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Green Deal

Parlamento UE: stretta sui target di riduzione emissioni per gli Stati Membri entro il 2030

I Paesi UE dovranno ridurre ulteriormente le emissioni di gas serra prodotte da trasporti, edilizia e agricoltura. È quanto stabilito dal Parlamento europeo che ha dato una stretta al regolamento sulla “condivisione degli sforzi” (Effort Sharing Regulation) dell’UE. L’organo legislativo europeo, ha innalzato l’obiettivo complessivo di riduzione dei gas serra a livello europeo, da raggiungere entro il 2030, dal 30 al 40% (rispetto ai livelli del 2005) e per la prima volta ha stabilito l’obbligo per i Paesi europei di ridurre le emissioni entro lo stesso anno.

La normativa stabilisce infatti di quanto ciascun Paese deve ridurre annualmente le proprie emissioni, con obiettivi di diminuzione vincolanti che variano dal 10% al 50% a seconda dello Stato e che si basano su PIL pro capite e sull’efficacia dei costi.

Il regolamento fa riferimento in particolare alle emissioni derivanti dal trasporto su strada, dal riscaldamento degli edifici, dall’agricoltura, dai piccoli impianti industriali e dalla gestione dei rifiuti che sono settori responsabili attualmente per circa il 60% di tutte le emissioni dell’Unione.

La decisione di una ulteriore accelerazione sui target delle emissioni e sugli sforzi di decarbonizzazione richiesti agli Stati Membri è arrivata con 486 voti favorevoli, 132 contrari e 10 astensioni. Il Parlamento ha deciso che ogni anno i Paesi dovranno garantire di non superare la propria quota annuale di emissioni di gas serra e ha limitato la flessibilità prevista dalla normativa antecedente, riducendo la quantità di emissioni che gli Stati membri potranno risparmiare da anni precedenti, prendere in prestito da anni futuri e scambiare con altri Stati membri tramite l’ETS (Emission Trading System).

La legge, sottolinea l’organo legislativo in una nota, mira a conciliare l’esigenza di flessibilità da parte dei Paesi dell’UE per raggiungere i propri obiettivi e la necessità di una transizione giusta e socialmente equa. Per responsabilizzare gli Stati membri, inoltre, la Commissione, su richiesta del Parlamento, renderà pubbliche le informazioni sulle azioni a livello nazionale in un formato facilmente accessibile.

“Con questa legge compiamo un importante passo avanti nella realizzazione degli obiettivi climatici dell’UE.” ha dichiarato Jessica Polfjärd relatrice del Parlamento, (PPE, SV), “Le nuove regole per la riduzione delle emissioni nazionali garantiscono un contributo da parte di tutti gli Stati membri e l’eliminazione delle lacune esistenti. Ciò ci consente di inviare un chiaro segnale che l’Unione europea è determinata a farsi promotrice a livello globale di un’agenda climatica competitiva ed efficiente”.

Le prossime tappe dell’UE

Il testo deve ora essere formalmente approvato anche dal Consiglio. Sarà quindi pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’UE per poi entrare in vigore 20 giorni dopo.

Il contesto

Il regolamento sulla condivisione degli sforzi fa parte del pacchetto “Pronti per il 55% nel 2030”, che è il piano dell’UE per ridurre le emissioni di gas a effetto serra di almeno il 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990, in linea con la legge europea sul clima.