Dati AIPB

AIPB, il settore Private continua a crescere, previsto un +5% per il 2021

Il private banking conferma il proprio ruolo di leadership nell’industria degli investimenti anche quest’anno. Le previsioni per il 2021 stimano un’ulteriore crescita del 5% per il settore, che potrebbe raggiungere i 978 miliardi di masse in gestione entro fine anno, secondo i dati diffusi da AIPB, Associazione Italiana Private Banking.

Anche il 2020 si è chiuso positivamente poiché il settore ha consolidato una crescita superiore alle previsioni raggiungendo 932 miliardi di euro (contro i precedenti 893 miliardi) e registrando una crescita positiva del 5,1% nonostante i marcati effetti negativi generati dalle prime fasi della crisi. Continua a crescere anche la quota di ricchezza delle famiglie italiane servita dal private banking che nel triennio 2018-2020 ha registrato in media un incremento del 3,7% all’anno.

A dimostrazione della lungimiranza e profonda conoscenza dei mercati dimostrata dai consulenti, negli ultimi 5 anni il valore della ricchezza finanziaria affidata dalle famiglie benestanti al Private Banking ha mostrato un tasso di crescita medio annuo del 4,4%, pari al doppio di quelle che non si sono servite degli operatori Private (2,0%).

La nuova raccolta netta è rimasta positiva in tutti i trimestri dell’anno (totale annuo 4,1%) raggiungendo un massimo storico di circa 36 miliardi di euro di cui 28 miliardi (il 77,7% del totale della nuova raccolta) sono stati allocati in investimenti finanziari diversi dai depositi, mentre il risparmio delle altre famiglie è affluito soprattutto in liquidità e solo 1 miliardo (l’1,5%) è stato trasformato in investimenti dagli operatori non Private (Banche e Reti non private, Poste e Agenti).

“La pandemia non ha intaccato la propensione delle famiglie Private a investire e gli operatori le hanno sapute accompagnare al meglio in questa difficile fase”, ha dichiarato Antonella Massari, Segretario Generale di AIPB. “Il 2020 è stato un anno importante per l’industria italiana del private banking che si conferma leader rispetto agli altri canali distributivi per la gestione di ricchezza investita in prodotti finanziari diversi dalla liquidità. Oggi serve quasi un terzo della ricchezza investibile complessiva in Italia, sottraendola agli strumenti di deposito, in un contesto dove il numero di famiglie che hanno il 100% dei propri risparmi in liquidità tende a diminuire, ma resta intorno al 46%”.