L’impegno degli investitori sulle operazioni di engagement con le aziende cresce sempre di più. Per conoscere meglio lo stato attuale del processo di engagement nei mercati, all’interno dalla quinta edizione di Italian Sustainability Week 2021 di Borsa Italiana, si è organizzato un nuovo webinar dal titolo “Engaging with issuers: Investors approach to make it effictive”.
Durante l’incontro, moderato da Alessandra Franzosi, Head of Asset Owners & ESG Investing Sustainable Finance Partnership Coordinator Borsa Italiana, sono intervenuti Antonio Amendola, Fund Manager AcomeA; Cristina Ungureanu, Head of Corporate Governance Eurizon; Ghislain Boyer, ESG Advisory Manager Euronext Corporate Services; Arianna Lovera, Senior Programme Officer Forum per la Finanza Sostenibile e Faryda Lindeman, Senior Responsible Investment Specialist NNIP.
I partecipanti si sono confrontati su come rendere ancora più performante il processo di engagement con le aziende, trattandosi di un tool fondamentale nel processo di cambiamento verso un modello di business sempre più sostenibile. Il confronto è partito dalla condivisione delle proprie esperienze di engagement come metodo essenziale per rendere il processo di engagement più efficiente.
Ungureanu di Eurizon ha raccontato: “Il nostro processo di engagement si basa su un percorso di active ownership che noi in qualità di investitore siamo in grado di effettuare sulle aziende presenti nei nostri portafogli di investimento. Per qual che riguarda le aziende ‘problematiche’, in termini di ESG performance, abbiamo deciso di adottare un ‘Escalation Process’. Questa procedura inizia con una attività di engagement. In caso in cui tale procedura non dovesse avere successo, l’ultimo step prevede anche una valutazione molto attenta sulla possibilità di decidere a disinvestire da quel tipo di investimento.”
Lindeman di NNIP ha commentato: Per noi l’obiettivo è quello di massimizzare l’effetto del nostro processo di engagement. Per questo abbiamo adottato tre strategie: diretta; di coalizione con altri investitori per un specifico topic e quella di contrattare provider esterni. Di base la nostra attività si basa su un attività di engagement diretta che prevede la presenza diretta dei nostri portfolio manager, i quali si attivano personalmente di dialogare con le aziende presente nei loro portagli di investimento. Inoltre abbiamo contrattato, nel corso del tempo, diversi provider esterni per supportare il nostro lavoro.”
Parlando delle Pmi italiane, Amendola di AcomeA ha parlato del loro impegno verso le Pmi, nello specifico quello quotate nel segmento Aim di Borsa Italiana. Amendola ha raccontato: “Abbiamo deciso di costruire un fondo tematico ESG che investe sulle Pmi italiane. Questa nuova strategia ci permette di fare engagement diretto con le aziende. Per noi è importante dimostrare alle aziende che le tematiche ESG non sono un costo, ma un’opportunità. Il nostro engagement parte anche da interventi elementari come quello di incentivare l’azienda a dedicare uno spazio ESG all’interno del proprio sito internet. Sicuramente si arriva a supportare anche aziende che sono avanzate nel loro percorso ESG. Per noi è importante produrre dati quantitativi dal nostro processo di engagement, in questo modo si favorisce il processo di investimento e si aprono nuove opportunità per le aziende coinvolte.”
Arianna Lovera del Forum per la Finanza Sostenibile ha parlato dell’importanza di adottare “il multistakeholder engagement. In questo senso il contributo del Forum è molto importante”. Su questi argomenti si è fermato anche Boyer di Euronext, il quale ha ribadito una criticità che ancora permane: “l’assenza di standardizzazione rimane un problema per gli investitori, che sicuramente non favorisce il processo di engagement, in particolare, ma anche il processo di investimento, in generale”.