Società di asset management ESG

Comgest cresce nel 2021 e rafforza l’investimento ESG

Comgest accelera e rafforza il posizionamento sul fronte ESG. Nel 2021, il gruppo di asset management internazionale indipendente fondato a Parigi nel 1985 ha raggiunto i 41,2 miliardi di asset under management, con una crescita di circa il 6% rispetto all’anno precedente. Inoltre il gruppo ha raddoppiato negli ultimi due anni il proprio team ESG, rafforzandolo con la nomina di un nuovo Head of Responsible Development. Sul fronte dell’investimento sostenibile, in particolare, i fondi Comgest sono risultati ai primi posti nel rapporto di Morningstar Sustainability Ratings del settembre 2021 che ha analizzato le maggiori famiglie di fondi europei, inoltre la società di asset management guidata da Arnauld Cosserat ha mantenuto per il terzo anno di fila il rating UN PRI A+ su tutti i criteri di analisi.

L’approccio alla gestione che caratterizza Comgest è improntato su uno stile growth prudente che mira a mantenere un’adeguata qualità in tutte le strategie, compresa la filosofia di investimento rivolta al settore quality growth durante le rotazioni cicliche dei titoli, che ha aiutato a diversificare i flussi di fondi e le strategie. L’approccio è stato chiaramente visibile nella strategia Japan Equity, che ha avuto più di 1 miliardo di euro di afflussi lo scorso anno, così come nelle strategie Europe Opportunities, Europe Smaller Companies, Global Equites e PLUS. Delle oltre 15 strategie azionarie di Comgest, sette hanno ora un AUM superiore a 1 miliardo di euro.

Continuo rafforzamento del team ESG, delle risorse e del riconoscimento del settore 

A centro del settore quality growth, Comgest pone le tematiche ESG, per questo nel 2021 il gruppo ha rafforzato l’approccio bottom-up nell’investimento responsabile: incrementando il team ESG in termini di membri ed esperienza, migliorando il reporting e l’engagement e ristrutturando la governance per riflettere meglio la “diversity” degli azionisti. 

Il 2021 è culminato con la nomina di Alix Faure in qualità di Head of Responsible Development, arricchendo così il team ESG, che negli ultimi due anni è più che raddoppiato e ora conta 7 membri, con 16 anni di esperienza negli investimenti – di cui 11 nella finanza sostenibile. Grazie alla solidità del team, nell’ultimo anno, Comgest ha condotto oltre 120 attività di engagement, più che raddoppiando gli sforzi dal 2020. 

Nel 2021 il gruppo ha continuato inoltre la sua collaborazione con il CDP Non-Disclosure Project come lead investor (cioè, leader nell’attività di engagement e follow-up) per richiedere dati relativi al cambiamento climatico, alla sicurezza dell’acqua e/o alla deforestazione. 

Il team ESG ha anche continuato ad ampliare l’archivio ESG-Climate Impact Report che in precedenza copriva le strategie Global Emerging Markets (GEM), Europa e Globale di Comgest, ma ora include anche il Giappone e le nuove strategie della gamma Plus per GEM, Europa e Globale. Ogni rapporto illustra in dettaglio i dati sull’impatto ambientale e sul carbonio del rispettivo portafoglio.

Ad oggi, il 97% degli AUM dei fondi pubblici di Comgest è classificato come articolo 8 secondo la Sustainable Finance Disclosure Regulation (SFDR). 

Al fine di migliorare la ricerca, il reporting e la comunicazione sugli investimenti responsabili, Comgest ha istituito un nuovo Comitato per gli Investimenti Responsabili per supervisionare meglio e consolidare la conoscenza degli investimenti, dell’industria e delle normative del gruppo sui temi ESG.

Nel 2021 Comgest si è distinta in diverse classifiche, tra cui: la qualifica di primo asset manager con la più alta concentrazione di fondi con Morningstar Sustainability Rating superiori alla media nel rapporto Morningstar Fund Family 100 recentemente pubblicato; per il terzo anno consecutivo, inoltre, ha ricevuto la massima valutazione “A+” dai Principles for Responsible Investment (UN PRI), promossi dalle Nazioni Unite, in tutti e tre i loro criteri (“Strategy & Governance”, “Listed Equity – Incorporation” e “Listed Equity – Active Ownership”).

