Dopo l’approvazione del Parlamento, anche il Consiglio dà l’ok alle proposte della Commissione europea relative all’azione di coesione per i rifugiati in Europa (Cohesion’s Action for Refugees in Europe, CARE) e ai fondi per gli affari interni 2014-2020.
CARE consente agli Stati membri e alle regioni di fornire un sostegno di emergenza alle persone in fuga dalla guerra e introduce flessibilità nelle regole della politica di coesione 2014-2020 per consentire una rapida riallocazione dei fondi disponibili per tale sostegno d’emergenza. Inoltre, la dotazione 2022 di 10 miliardi di euro dei fondi di assistenza alla ripresa per la coesione e i territori dell’Europa (Recovery Assistance for Cohesion and the Territories of Europe, “REACT-EU”) può essere utilizzata anche per affrontare queste nuove richieste nell’ambito dell’obiettivo generale della ripresa post-pandemica.
Di conseguenza, gli Stati membri hanno la possibilità di utilizzare le disponibilità monetarie rimanenti dei fondi di coesione del periodo di programmazione 2014-2020 per fornire sostegno di emergenza alle persone che fuggono dall’Ucraina. Questo include investimenti in istruzione, occupazione, alloggi, servizi sanitari e di assistenza all’infanzia, ma anche sull’assistenza materiale di base come cibo e vestiti. Inoltre, il periodo di attuazione dei tre fondi per gli affari interni (Home Affairs funds) sarà esteso di un anno.
Le nuove norme sosterranno gli Stati membri nei flussi di migrazione e di gestione delle frontiere, soprattutto per quanto riguarda le esigenze di prima accoglienza come alloggi di emergenza, cibo, assistenza sanitaria e personale extra.