Legal & General Investment Management (LGIM), uno dei più grandi asset manager del mondo, ha pubblicato oggi il suo rapporto annuale sul Climate Impact Pledge, comunicando che disinvestirà da altre quattro società, a causa delle insufficienti azioni messe in atto per affrontare i rischi posti dai cambiamenti climatici.
A finire nel mirino dell’asset manager che gestisce 1,8 trilioni di dollari, sono stati il gruppo assicurativo americano AIG, Industrial and Commercial Bank of China, la statunitense PPL Corporation e China Mengniu Dairy per non aver dato risposte soddisfacenti all’impegno e/o aver violato le cosiddette “linee rosse” relative al coinvolgimento nel carbone, alle emissioni di carbonio o alla deforestazione.
Le ultime quattro società si aggiungono a China Construction Bank, MetLife, Japan Post, KEPCO, ExxonMobil, Rosneft, Sysco, Hormel e Loblaw, che rimangono tutte nell’elenco di esclusione esistente di LGIM e che devono ancora intraprendere le azioni sostanziali necessarie per garantire il ripristino.
Lanciato nel 2018, quello appena pubblicato è il primo rapporto Climate Impact Pledge che segue il nuovo approccio di engagement rafforzato introdotto lo scorso anno. Il nuovo approccio consiste in un ampliamento degli impegni promossi da LGIM che si traducono in un programma di engagement più significativo che include 58 aziende influenti nei loro settori ma ancora in ritardo nel processo di transizione verso l’azzeramento delle emissioni di carbonio. I risultati ottenuti sono stati molto positivi con quasi tre quarti delle aziende che hanno risposto alla campagna di engagement e 13 delle 58 aziende che ora hanno un obiettivo Net Zero.
Il nuovo approccio ha permesso a LGIM di estendere la platea di società coinvolte raggiungendo il traguardo di 1.000 aziende globali operanti in 15 settori critici per il clima, responsabili di oltre la metà delle emissioni di gas serra prodotte dalle società quotate.
Le aziende che non saranno all’altezza degli standard minimi di LGIM saranno soggette al voto contrario in assemblea, nonché al potenziale disinvestimento dai fondi LGIM come è accaduto quest’anno per Industrial and Commercial Bank of China, AIG, PPL Corporation e China Mengniu Dairy.
L’asset manager ha annunciato, invece, che il rivenditore alimentare statunitense, Kroger, precedentemente nella lista di esclusione, sarà reintegrato nei prodotti LGIM a seguito dei miglioramenti nelle sue politiche e divulgazione della deforestazione, nonché degli sforzi per promuovere prodotti a base vegetale che hanno un impatto climatico inferiore.