La Commissione europea ha presentato un nuovo pacchetto di misure per rafforzare il quadro UE sulla finanza sostenibile. L’istituzione europea ha ampliato le attività della tassonomia e proposto nuove regole per le agenzie che forniscono rating ambientali, sociali e di governance (ESG) al fine di aumentare la trasparenza sul mercato degli investimenti sostenibili.
La transizione verso un’economia sostenibile e a emissioni zero entro il 2050 offre nuove opportunità alle imprese e ai cittadini dell’UE, ma al contempo numerose sono le sfide da affrontare, tra cui quelle relative ai requisiti di divulgazione e rendicontazione ESG. Secondo quanto reso noto dalla Commissione, le nuove misure puntano a supportare gli attori finanziari e le imprese che vogliono investire nella sostenibilità e a garantire dunque che i capitali, non solo pubblici ma anche privati, siano indirizzati in progetti e tecnologie di transizione. Inoltre, mira a rendere il quadro della finanza sostenibile più facile da usare e contribuire così al raggiungimento degli obiettivi del Green Deal europeo.
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Aumentano le attività sostenibili della Tassonomia ambientale UE
La tassonomia ambientale UE è una pietra miliare del quadro sulla finanza sostenibile dell’UE perché indica quali sono le attività e i settori economici considerati sostenibili a seconda degli obiettivi ambientali e di transizione che contribuiscono a realizzare.
La Commissione ha dunque approvato una nuova serie di criteri per individuare le altre attività che dovranno essere incluse nella Tassonomia UE attraverso i futuri quattro atti delegati che integreranno i primi due che sono già entrati in vigore (e relativi alle attività che con il proprio operato contribuiscono alla mitigazione e all’adattamento al cambiamento climatico). Tali criteri si basano in larga misura sulle raccomandazioni della Piattaforma sulla finanza sostenibile.
L’UE è infatti a lavoro per integrare e ampliare la Tassonomia attraverso ulteriori quattro atti delegati che stabiliranno quali sono i settori e le attività che contribuiscono a uno o più dei seguenti obiettivi ambientali legati all’uso sostenibile e alla protezione delle risorse idriche e marine, all’economia circolare, alla prevenzione e al controllo dell’inquinamento e alla protezione e ripristino della biodiversità e degli ecosistemi.
Inoltre, la Commissione ha modificato gli atti già in vigore ampliando le attività incluse in particolare nei settori manifatturiero e dei trasporti e stabilendo i relativi obblighi di rendicontazione a cui sono sottoposte. “L’inclusione di un maggior numero di attività economiche che coprono tutti e sei gli obiettivi ambientali, e di conseguenza di un maggior numero di settori economici e di imprese, aumenterà l’utilizzabilità e il potenziale della Tassonomia UE nell’aumentare gli investimenti sostenibili nell’UE” si legge in una nota della Commissione.
Nuove regole dalla Commissione UE per le agenzie di rating ESG
In un mercato dei rating ESG che soffre di una mancanza di trasparenza, la Commissione ha proposto un regolamento per migliorare l’affidabilità e la trasparenza delle attività di rating ESG. “Nuovi principi organizzativi e regole chiare sulla prevenzione dei conflitti di interesse aumenteranno l’integrità delle operazioni dei fornitori di rating ESG” rende noto l’istituzione europea. La proposta prevede che i fornitori di rating ESG che offrono servizi agli investitori e alle imprese nell’UE siano autorizzati e supervisionati dall’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (ESMA).
“Adottiamo misure per sviluppare ulteriormente la tassonomia dell’UE”, ha affermato Mairead McGuinness, commissaria per i servizi finanziari, “Stiamo portando maggiore trasparenza e integrità al mercato introducendo regole sulle operazioni delle agenzie di rating Esg. Migliorare l’utilizzabilità e la coerenza del quadro per la finanza sostenibile sarà la nostra priorità fondamentale. Dobbiamo anche sfruttare appieno il potenziale della finanza di transizione per garantire che tutte le aziende, indipendentemente dal loro punto di partenza, possano disporre di strumenti e supporto adeguati per i loro sforzi di transizione verso la sostenibilità”.
Finanziare e supportare la transizione
Oltre al recente EU Taxonomy Navigator, nel pacchetto di misure proposte la Commissione ha sottolineato che intende dare priorità al sostegno, che le imprese e gli attori finanziari chiedono nell’applicazione della tassonomia dell’UE, attraverso un’ulteriore “guida all’uso della Tassonomia”, un documento d’orientamento per i non addetti ai lavori.
L’istituzione europea ha anche formulato una serie di raccomandazioni per fornire ad aziende e al settore finanziario orientamenti ed esempi pratici che mostrino come usare su base volontaria i vari strumenti del quadro per la finanza sostenibile. L’obiettivo è di agevolare il finanziamento della transizione, non solo alle imprese che sono già sulla buona strada, ma anche a quelle che partono da situazioni diverse, incoraggiandole ad adottare piani o obiettivi credibili per migliorare le loro prestazioni di sostenibilità. La Commissione ha inoltre riconosciuto la necessità di risolvere alcune difficoltà cui devono far fronte soprattutto le piccole e medie imprese.
Prossime tappe
Gli atti delegati della tassonomia dell’UE sono approvati in linea di principio e, una volta disponibili in tutte le lingue ufficiali dell’UE, saranno adottati e trasmessi al Parlamento europeo e al Consiglio, che avranno quattro mesi di tempo per esaminarli (con possibilità di proroga di altri due mesi). Dovrebbero pertanto applicarsi a partire da gennaio 2024.
Per quanto riguarda la proposta di regolamento sulle agenzie di rating ESG, la Commissione si accinge a discuterla con il Parlamento europeo e il Consiglio.