Sono dodici le organizzazioni beneficiarie della donazione di 10 milioni di euro che Intesa Sanpaolo ha destinato a interventi di contrasto dell’emergenza Ucraina. Le organizzazioni sono all’opera per dare supporto alla popolazione colpita, in loco e in Italia, con progetti di protezione umanitaria, alloggio, sostegno economico diretto, assistenza sanitaria e psicologica, distribuzione di beni di prima necessità e integrazione dei rifugiati.
In particolare, 5,3 milioni di euro sono stati donati a UNHCR, agenzia ONU per i Rifugiati che ha realizzato interventi immediati nei territori colpiti e nei paesi confinanti, come la fornitura di beni essenziali (generi alimentari, alloggi di emergenza, coperte, prodotti per l’igiene) e l’assistenza economica diretta alle persone per affrontare le spese di base.
Oltre all’agenzia ONU, Intesa ha poi dato sostegno anche alla FEBA (Federazione Europea dei Banchi Alimentari) che continuerà fino a marzo 2023 a garantire la fornitura di cibo al Banco Alimentare Ucraino, e ad altre non profit italiane. In particolare, dei 10 milioni che l’istituto bancario ha dedicato al contrasto dell’emergenza Ucraina, il 60% è stato destinato a iniziative in Ucraina e paesi limitrofi e il 40% a interventi in Italia.
Nel dettaglio, gli altri beneficiari della donazione sono Caritas Italiana, CESVI, Banco Farmaceutico Onlus, CIR – Consiglio Italiano Rifugiati, Vicariato di Roma, Confederazione Nazionale delle Misericordie d’Italia, AVSI, Azione Contro la Fame, ONG Bambini nel Deserto Onlus, Robert F. Kennedy Human Rights Italia.
Ai 10 milioni si è aggiunta poi l’erogazione di 300.000 euro del Fondo di Beneficenza di Intesa Sanpaolo a Soleterre e Medici Senza Frontiere, impegnati rispettivamente per garantire accoglienza e continuità assistenziale a bambini oncologici a Kiev e per sostenere ospedali e medici per curare i feriti di guerra e garantire assistenza medica di base e di salute mentale.
L’iniziativa benefica a favore di progetti umanitari per l’Ucraina, annunciata dalla Banca nel marzo scorso, rientra nel più ampio impegno solidale di Intesa Sanpaolo che da tempo risponde alle emergenze con misure di tipo straordinario come la donazione di 100 milioni di euro a favore della sanità italiana in occasione della pandemia.