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Credit Suisse: quasi la metà dei family office non investe nell’ESG

Il 45% dei Single Family Office non investe in prodotti sostenibili. È il più preoccupante tra i dati che emergono dal Single Family Office (SFO) Survey Report 2022 di Credit Suisse, che ha recentemente lanciato il suo primo Single Family Office Index (Credit Suisse SFO Index) sulle performance degli asset finanziari di oltre 300 Single Family Office nelle aree Asia, Europa e Medio Oriente. Il report della banca fornisce informazioni sulle principali problematiche che i family office devono affrontare e sui fattori alla base delle loro decisioni d’investimento, anche rispetto agli investimenti ESG.

Dal 2022 SFO Survey è emerso anche che, oltre a dover gestire una volatilità di mercato senza precedenti e un’incertezza economica innescata dalla pandemia globale in corso, i family office devono prendere decisioni d’investimento che sono influenzate anche dagli effetti a catena della guerra in Ucraina, dal ritorno dell’inflazione e dall’aumento dei tassi
di interesse
. I risultati del sondaggio hanno mostrato anche che le due sfide principali degli SFO consistono nell’implementare la giusta strategia d’investimento e nel raggiungere gli obiettivi di rendimento annuali. Nonostante il numero di nuovi SFO sia aumentato significativamente negli ultimi anni, favorito da una forte crescita della ricchezza globale, per gli SFO stessi è difficile trovare un benchmark che consenta di replicare e confrontare globalmente le performance degli investimenti tra omologhi.

“Due delle domande poste più di frequente dagli SFO sono cosa stanno facendo gli altri SFO e come. Crediamo che il Credit Suisse SFO Index aiuterà gli SFO di tutto il mondo a ottenere informazioni sulle asset allocation e sulle performance dei loro omologhi in base alla posizione geografica e alle dimensioni”, ha dichiarato Nannette Hechler-Fayd’herbe, Responsabile di Global Economics & Research di Credit Suisse.

L’indice di Credit Suisse è basato su un database che riunisce più di 325 depositari e un gran numero di clienti finali attivi con più di 300 SFO suddivisi in tre gruppi di dimensioni diverse: piccoli (meno di 100 milioni di dollari di patrimonio gestito), medi (fra 100 e 500 milioni di dollari di patrimonio gestito) e grandi (oltre 500 milioni di dollari di patrimonio gestito) distribuiti fra le regioni Asia Pacifico, Europa e Medio Oriente. In futuro l’obiettivo è di coprire le restanti aree
geografiche e creare un indice di riferimento SFO globale.

Credit Suisse Single Family Office Survey Report 2022

A gennaio 2022, Credit Suisse ha invitato i clienti SFO a partecipare al suo secondo sondaggio annuale online: sono state ottenute 116 risposte dagli SFO situati in 50 Paesi in Europa, America Latina, Medio Oriente e Asia.

Tra i vari temi affrontati, vi è “Sostenibilità e famiglia“, da cui è emerso che: il 45% degli intervistati non destina fondi a investimenti sostenibili. Il 23% dichiara di non perseguire investimenti sostenibili perché non fanno parte della strategia della famiglia, il 20% ritiene che abbiano performance difficili da misurare, mentre l’11% crede che abbiano rendimenti più bassi. Anche il rischio e la mancanza di prodotti e opportunità sostenibili sono citati dagli intervistati come ostacoli alla loro propensione verso gli investimenti ESG.

Unico dato rassicurante emerso dal Report su questo tema, è che gli SFO di più grandi dimensioni e quelli dell’area EMEA tendono a investire una buona parte del loro portafoglio in modo sostenibile. Infatti, poiché i family office più grandi – con più di 500 milioni di dollari da investire – dispongono di maggiori capacità interne per prendere decisioni di investimento, sono meglio posizionati per valutare le opportunità ESG. Ed è anche più probabile che abbiano una struttura di governance che tiene conto della sostenibilità e dell’ESG, contribuendo a focalizzare l’attenzione su questo tema.

Credit Suisse nella sua ricerca ha anche scoperto che quando si tratta delle votazioni per gli azionisti, è improbabile che i Single Family Office si impegnino con le risoluzioni ESG. La maggioranza (70%) dichiara di non utilizzare il voto degli azionisti per questi temi e il 22% afferma di non avere intenzione di farlo in futuro.

Anche in termini di impact investing, sebbene sembri esserci una volontà di coinvolgimento, i Single Family Office hanno difficoltà a individuare le opportunità giuste. Secondo il sondaggio di Credit Suisse, il 42% ha citato una carenza di investimenti diretti a impatto o di opportunità di co-investimento, il 37% ha detto lo stesso riguardo ai mandati o ai portafogli di fondi a impatto su misura e il 28% ha parlato di una mancanza di fondi a impatto sul mercato privato.
Da notare anche che il 29% non vede ostacoli agli investimenti sostenibili, ma non li persegue.

Infine, un altro dato che emerge dal sondaggio di Credit Suisse è che le generazioni più giovani, notoriamente più attente alle tematiche ESG, sono poco coinvolte nei processi decisionali dei Single Family Office.

“È una questione generazionale. La sostenibilità deve essere legata ai rendimenti, ma le generazioni più giovani hanno una maggiore attenzione agli obiettivi. I ‘semi’ ESG sono stati gettati. Siamo entusiasti di vederli crescere”, ha commentato, Alex Tomas, Managing Director Head of Advisory & Sales di Credit Suisse Europa.