Il progetto ha generato un impatto positivo sullo sviluppo delle competenze digitali di circa 6000 studenti e studentesse che hanno partecipato: è quanto emerge dalla valutazione di impatto condotta dall’Istituto Italiano di Valutazione sulle scuole protagoniste nei due bienni 2021-2023 e 2022-2024 di Connessioni Digitali, il progetto promosso da Save the Children e sostenuto dal gruppo Crédit Agricole in Italia, nato per potenziare le competenze digitali dei più giovani e formare cittadini digitali consapevoli e dedicato a ragazze e ragazzi di scuole secondarie di primo grado.
L’iniziativa, che consiste nella creazione di percorsi di didattica digitale integrati all’insegnamento dell’Educazione Civica, punta a contrastare la povertà educativa digitale, definita da Save the Children come “la privazione delle opportunità per apprendere, sperimentare, sviluppare e far fiorire liberamente capacità, talenti e aspirazioni, attraverso l’utilizzo responsabile, critico e creativo degli strumenti digitali”.
Prima di partecipare a Connessioni Digitali il 35% delle studentesse e degli studenti non conosceva le regole di condivisione di un’immagine sui social (percentuale scesa al 20% a fine progetto, con un miglioramento del 15%), il 26% non conosceva nuove tecniche per utilizzare gli strumenti digitali in modo creativo (il 12% a fine progetto, con un miglioramento del 14%), il 59% non era consapevole che, anche nel web ci sono regole da seguire per comportarsi in modo responsabile (il 32% a fine progetto, con un miglioramento del 27%), il 55% non era in grado di distinguere un inserto digitale a fini promozionali da una notizia (il 40% a fine progetto, con un miglioramento del 15%). Grazie all’intervento di Connessioni Digitali gli studenti hanno colmato mediamente del 18% le carenze in ciascuna di queste quattro specifiche conoscenze relative all’utilizzo del digitale.
Dai risultati della valutazione, l’impatto positivo del progetto emerge in tutte le quattro le dimensioni che definiscono la povertà educativa digitale (opportunità di apprendimento per comprendere, per essere, per vivere assieme, per vivere una vita autonoma e attiva), sebbene con diversa intensità. Il percorso educativo è pensato anche per stimolare le classi a creare sinergie con esperti esterni, enti, associazioni e realtà extrascolastiche con l’obiettivo di favorire il dialogo tra la scuola e il territorio.
“È necessario che tutti i bambini, le bambine e gli adolescenti siano accompagnati nella acquisizione delle competenze digitali indispensabili per diventare cittadini digitali consapevoli e responsabili, equipaggiati per affrontare le sfide e cogliere le opportunità, per costruire un futuro migliore” ha dichiarato Daniela Fatarella, Direttrice generale di Save the Children Italia. “Eppure il nostro Paese riscontra ancora un significativo ritardo: l’educazione digitale è sempre più necessaria per affrontare le sfide poste dalle nuove tecnologie, permettendo ai giovani di utilizzarle in modo consapevole e sicuro. Per questo, con il progetto “Connessioni Digitali” Save the Children è in prima linea per contrastare la povertà educativa digitale. Il ruolo della scuola è fondamentale nella formazione di cittadini in grado di partecipare attivamente alla vita democratica. Lo sviluppo di una piena cittadinanza digitale passa anche e soprattutto dalla capacità degli studenti di appropriarsi degli strumenti digitali, passando da consumatori passivi a consumatori critici e produttori responsabili di contenuti e nuove architetture”.
In Italia, i giovani tra i 16 e i 19 anni che hanno competenze digitali di base sono il 58,7%. Nella mappa europea sulle competenze digitali, per questa fascia d’età, l’Italia si posiziona quart’ultima: la quota di giovanissimi con scarse o nessuna competenza è del 42%, contro una media europea del 31%. La percentuale scende con il crescere dell’età: solo il 45,7% della popolazione tra i 16 e i 74 anni ha competenze digitali di base, un dato ancora ben lontano dall’obiettivo dell’80% fissato a livello europeo per il 2030.
Grazie a Connessioni Digitali le classi coinvolte si sono trasformate in vere e proprie redazioni, in cui i ragazzi hanno realizzato prodotti di comunicazione digitale, attraverso i quali hanno raccontato la realtà dei loro territori, le loro esperienze personali, imparando ad utilizzare le tecnologie in modo consapevole e sviluppando l’attivismo civico per promuovere un cambiamento positivo nel contesto in cui vivono. Per perseguire questo obiettivo ed integrarsi al meglio nelle attività didattiche, la proposta progettuale si inserisce nelle ore di insegnamento dell’Educazione Civica, suggerendo alle classi di veicolare attraverso le produzioni argomenti legati ai propri interessi e al proprio territorio partendo dalle macro-tematiche dei tre assi dell’insegnamento. Inoltre una delle azioni del progetto Connessioni Digitali è trasmettere ai docenti le conoscenze funzionali a progettare e realizzare percorsi educativi finalizzati all’acquisizione e alla verifica delle competenze digitali di base.
Connessioni Digitali si avvale della collaborazione e della supervisione scientifica del CREMIT (Centro di Ricerca sull’Educazione ai Media all’Innovazione e alla Tecnologia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano), della partnership con ANSA e dell’implementazione a livello territoriale della cooperativa E.D.I. Onlus.