BlackRock, il più grande gestore patrimoniale del mondo, ha avvertito che la reticenza degli investitori nei confronti dell’estrazione mineraria rischia di ostacolare la transizione energetica creando carenze di metalli vitali per le tecnologie verdi.
A dirlo, secondo quanto riportato da Bloomberg e dal Financial Times, è Evy Hambro, responsabile globale degli investimenti tematici e settoriali presso il gruppo statunitense, che ha affermato che è necessario che i finanziamenti affluiscano al settore minerario per garantire un’adeguata fornitura di materiali per prodotti dalle turbine eoliche alle auto elettriche, nonché per aggiornare le reti elettriche.
Secondo l’esperto di BlackRock, se gli investitori non punteranno sul settore minerario mineranno la transizione energetica. Il settore, però, non è molto amato dagli investitori nonostante i profitti record di grandi aziende lo scorso anno e nonostante le aspettative di un boom della domanda di metalli come rame, minerale di ferro e nichel per fornire le tecnologie e le infrastrutture necessarie per ridurre la dipendenza mondiale dai combustibili fossili.
Questa situazione, secondo Hambro, crea un paradosso. Le società minerarie, infatti, sono spesso escluse dai quadri di investimento ESG, ma il contributo del settore alla decarbonizzazione dell’economia globale e i suoi sforzi per ridurre le emissioni generate nella produzione di metalli sono notevoli.
In conclusione, secondo il più grande asset manager al mondo, gli investitori dovrebbero cambiare atteggiamento per non sottovalutare e perdere le opportunità derivate dai metalli necessari per attuare la transizione verso un modello economico più sostenibile.