La Svizzera vuole ospitare la sede europea dell’International Sustainability Standards Board (ISSB). A questo fine, il 31 agosto scorso, il Dipartimento federale delle finanze (DFF) ha inoltrato la candidatura della città di Ginevra. La nazione elvetica però è solo l’ultima di una cerchia di nazioni che hanno inoltrato la loro proposta. Infatti, coinvolti nella sfida per aggiudicarsi una delle tre sedi tra Nord America, Asia ed Europa ci sono Germania, Giappone, Regno Unito e Canada.
Oggetto di contesa è la sede dell’ISSB, l’organo europeo incaricato dello sviluppo di standard globali di rendicontazione della sostenibilità. La creazione di questo nuovo ente intende porre fine alle critiche di vecchia data sull’attuale frammentazione dei requisiti di rendicontazione ESG.
Ad ora, la competizione è molto aperta. Il Canada, per esempio, dovrebbe essere la favorita, forte del sostegno di 55 istituzioni pubbliche e private del paese, d’altra parte il governo giapponese ha fornito le garanzie più esplicite sul futuro contributo finanziario all’ISSB nella sua offerta, affermando di aver già previsto disposizioni per le spese relative al funzionamento dell’ISSB nel suo budget annuale 2022.
Sulla questione è intervenuta anche Lucrezia Reichlin, economista e garante della fondazione IFRS, standard setter europeo e organo alla base della costituzione dell’ISSB, che ha aperto alla candidatura di Milano come una delle piazze finanziare più importanti in Europa e una città che sta diventando sempre più internazionale con centri di eccellenza per la ricerca.
Le proposte di Regno Unito e Svizzera, d’altro canto, hanno fatto leva sulla reputazione del paese come “principale centro finanziario globale del mondo” e “sede di negoziazione indipendente e neutrale”.
La candidatura elvetica segue i recenti impegni in materia di tutela ambientale e climatica promossi dal governo svizzero come l’obbligo per aziende pubbliche, banche e compagnie assicurative di disclosure ESG e la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra del 50% entro il 2030 e a zero entro il 2050.
In ultimo, l’offerta della Germania che puntava sul “forte interesse della sua banca centrale nello sviluppo di standard di reporting di sostenibilità accettati a livello globale” e alla presenza dell’ente di contabilità di sostenibilità Value Balancing Alliance a Francoforte.
La decisione ufficiale sulla sede dell’International Sustainability Standards Board (ISSB) sarà annunciata in occasione della conferenza internazionale sul clima (COP26), che si terrà a Glasgow nel novembre 2021.