Speciale Consulentia21

JP Morgan AM, Allineare gli investimenti ai progressi del settore salute: il potenziale delle terapie geniche

Moderna, Fate Therapeutics, Ultragenyx. Sono tutti nomi di società del settore biotecnologico. Alcuni, come Moderna, sono oramai sulla bocca di tutti, anche dei non esperti, perché è una delle case farmaceutiche che hanno messo a punto uno dei vaccini approvati per il Covid-19. Una scoperta che le ha permesso di quintuplicare la propria valutazione di borsa nel 2020 e partire con un +40% nei primi mesi del 2021. Altri, invece riguardano aziende che potrebbero avere in serbo la grande rivoluzione biologica del domani. E proprio sulle potenzialità del settore delle biotecnologie e il suo con il benessere inteso come miglioramento sociale si è focalizzato l’intervento di JP Morgan AM a Consulentia21, l’evento organizzato da Anasf dedicato al tema della sostenibilità.

Un settore, quello della salute e nello specifico delle case farmaceutiche specializzate nelle nuove terapie geniche, che per sua natura è strettamente connesso agli obiettivi per uno sviluppo sostenibile (SDGs) inclusi nell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, in particolare al terzo obiettivo sulla salute e il benessere.

Ma, entrando nelle specifico delle terapie geniche, la loro peculiarità è che rappresentano veramente un cambiamento rivoluzionario e dirompente per il settore della salute. Questo perché le terapie geniche sono diverse dai trattamenti tradizionali in quanto invece di trattare soltanto una patologia, cercano di curare la causa sottostante, intervenendo sulla causa biologica che l’ha generata, e questo può avere un effetto veramente imponente sulla qualità di vita del paziente. Una caratteristica possibile perché si possono sostituire i geni difettosi oppure modificare alcuni aspetti di un gene ovvero sostituire intere cellule per far fronte alla patologia sottostante.

CAR T, per esempio, è una terapia genica presente sul mercato appositamente studiata per il trattamento del tumore del sangue. Questa terapia viene utilizzata nei casi in cui le cellule immunitarie non riescano a far fronte alla malattia, per cui esse vengono modificate geneticamente in modo da renderle più forti a combattere il carcinoma del sangue e quindi a trattare la malattia sottostante.

Ma passando dai laboratori ai mercati finanziari, questo è il momento giusto per investire, dopo i rialzi del 2020? Quali potrebbero essere gli sviluppi successivi che rendano più appetibile il settore biotech? La pandemia ha infatti acceso un faro sul settore della salute, ma accanto al successo di Moderna, altre aziende potrebbero non riuscire a ottenere i risultati attesi. JP Morgan ha una visione positiva. “Esso rappresenta un vero e proprio game-changer per il futuro a partire dall’impatto sui pazienti, Attualmente ci sono quattro trattamenti disponibili negli Usa per la cura di tumori del sangue, di patologie oculari ma anche per malattie considerate incurabili quali l’atrofia muscolare. Invece per malattie come Parkinson, Alzheimer e tumori solidi si sta già passando dallo stadio di ricerca a quello dell’implementazione pratica ed è questo quello che è enormemente interessante” ha affermato Katie Magee, Investment Specialist di J.P. Morgan Asset Management.

“Il secondo fattore di interesse, oltre la pipeline di nuove possibili cure, è costituito dall’aumento delle approvazioni regolamentari per i trattamenti di terapia genica in particolare il regolatore americano ovvero la FDA ha dichiarato che prevede di assistere a un aumento da 10 fino a 20 nuove terapie geniche e cellulari approvate entro il 2025. Infine, anche l’impatto sulle aziende sarà sicuramente importante poiché le terapie geniche possono essere molto rivoluzionarie per gli individui specie per i pazienti oppure per il settore proprio della salute per passare dal trattare semplicemente delle malattie ad arrivare potenzialmente a guarirle” ha concluso l’analista di JP Morgan.

La casa di asset management americana presidia il settore con il fondo Genetic Therapies, appartenente alla categoria dei fondi tematici sostenibili, che investe in società del settore health e biotech che ambiscono al miglioramento della salute globale. Analizzando il portafoglio del fondo, si scopre che il 95% dei titoli inseriti all’interno della strategia risponde in particolare al terzo obiettivo degli SDGs, la salute e il benessere.

“Il titolo in portafoglio che ha reso di più nel 2020 è Moderna, una delle aziende più grosse e più famose coinvolta nello sviluppo di vaccini ma anche in altre attività di terapia genica; la seconda azienda si chiama CRISPR Therapeutics, titolo con una performance solidissima, leader nello studio di cellule individuali. Abbiamo incluso”, continua Magee, “anche altri titoli come la Fate Therapeutics che ha registrato ottimi risultati nelle ricerche e nei test clinici per combattere il linfoma poi Twist Bioscience e Ultragenyx Pharmaceutical, che hanno contribuito attivamente alla lotta contro la pandemia”.