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Strategie ESG

CDP: nel nuovo Piano Strategico 2022-2024 quattro priorità in ambito ESG

Quattro le grandi sfide individuate dal nuovo Piano Strategico 2022-2024 approvato dal Consiglio di amministrazione di Cassa Depositi e Prestiti (CDP) presieduto da Giovanni Gorno Tempinicambiamento climatico e tutela dell’ecosistema, crescita inclusiva e sostenibileripensamento delle filiere produttivedigitalizzazione e innovazione.

Nell’arco del prossimo triennio, CDP impegnerà risorse per 65 miliardi di euro (+5% sul periodo precedente), attirando 63 miliardi da terzi (+27%) e attivando nel complesso investimenti per 128 miliardi (+14%). Una crescita che punta a generare un forte impatto a livello economico e sociale, con effetti positivi concreti e tangibili per imprese, pubblica amministrazione e famiglie.

“Sostenibilità, addizionalità e sussidiarietà rispetto al mercato, strategie, policy e impatto sono i principi-chiave del Piano Strategico. Il punto di partenza è l’osservazione delle sfide urgenti che l’Italia ha di fronte a sé”, ha dichiarato l’Amministratore Delegato e Direttore Generale Dario Scannapieco. “Cassa risponderà con un approccio complementare rispetto al mercato, indirizzando le risorse verso le priorità dell’Italia e puntando a raggiungere effetti positivi per imprese, pubbliche amministrazioni e famiglie”.

In particolare, la strategia operativa si fonda su tre grandi pilastri trasformativi. Il primo si basa su un’attività di analisi strategica e settoriale, centrata anche sull’individuazione dei ritardi da colmare e sulle best practice internazionali per l’adozione di specifiche politiche di finanziamento e investimento (policy). Secondo pilastro è il deciso rafforzamento dell’advisory e della gestione di fondi pubblici, nazionali ed europei, soprattutto a beneficio della pubblica amministrazione (PA), e con l’intento di orientare gli investimenti verso progetti di qualità. Il terzo pilastro è legato al ruolo di CDP come Istituto di Promozione e Sviluppo attraverso l’offerta di strumenti finanziari a disposizione di imprese e PA in modo da coprire ogni necessità nel ciclo di vita di un’azienda o di un progetto, con una forte azione rivolta alla cooperazione internazionale e alla finanza per lo sviluppo. 

Con il Piano Strategico 2022-2024 verrà adottata una nuova logica di gestione delle partecipazioni e degli interventi nel portafoglio equity di CDP. Da una parte quelle considerate strategiche, dove CDP manterrà un ruolo di azionista stabile a presidio di infrastrutture o asset rilevanti per il Paese; dall’altra gli interventi di scopo, dove l’impegno è finalizzato alla crescita o alla stabilizzazione di imprese in settori chiave, ma con logiche di uscita e di rotazione di capitale. In questo ambito, così come nel Private equity e Venture capital, dove è previsto un impegno crescente del Gruppo, l’operatività si dovrà basare sul principio del crowding-in, cioè sulla capacità di attrarre risorse da altri investitori.

Per quanto riguarda il settore immobiliare, oltre a proseguire il suo impegno nel settore turistico, CDP punterà su Social, Senior e Student housing, con l’obiettivo di realizzare un forte impatto sul territorio grazie alla partnership con le Fondazioni di origine bancaria, con le quali la collaborazione potrà riguardare anche i progetti di rigenerazione urbana, con particolare attenzione al Sud Italia.