesta dal gruppo.

Abbiamo istituito un Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità che va nella direzione di dar sempre maggior peso, anche formale, alle attività di reporting e monitoraggio dei risultati ESG, coinvolgendo maggiormente i membri del board nelle attività legate ai temi ESG.

Da un punto di vista industriale, nel plant di Teverola 1 stiamo realizzando le celle al litio in soluzione acquosa, senza l’utilizzo di solventi organici. Tale processo permette di ridurre le emissioni atmosferiche nell’ambiente sia per i minori consumi energetici dell’impianto derivanti dall’assenza di un sistema di recovery dei solventi chimici sia per una minore temperatura presente in alcuni processi. Inoltre, l’utilizzo dell’acqua permette una maggiore sicurezza e flessibilità nel futuro processo di riciclo, in quanto non occorrerà trattare il solvente a fine vita.

Gli ulteriori risultati saranno riscontrabili nei prossimi 4 anni, con la messa a regime dei progetti di Teverola 2 e di Pozzilli.

A che punto siete nel percorso di decarbonizzazione e come pensate che la crisi energetica influirà sulla sua evoluzione?

Noi siamo attori protagonisti di questo processo ineluttabile di decarbonizzazione. Siamo in una fase di grande disruptiveness della nostra storia, con lo start-up del nostro primo progetto di Teverola 1 (produzione di 0.33GWh anno di celle, moduli e batterie al litio) e l’inizio degli investimenti per Teverola 2 (gigafactory da 8,5GWh/anno) e Pozzilli (JV con Unilever per recupero plastiche post-consumo).

La crisi energetica è un grave problema, per tutti, nel breve termine, ma riteniamo che sia una grande opportunità per il futuro, soprattutto in un’ottica di maggiore indipendenza energetica e maggiori investimenti nelle fonti rinnovabili.

I tre anni di crisi economica e sociale hanno fornito un insegnamento molto utile: è fondamentale costruire supply chain integrate che lavorino nel pieno rispetto dei principi di green economy ed economia circolare.

In questo scenario, e in attesa della messa a regime dei nostri grandi progetti, vogliamo dare un supporto concreto al raggiungimento degli obiettivi di net zero transition.