Entrano in vigore nuovi requisiti sulla qualità e l’accesso all’acqua potabile in tutta l’Unione europea, con la revisione della direttiva sull’acqua potabile, che verrà ora recepita nella legislazione nazionale degli Stati Membri. Le nuove norme garantiranno uno degli standard più elevati al mondo per l’acqua potabile, in linea con l’ambizione di inquinamento zero annunciata nel Green Deal europeo. Questo risponde anche al successo della prima iniziativa dei cittadini europei, “Right2Water”, che ha raccolto 1,6 milioni di firme a sostegno del miglioramento dell’accesso all’acqua potabile per tutti gli europei.
Un’alta percentuale di cittadini europei ha già accesso immediato all’acqua potabile pulita e sicura a un prezzo accessibile. Tuttavia, alcuni cittadini dell’UE devono ancora affrontare sfide per quanto riguarda l’accesso all’acqua potabile. Questa situazione è esacerbata da fenomeni emergenti quali la crescente scarsità d’acqua, la siccità e nuove sostanze come i farmaci o le microplastiche che minacciano la salute umana.
Per affrontare queste nuove sfide, la Commissione ha proposto un aggiornamento della direttiva sull’acqua potabile, che risale originariamente al 1998, per preservare la qualità dell’acqua potabile a lungo termine e proteggere i consumatori da questi nuovi rischi potenziali. La proposta è stata adottata dai legislatori nel 2020 ed è entrata in vigore il 12 gennaio 2021. Gli Stati membri dovevano recepirla nel diritto nazionale e conformarsi alle sue disposizioni entro il 12 gennaio 2023.
“Da oggi i cittadini europei possono essere certi che la qualità dell’acqua che bevono è ai massimi livelli. Stiamo affrontando le sostanze chimiche pericolose e le microplastiche che finiscono nell’acqua potabile, rendendola sicura per noi e per l’ambiente. Spero che con una maggiore fiducia nell’acqua del rubinetto, i cittadini possano anche contribuire a ridurre i rifiuti di plastica provenienti dall’acqua in bottiglia e i rifiuti marini”, ha commentato Virginius Sinkevičius, Commissario per l’Ambiente, gli Oceani e la Pesca.
Per garantire l’elevata qualità dell’acqua potabile, la direttiva sull’acqua potabile include standard di sicurezza aggiornati, introduce una metodologia per identificare e gestire i rischi per la qualità nell’intera catena di approvvigionamento idrico, stabilisce una lista di controllo delle sostanze emergenti come le microplastiche, gli interferenti endocrini e nuovi tipi di sostanze chimiche da monitorare e introduce disposizioni sulla conformità per i prodotti da utilizzare a contatto con l’acqua potabile. La nuova direttiva affronta il problema delle perdite d’acqua, visto che oggi in media il 23% dell’acqua trattata si perde durante la distribuzione nell’UE. La direttiva comprende anche nuove disposizioni che impongono agli Stati membri di migliorare e mantenere l’accesso all’acqua potabile per tutti e in particolare per i gruppi vulnerabili ed emarginati.
Il recepimento della legislazione negli ordinamenti nazionali migliorerà la tutela della salute umana per tutti i cittadini dell’UE e contribuirà a proteggere l’ambiente dal rilascio di queste sostanze nocive. Gli Stati membri dovranno comunicare alla Commissione il testo delle principali disposizioni di legge nazionale che adottano nel campo di applicazione della direttiva.
L’accesso globale all’acqua potabile sarà discusso, tra l’altro, alla Conferenza delle Nazioni Unite sull’acqua del marzo 2023.