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Intelligenza artificiale inarrestabile, ma non sostituisce il consulente

“Con l’intelligenza artificiale (IA) aumentano i sistemi che accelerano le decisioni, ma è l’essere umano ad avere il controllo e la responsabilità di capire le alternative e la direzione corretta da perseguire con i nuovi strumenti digitali a disposizione”. È con queste parole che Luciano Floridi, direttore del centro di etica digitale dell’università di Yale, ha aperto la conferenza inaugurale di ConsulenTia 2024, l’evento di Anasf che unisce consulenti finanziari, istituzioni e politica nella cornice dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, che nella prima giornata ha già visto la partecipazione di oltre 1.600 visitatori unici. Il tema dell’intelligenza artificiale è particolarmente rilevante per i consulenti finanziari, una categoria di professionisti che basa il proprio lavoro sulla relazione umana. 

Interpellato da Andrea Cabrini, direttore Class CNBC, sui rischi e le opportunità che una tecnologia dirompente come l’IA può portare con sé, Floridi ha sottolineato come l’intelligenza artificiale spinga ogni giorno “all’erosione dell’autonomia dell’essere umano”. Pertanto, secondo il filoso, “è importante preoccuparsi ora per comprendere la capacità persuasiva dell’IA, definita super e iper-persuasiva nei contesti politici”.

Secondo l’esperto, è inoltre fondamentale ricorrere al concetto di etica, ovvero “regole calate in un contesto”, per applicare, interpretare e modificare le norme dell’IA all’interno dei diversi contesti nazionali. In tal senso, l’AI Act, il regolamento dell’UE sull’intelligenza artificiale, ha una sua validità indubbia, ma non basta.

Come affrontare dunque le criticità che la società potrebbe dover affrontare con uno sviluppo estremamente rapido di questa tecnologia? Floridi non ha dubbi: con la formazione. “Non sempre è nota la fonte delle informazioni di cui fruiamo, ma con la formazione è possibile comprendere come cambia la visione del mondo e con la legiferazione è possibile sottrarsi ai sistemi di raccomandazione. Bisogna cercare l’efficienza senza dimenticare l’efficacia”.

La rilevanza del tema per i consulenti finanziari è legata alla possibilità che la transizione digitale, e l’intelligenza artificiale in particolare, possano sottrarre alle competenze umane delle mansioni come quella del consulente. Eppure, anche in questo caso, Floridi non ha dubbi: l’intelligenza artificiale potrà sì accelerare dei processi, ma mai sostituire il valore aggiunto che può fornire una persona in carne e ossa. Ciò, secondo il filosofo, richiede però un cambiamento culturale: “per cogliere le opportunità dell’intelligenza artificiale è necessario passare da una cultura centrata sul prodotto a quella del processo, orientata alla ricerca di un’esperienza più ricca”.

A chiudere l’evento inaugurale, le note di grandi compositori del passato suonate da Mariangela Vacatello, pianista e direttrice artistica del Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano. L’artista ha evidenziato maggiormente le opportunità dell’IA, affermando come oggi l’intelligenza artificiale sia “un supporto anche per il mondo musicale. In particolare, sostiene il compositore nella realizzazione di nuovi brani, ma la ricerca e la creatività partono sempre dall’essere umano che, interagendo con la macchina, permette di migliorare la qualità dei testi”.

“Un connubio straordinario: gli interventi del filosofo Floridi e della pianista Vacatello hanno sintetizzato valori che ci contraddistinguono da decenni, energia, estro, talento ed emozioni”, le parole a chiusura del convegno pronunciate da Luigi Conte, presidente di Anasf.