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Tassonomia UE

Il Consiglio UE approva l’atto delegato della tassonomia climatica: entrerà in vigore il 1° gennaio 2022

Il Consiglio dell’Unione europea ha approvato l’atto delegato dell’UE riguardante la tassonomia climatica (Taxonomy Climate Delegate Act) consentendo l’entrata in vigore del regolamento a partire dal 1º gennaio 2022.

Tale approvazione conferma l’adozione dei criteri tecnici di screening (TSC) per le attività che contribuiscono in modo sostanziale agli obiettivi di mitigazione e adattamento al cambiamento climatico. È il risultato di anni di lavoro e collaborazione intersettoriale e un passo importante per l’agenda finanziaria sostenibile dell’Unione Europea.

Con l’adozione dell’atto delegato gli investitori e le società possono ora iniziare a prepararsi in relazione ai requisiti richiesti e al soddisfacimento degli obblighi di informativa ai sensi della SFDR (Sustainable Finance Disclosure Regulation) e del regolamento sulla tassonomia.

Inoltre l’atto fornisce al mercato un chiaro benchmark per le prestazioni ambientali, concordando un linguaggio comune per investitori, aziende e altri soggetti interessati. In particolare questo stabilisce soglie di performance per la produzione di elettricità nel settore energetico a 100 gCO2e/kWh come un contributo sostanziale alla mitigazione del clima (secondo le raccomandazioni del gruppo tecnico di esperti – TEG) e a 270gCO2e/kWh come danni significativi alla situazione climatica.

Mantenere l’integrità della tassonomia dell’UE sarà un aspetto importante. Per essere utile agli investitori, è fondamentale che i criteri tecnici di screening della tassonomia dell’UE rimangano basati sulle migliori prove scientifiche disponibili, come richiesto dal regolamento stesso, e che restino pertanto invariati nel tempo e nei futuri atti delegati. L’indebolimento o l’adeguamento dei criteri pregiudicherebbe la credibilità e l’utilità della tassonomia e rischierebbe di creare immobilizzazioni e accelerare i rischi climatici, a danno ultimo dei risparmiatori e dei cittadini europei.

Anche per questo saranno rilevanti anche le decisioni che saranno prese circa la classificazione di alcune attività che, al momento, non è chiara. In particolare, l’uso del gas naturale di origine fossile come combustibile per la transizione energetica e l’energia nucleare come fonte di energia pulita rimangono questioni controverse. L’atto indica che la valutazione dell’energia nucleare come “energia neutrale dal punto di vista climatico” è ancora in corso e che si sta considerando una legislazione specifica relativa al gas naturale.

Ai sensi del regolamento sulla tassonomia, la Commissione europea deve elaborare un elenco di attività sostenibili dal punto di vista ambientale definendo criteri tecnici di screening (TSC) per ciascun obiettivo ambientale mediante atti delegati. Il primo atto delegato sulla tassonomia climatica, pubblicato nell’aprile 2021, stabilisce i criteri per valutare le prestazioni ambientali di quasi 80 attività di mitigazione dei cambiamenti climatici e di quasi 100 attività di adattamento ai cambiamenti climatici, tra cui criteri do-no-significant-harm (di danno non significativo) per sei obiettivi ambientali. I criteri coprono quasi l’80% delle emissioni dirette di gas a effetto serra.