Raccolta ETF ESG | ESGnews

Raccolta ETF ESG gennaio

Amundi: a gennaio la raccolta degli ETF ESG in Europa supera i 6 mld

Buon debutto per gli ETF ESG nel mese di gennaio 2022. La raccolta complessiva dei fondi passivi che seguono criteri ambientali sociali e di governance si è attestata, secondo le stime di Amundi, a 6,3 miliardi di euro, di cui 4,9 miliardi in prodotti azionari e 1,4 miliardi nel reddito fisso..

Nel complesso a gennaio, i capitali confluiti negli ETF domiciliati in Europa sono stati pari a 26,9 miliardi di euro, registrando un massimo storico. A livello globale, quindi considerando anche i prodotti domiciliati negli Usa e in Asia, gli ETF globali hanno registrato flussi netti per 68,2 miliardi di euro. È quanto emerge dall’analisi dei flussi del mercato degli ETF nel mese di gennaio condotta dalla società di gestione francese Amundi che, dopo l’acquisto di Lyxor conclusa lo scorso mese di dicembre ha raggiunto una quota di mercato degli ETF UCITS del 14%.

Quanto ai comparti la parte del leone nella raccolta degli ETF europei l’hanno fatta i prodotti azionari (22,9 miliardi), seguito dal reddito fisso (2,7 miliardi), commodities (1 miliardo) e poco significative le altre strategie (59 milioni).

Nel complesso i flussi nel mercato europeo si sono avvicinati a quelli degli Stati Uniti, regione che ha raccolto 30,3 miliardi di euro, mentre i flussi nel mercato asiatico si sono attestati a 11 miliardi. Da notare un differente approccio nella destinazione degli investimenti, mentre la raccolta degli ETF USA si è focalizzata su prodotto globali (16,4 miliardi) e smart beta (12,9 miliardi), ma i prodotti legato al mercato azionario americano hanno registrato deflussi netti per 5 miliardi, gli investitori europei hanno ancora puntato sulle azioni USA per 2,3 miliardi, terza allocazione preferita dopo gli ETF smart beta (7,7 miliardi) ed ETF globali (7,4 miliardi).

Fonte: Bloomberg Finance LP – Amundi ETF

A livello globale, la mancanza di alternative che diano sufficiente premio per il rischio, confema la preferenza per il comparto azionario che nel mese di gennaio ha raccolto 23 miliardi di euro in Europa e 32 miliardi negli Stati Uniti. Gli afflussi nel reddito fisso, invece, hanno raggiunto i 2,8 miliardi in Europa, mentre negli Stati Uniti gli investitori hanno addirittura disinvestito 5,7 miliardi. 

Mercato azionario ETF europei

Le strategie del comparto azionario di Stati Uniti e Nord America, hanno attirato nel complesso 5,2 miliardi di euro, mentre quelle europee, che hanno registrato afflussi per 4 miliardi, anche se a livello di singole nazioni si segnala un saldo netto negativo per i prodotti focalizzati sull’Italia per 41 milioni.

Le esposizioni settoriali e tematiche hanno registrato un mese eccezionalmente forte raccogliendo 5,4 miliardi di euro, di cui 2,6 miliardi destinati al segmento finanziario. Secondo gli analisti di Amundi, ciò riflette la notevole performance del settore dal momento che l’impatto della pandemia ha iniziato ad attenuarsi nei bilanci delle società e le azioni di questo comparto dovrebbero beneficiare della ripresa e di rendimenti più elevati. Bene anche i prodotti focalizzati sul clima (754 milioni) e sull’energia (502 milioni). Pausa di riflessione, invece, per le strategie focalizzate sul tema dell’acqua che nel 2021 avevano avuto particolare successo (water saldo negativo per 28 milioni).

Per quanto riguarda gli ETF ESG, dall’analisi emerge che questi hanno mantenuto una notevole performance con una raccolta netta positiva per 4,9 miliardi di euro in Europa. Le strategie ESG di Stati Uniti e Nord America hanno raccolto 2 miliardi di euro, circa il 38% delle allocazioni complessive di questa regione. 

Gli indici ESG globali hanno ottenuto 915 milioni di euro, circa il 9% degli afflussi totali in questa strategia. Si tratta di un flusso inferiore nelle strategie ESG di queste due regioni rispetto allo scorso anno: nel 2021, infatti, le strategie ESG hanno raccolto rispettivamente il 59% e il 37% delle allocazioni del Nord America e globali. Secondo l’analisi di Amundi, ciò potrebbe indicare una forte propensione al rischio degli investitori a gennaio che ha prevalso sulla rotazione dagli indici tradizionali alle strategie ESG.

Mercato del reddito fisso ETF europei

Gli investitori europei hanno privilegiato il debito governativo rispetto al debito societario, registrando rispettivamente 1,2 miliardi di euro e 883 milioni (790 milioni nel debito corporate degli Stati Uniti e 517 milioni in quello dei mercati emergenti). In particolare, dall’analisi di Amundi emerge che nel segmento del debito governativo, gli investitori hanno manifestato una preferenza per le obbligazioni cinesi con afflussi pari a 1,1 miliardi di euro, mentre hanno ridotto di 691 milioni l’esposizione alle obbligazioni dei mercati emergenti. 

Le allocazioni verso le strategie price sensitive, inoltre, sono state inferiori a quelle dei mesi precedenti, con le sole inflation-linked globali che hanno raccolto 257 milioni di euro. Gli investitori si sono tenuti lontani anche dai titoli “High Yield”, con 302 milioni di deflussi dall’ “High Yield” dell’Eurozona e 293 milioni di deflussi dal segmento “High Yield” globale. 

Amundi mette in evidenza che nel comparto del reddito fisso gli investitori hanno collocato 1,4 miliardi di euro nel segmento ESG, con il debito societario dei mercati emergenti e quello globale che hanno raccolto rispettivamente 437 e 320 milioni.

In totale, quindi, tra azionariato e reddito fisso, a gennaio la raccolta degli ETF ESG in Europa è stata di 6,3 miliardi.