Arnaud Cosserat, Ceo di Comgest

“Gli investitori sono alla costante ricerca del legame tra ‘performance’ e ‘sostenibilità’. Questo anello mancante è l’investimento a lungo termine, che è al centro del nostro approccio quality growth”, ha commentato Arnaud Cosserat, Ceo di Comgest

“Molti clienti spingono ora per un cambiamento positivo oltre che per i rendimenti, e le autorità di regolamentazione approfondiscono la loro attenzione sugli standard ESG dell’industria del risparmio gestito”, ha commentato Sebastien Thévoux-Chabuel, Head of Responsible Investment di Comgest, “crediamo che Comgest sia ben posizionata per soddisfare tali aspettative. Le considerazioni ESG incorporate nelle nostre decisioni d’investimento sono un risultato naturale dello stile d’investimento quality growth di Comgest e del nostro impegno per una gestione responsabile del patrimonio dei nostri clienti. Il nostro continuo investimento nell’ampliamento delle nostre competenze e risorse ESG aggiunge un ulteriore livello di valore che ci permetterà di continuare a soddisfare queste aspettative in futuro”.

Performance Recap

L’approccio di Comgest ha permesso di cogliere al meglio le opportunità offerte dai mercati negli ultimi dodici mesi, considerati dal gruppo “straordinariamente positivi per i mercati azionari”.

“La ripresa economica in seguito allo scoppio della pandemia è stata fortemente amplificata da politiche monetarie e fiscali stimolanti, mercati liquidi e bassi tassi di interesse, perfetto mix per mercati azionari solidi” è la visione della società che ha saputo evidenziare buone performance. Il portafoglio azionario paneuropeo più datato di Comgest, per esempio, ha registrato un rendimento del 35% contro il 25% del benchmark, MSCI Europe Index. 

Se questo cocktail ha funzionato bene per i mercati sviluppati, i mercati emergenti e le azioni asiatiche hanno chiuso l’anno in negativo. L’aggiornamento normativo in Cina ha portato forti ostacoli agli investitori quality growth. A fine 2021, inoltre, l’inflazione ha subito una forte accelerazione a livello globale. Secondo Comgest, il modo migliore per proteggere il patrimonio dei clienti dall’inflazione è l’investimento bottom-up in società che dimostrano un forte pricing power con bassi livelli di indebitamento, quindi un investimento quality growth.

L’evoluzione della governance rafforza l’ampia partnership e la diversità

Il gruppo Comgest considera la propria struttura di azionisti come una “ampia partnership” che è inestimabile per la longevità, la cultura e i valori. Attualmente la società impiega oltre 200 persone a livello globale, di cui 151 sono anche soci. A seguito di discussioni interne, nel 2021 il gruppo ha ristrutturato la governance a livello di holding (Comgest Global Investors) per garantire una più ampia rappresentanza degli azionisti in termini di genere, nazionalità, esperienza e membri indipendenti.

Un nuovo Consiglio dei soci è responsabile della definizione della direzione strategica a lungo termine e della pianificazione del capitale, del controllo di vigilanza e della rappresentanza degli azionisti. Il Consiglio è composto da 12 membri, di cui 5 donne e 3 indipendenti. Inoltre, un nuovo comitato esecutivo, che assiste il Ceo nell’attuazione dei piani strategici del gruppo e nel mantenimento della supervisione delle sue attività, comprende 11 membri, di cui 4 donne. 

Investire nella diversità

La cultura della partnership di Comgest valorizza fortemente il pensiero indipendente e la diversità. Nel 2021, il team di investimento è passato da 49 a 50 gestori di portafoglio, di 17 nazionalità diverse. L’obiettivo è mantenere un equilibrio di genere sul posto di lavoro: attualmente circa il 45% dei dipendenti sono donne, così come il 29% degli analisti e gestori di portafoglio. 

Nell’ambito della sua strategia ESG, infine, Comgest nel 2021 ha aderito a due iniziative sulla diversità:

  • The Diversity Project, la cui missione è quella di educare e migliorare l’industria del risparmio gestito. Questa collaborazione permette a Comgest di collaborare con i peer del settore e di condividere le opinioni sulle opportunità e le sfide affrontate. 
  • Fondsfrauen, la più grande rete di donne di lingua tedesca per l’avanzamento di carriera, la diversità e la parità di genere nell’industria finanziaria.