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Sustainable Finance Disclosure Regulation

SFDR: dalla Commissione una consultazione per la revisione del regolamento

La Commissione UE ha pubblicato quella che Eurosif (European Sustainable Investment Forum) ha definito la “tanto attesa” consultazione sull’attuazione del regolamento SFDR (Sustainable Finance Disclosure Regulation), entrato in vigore a marzo 2021. Per la precisione, la Commissione ha avviato una consultazione “mirata” (“targeted”) e una pubblica, con l’obiettivo di fare chiarezza su una questione così complessa.  

La consultazione mirata intende raccogliere gli input di enti pubblici e stakeholder che hanno maggiore familiarità con l’SFDR e il quadro di finanza sostenibile dell’UE nel suo insieme. I soggetti, quindi, cui la Commissione si rivolge sono i partecipanti ai mercati finanziari, gli investitori, le ONG, le autorità pubbliche competenti, i regolatori nazionali e altri soggetti che sono interessati direttamente o indirettamente dalle disposizioni dell’SFDR o hanno una conoscenza più approfondita ed esperienza (lavorativa) nel campo dell’informativa sulla finanza sostenibile. È il caso, ad esempio, di Eurosif, che ha già dichiarato 

La consultazione pubblica, invece, si rivolge ad un’audience più ampia composta da individui e organizzazioni (ad esempio gruppi di interesse, associazioni membri e organi di rappresentanza) che hanno una conoscenza più generale del regolamento.

La scadenza per partecipare ad entrambe le consultazioni è il 15 dicembre 2023.

A cosa serve l’SFDR?

Si tratta di uno dei regolamenti più importanti relativi alla finanza sostenibile, che punta a fornire un framework agli operatori del mercato per aumentare la trasparenza nel settore. Definendo le modalità con cui i partecipanti ai mercati finanziari devono divulgare le informazioni sulla sostenibilità, il regolamento SFDR consente agli investitori che cercano di destinare i propri risparmi ad aziende e progetti che sostengono obiettivi di sostenibilità di fare scelte più informate. L’SFDR è inoltre concepito per permettere agli investitori di valutare adeguatamente come i rischi di sostenibilità sono integrati nel processo decisionale di investimento. In questo modo, la normativa contribuisce a uno dei grandi obiettivi politici dell’UE: attrarre finanziamenti privati per aiutare l’Europa a passare a un’economia a zero emissioni nette.

Nel dettaglio, il regolamento include livelli di classificazione per i fondi di investimento focalizzati sulla sostenibilità, ciascuno con diversi requisiti di informativa, compresi i fondi “Articolo 8” che “promuovono caratteristiche ambientali o sociali o una combinazione di tali caratteristiche” e i più rigorosi fondi “Articolo 9”, che “hanno come obiettivo gli investimenti sostenibili”.

Uno dei requisiti chiave del regolamento, e tra i più impegnativi per i gestori patrimoniali, è la rendicontazione del Principal Adverse Impact (PAI) che le decisioni di investimento hanno su un’ampia gamma di fattori di sostenibilità, come il clima e l’ambiente, nonché gli aspetti sociali e occupazionali. 

Perché la Commissione ha avviato le consultazioni

La Commissione europea sta attualmente effettuando una valutazione approfondita del quadro normativo, esaminando questioni quali la certezza del diritto, l’usabilità e il modo in cui il regolamento SFDR può svolgere il suo ruolo nell’affrontare il greenwashing.

La consultazione mirata

Per raccogliere i pareri dei partecipanti alla consultazione mirata, la Commissione sottopone loro un questionario che tratta quattro temi principali:  

  • Requisiti attuali dell’SFDR;
  • Interazione con altre normative sulla finanza sostenibile;
  • Eventuali modifiche agli obblighi informativi per i partecipanti al mercato finanziario;
  • Possibile istituzione di un sistema di categorizzazione dei prodotti finanziari.

In sostanza, le tematiche dei primi due quesiti posti dalla Commissione esplorano il funzionamento pratico del regolamento e le potenziali problematiche che le parti interessate potrebbero dover affrontare nella sua attuazione. Le ultime due, invece, si focalizzano sul futuro, valutando possibili soluzioni per affrontare eventuali carenze. 

Mentre la consultazione spiega che la SFDR è stata progettata per richiedere ai prodotti che fanno dichiarazioni di sostenibilità “di rivelare informazioni a sostegno di tali affermazioni e combattere il greenwashing”, rileva che questi requisiti “potrebbero essere visti come un onere aggiuntivo sui prodotti che tengono conto di considerazioni di sostenibilità” e chiede agli intervistati di considerare se tutti i prodotti“indipendentemente dalle relative dichiarazioni di sostenibilità” dovrebbero avere requisiti di informativa uniformi.

La consultazione aggiunge che questa mossa potrebbe anche avere il vantaggio di consentire agli investitori di comprendere le prestazioni di sostenibilità dei prodotti anche per i prodotti che non fanno dichiarazioni di sostenibilità.

La Commissione nella consultazione chiede anche quali requisiti di informativa dovrebbero essere considerati per tutti i prodotti finanziari, elencando informazioni relative alla tassonomia, strategie di coinvolgimento, esclusioni e informazioni su come le informazioni relative ai fattori ESG vengono utilizzate nel processo di investimento.

Oltre alle potenziali modifiche ai requisiti di informativa e alle domande sull’attuale funzionamento dei regolamenti SFDR, la consultazione della Commissione UE include anche domande sullo sviluppo di un più “preciso sistema di categorizzazione dei prodotti a livello UE basato su criteri puntuali” per i prodotti finanziari sostenibili oltre le attuali categorie gli articolo 8 e 9.

La consultazione pubblica

Nel caso della consultazione pubblica, ai partecipanti viene richiesto di intervenire solo sui primi due argomenti trattati, i requisiti attuali dell’SFDR e l’interazione con altre normative sulla finanza sostenibile. 

Eurosif accoglie in modo positivo la consultazione

Eurosif, dopo aver accolto le proposte di revisione al regolamento dell’SFDR nel luglio 2023, ha dichiarato in un post su LinkedIn di ricevere con favore la consultazione e l’opportunità offerta dalla Commissione di suggerire ulteriori miglioramenti alla SFDR su un’ampia gamma di questioni, quali il chiarimento di concetti chiave come “investimento sostenibile”. 

In particolare, Eurosif ha affermato di apprezzare particolarmente l’attenzione della Commissione sull’uso e sulla disponibilità di dati e stime sulla sostenibilità, che rimane una delle principali sfide nel rispetto delle informative SFDR.