eSG Lab è un progetto di SDA Bocconi, promosso da Fondazione Sodalitas in collaborazione con Fondazione Enel e Falck Renewables, che ha lo scopo di sostenere lo sviluppo sostenibile delle aziende di ogni dimensione attraverso la piena integrazione dei temi ESG nei processi decisionali e di governance.
Nasce per dare attuazione all’impegno espresso dai 77 business leader che hanno aderito in Italia alla “CEOs Call to Action”, l’appello europeo promosso nel nostro Paese da Fondazione Sodalitas proprio per mobilitare le imprese, i loro stakeholder, la società civile e le istituzioni verso una crescita sostenibile ed inclusiva.
eSG Lab vuole mettere a punto un nuovo modello strategico-organizzativo e uno strumento di condivisione di conoscenza ed esperienze con cui le imprese possano rispondere alle grandi sfide ambientali e sociali e beneficiare delle opportunità competitive che ne conseguono, contribuendo a costruire un’economia italiana sostenibile.
Nell’ambito del progetto, il gruppo di ricerca di SDA Bocconi ha raccolto le interviste a un campione selezionato di CEO di imprese associate a Fondazione Sodalitas, finalizzate a comprendere la visione strategica dei business leader rispetto ai temi della sostenibilità e a raccogliere la loro prospettiva riguardo alle PMI e alla loro transizione verso modelli più sostenibili.
Queste alcune delle principali evidenze:
Contesto di riferimento – Dalle interviste è emerso chiaramente come la sostenibilità sia un fattore trasversale rispetto a varie dimensioni: tematiche chiave, settori economici, stakeholder coinvolti, accesso ai
mercati, aspetti operativi. Si registra, inoltre, una accelerazione della consapevolezza ESG, i cui temi sono visti anche in chiave di risk management: non essere sostenibili preclude l’accesso a risorse e opportunità essenziali.
Benefici e opportunità – Modelli sostenibili sono collegati a benefici concreti per le PMI: migliori performance (ad es. aumento dei ricavi e dei margini, riduzione dei costi, migliore gestione dei rischi), accesso a risorse e opportunità (ad es. mercato globale, filiere certificate, condizioni di credito agevolate), benefici organizzativi (ad es. soddisfazione e coinvolgimento e dei dipendenti, attrazione e mantenimento dei talenti).
Ostacoli e barriere – Esistono ancora ostacoli di natura culturale (ad es. inerzia al cambiamento, cultura aziendale ancorata a logiche del passato) e operativa (ad es. mancanza di KPI e strumenti dedicati alle
PMI), e logiche di governance delle PMI (ad es. limitate competenze interne, in particolare rispetto alle tematiche della sostenibilità) non sempre in linea con le sfide ESG.
Dalle interviste ai business leader appare evidente la necessità di operare su vari livelli per orientare la costruzione di un modello strategico-organizzativo volto a supportare i processi decisionali della PMI in ottica ESG:
1. Promuovere l’evoluzione della cultura aziendale, sviluppando e diffondendo più adeguati modelli di governance della sostenibilità per le PMI;
2. Favorire la misurazione e la rendicontazione delle prestazioni ESG delle PMI mediante strumenti, framework e KPI chiari, dedicati, semplificati e concreti;
3. Attivare iniziative di sensibilizzazione, informazione, formazione, mentorship, partnership e networking, ad es. da parte delle grandi imprese in una logica di filiera;
4. Promuovere la domanda sostenibile, e l’attivazione di un circuito virtuoso volto a favorire la diffusione di benefici organizzativi ed economici sostanziali per le PMI.