Covid-19, incendi, disastri naturali, proteste. Il 2020 ha esposto l’umanità a eventi drammatici che hanno cambiato il modo di sentire delle persone. Si è verificata una presa di coscienza da parte dell’opinione pubblica sulla necessità di un urgente intervento per modificare l’impatto dell’uomo sull’ambiente, accorgendosi dei segnali presenti da tempo ma in parte finora inascoltati. Quanto accaduto negli scorsi 12 mesi ha, invece, messo in moto un atteggiamento nuovo.
“La sostenibilità è un tema urgente e reale, perché le conseguenze dell’inazione sono già sotto i nostri occhi. E’ inoltre anche vantaggioso applicarlo alle scelte di investimento perché significa creare valore per noi stessi e per il mondo. Dobbiamo raggiungere obiettivi concreti per rispondere alle grandi sfide di domani, creando valore per le nostre comunità e per il nostro mondo”, osserva Luca Giorgi, Head of iShares e Wealth BlackRock Italia, Grecia e Malta, nel corso del webinair di Consulentia21, organizzata da Anasf. I tre grandi driver delle sostenibilità per il 2021 saranno il cambiamento normativo (tassonomia e SFDR) insieme alla citata maggiore sensibilità da parte dei risparmiatori sulle tematiche legate alle sostenibilità e alla maggiore resilienza dei prodotti finanziari ESG, che nel primo trimestre del 2020 nel 84% dei casi hanno registrato una performance migliore rispetto a quelli non ESG.
E in prima linea, tra i rischi legati alla sostenibilità, vi è il cambiamento climatico, correlato alla lotta per la decarbonizzazione che impone una trasformazione del modo di produrre l’energia. Perché questo settore è uno di quelli che dovranno cambiare più velocemente per fermare le emissioni di CO2 e andare incontro alle richieste della comunità scientifica e degli accordi internazionali. Una sfida resa più complessa dai trend demografici e di crescita economica che mostrano un aumento della domanda globale di energia triplicherà entro il 2050.
Da questo punto di vista la svolta verso l’energia sostenibile non è più un’alternativa, ma una scelta obbligata che da sola potrebbe non bastare per raggiungere gli obiettivi prefissati, se non accompagnata da un miglioramento dell’efficienza dell’utilizzo e dei consumi.
Uno scenario che, secondo gli analisti di BlackRock si può tradurre in precise scelte di portafoglio che vadano a premiare le società che operano nel settore ad ampio spettro dell’energia sostenibile. Comparto in cui rientrano le energie rinnovabili, dove spicca l’italiana Enel, le aziende che promuovono l’efficienza energetica, come per esempio il gruppo irlandese Kingspan specializzato in pannelli isolanti, e infine per un miglioramento delle prestazioni nei trasporti, e qui BlackRock segnala Samsung SDI, la divisione batterie e veicoli elettrici del colosso coreano.
“Già nel 2014, siamo riusciti a capire la nostra visione del futuro. In questo senso, sotto la guida del nostro Ceo, abbiamo subito riconosicuto l’importanza della transizione energetica” osserva Maria Cristina Papetti, Head of Sustainability Global Infrastructure and Networks di Enel,” l’industrializzazione, l’urbanizzazione e la digitalizzazione sono i fattori elementari del paradosso energetico comporterà un costante aumento della domanda di energia. Ma senza la decarbonizzazione, questo fenomeno rischierebbe dei impatti molto negativi sull’economia globale. Quindi la transizione energetica è un imperativo per crescere fare il nostro business”.
Per tradurre queste tendenze in scelte di portafoglio BlackRock ha costruito una strategia realizzata tramite il BGF Sustainable Fund. “Questo fondo azionario abbraccia tutto il settore della transizione energetica, con un approccio ESG tematico. Il fondo punta a salvaguardare” spiega Davide Tagliaferri CFA Relationship Manager BlackRock Italia, “cinque SDGs specifici come l’Energia Pulita, Industria Innovazione e Infrastrutture, Città e Comunità sostenibili, Consumo e Produzione Responsabili e l’Azione per il Clima. Il fondo, che da marzo 2019 è diventato full ESG, ha raccolto 4 miliardi di dollari”
Il fondo investe il 50,3% del portafogli in aziende europee, a testimonianza del fatto che il Vecchio Continente è all’avanguardia nella transizione energetica e l’Italia ha un posto di rilievo pesando per il 5,3%. Il fondo ha reso negli ultimi cinque anni il 18,0% annuo (contro il 13,2% del benchmark), con un picco nel 2020 in cui ha reso il 36,9%, contro il 6,8% dell’indice di riferimento MSCI ACWI Index NR in euro e nel 2021 è partito con un +8,5%. Ma per chi vuole puntare sulle energie pulite, BlackRock mette a disposizione anche degli ETF. Quello denominato iShares global clean energy in particolare nel 2020 ha reso il 131,1%, con una media annua negli ultimi cinque anni del 30,9%. Oppure per chi è interessato a temi più specifici c’è per esempio l’iShare EV & driving tecnologies ETF.
“Secondo la nostra visione le rinnovabili presentano grandi opportunità di crescita. Questo ottimismo” ha commentato Alastair Bishop, Portfolio Manager di BlackRock , “è legato alla nascita di nuove tecnologie, che hanno un doppio impatto positivo. Da un lato fanno aumentare la decarbonizzazione dei nostri sistemi e dall’altra parte permettono di diminuire i costi di produzione di energie pulite. Questo fenomeno è la base per capire che questo approccio è profittevole sia nel breve e sia a lungo termine”.