In media, quasi un italiano su due non conosce le problematiche emergenti riguardanti la scarsità delle risorse idriche e l’impatto che il clima e l’inquinamento possono avere sull’acqua potabile. E il divario di conoscenza su questa tematica è peggiorato rispetto al 2021. È quanto emerge dalla ricerca condotta da Toluna per Culligan a livello globale, in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua 2024, il 22 marzo.
In Europa, la situazione non è migliore. La ricerca evidenzia una preoccupante perdita di consapevolezza riguardo all’acqua negli ultimi tre anni. Aree cruciali, come la conoscenza di Pfas e microplastiche e della loro potenziale presenza anche nell’acqua in bottiglia, oppure dei benefici dell’acqua addolcita nella gestione e manutenzione della casa, risultano particolarmente poco conosciute, con una percentuale rispettivamente del 53%, 36%, e 47%.
Questo scarso livello di conoscenza solleva gravi preoccupazioni riguardo ai potenziali rischi per la salute umana. Sebbene il 50% dei partecipanti italiani si dimostri allarmato per l’inquinamento dell’acqua da bere, tanto in ambito domestico quanto nel fuori casa, in Europa la maggior parte del campione mostra una mancanza di sensibilità su tali questioni (51%), il 44% dimostra preoccupazione e il restante 5% è totalmente indifferente e non informato sul tema.