Maiali - foto di Kenneth Schipper

Welfare dei maiali

Icahn mette sotto tiro McDonald’s per il trattamento dei maiali

Il tycoon e investitore attivista Carl Icahn ha ingaggiato una battaglia con McDonald’s affinché garantisca il benessere delle scrofe impiegate nella propria filiera.

Icahn, noto per uno stile di investimento aggressivo che negli anni ’80 ha ispirato il personaggio di Gordon Gekko nel film Wall Street, è riuscito a ottenere la nomina di due consiglieri nel cda di McDonald’s, allo scopo di monitorare l’impegno della catena di fast-food di porre fine alla pratica delle “gabbie di gestazione”: già nel 2012, il gruppo infatti aveva promesso di imporre alla sua filiera di smettere di fornirsi da allevamenti che tengono le scrofe gravide confinate in casse così piccole da non consentire all’animale alcun movimento.

“Sono davvero dispiaciuto per questi animali e per il dolore non necessario che devono affrontare”, ha dichiarato Icahn in un’intervista a Bloomberg nei giorni scorsi. “I maiali sono animali intelligenti e sensibili”, ha aggiunto.

La nomina dei due consiglieri, ottenuta nonostante una partecipazione azionaria relativamente esigua (Icahn ha dichiarato di possedere solo 200 azioni dell’azienda) serve a controllare che McDonald’s tenga fede al suo impegno, che in teoria avrebbe dovuto imporre a oggi il totale abbandono della pratica delle gabbie di gestazione nella sua filiera.

Nei giorni scorsi, il colosso Usa – che ha discreti punteggi ESG secondo alcuni provider di rating ma solleva dubbi in termini di impatto – ha dichiarato che entro la fine del 2022, dall’85% al 90% del maiale impiegato verrà da maiali di allevamenti che non utilizzano le gabbie di gestazione, con l’obiettivo di arrivare al 100% entro fine 2024.