Webuild archivia il primo semestre dell’anno con ricavi che salgono a 3,87 miliardi, con una crescita su base annua del 24%, e l’utile netto a 64 milioni, in crescita di 103 milioni rispetto al primo semestre 2021. Il gruppo prosegue nel percorso di decarbonizzazione e di integrazione dei fattori Esg, in particolare su sicurezza e ambiente.
Da inizio anno i nuovi contratti acquisiti o progetti ammontano a complessivi 8,1 miliardi. Il portafoglio ordini al 30 giugno 2022 si attesta a 47,2 miliardi, di cui 38,5 miliardi relativo a construction, coprendo circa il 95% dei ricavi target per il 2022-2024.
A gennaio Webuild ha collocato il primo “Sustanaibility Linked Bond”, pari a 400 milioni di euro che ha contribuito ad ottimizzare il profilo del debito corporate.
Avanzamento dei risultati sui target ESG
Nei primi sei mesi dell’anno, il gruppo ha proseguito l’integrazione dei fattori ESG nel business e ha ricevuto riconoscimenti dai rating ESG assegnati dalle principali agenzie internazionali.
Nel primo semestre 2022, Webuild è stata confermata nel ranking dei Leader della Sostenibilità 2022, stilato dal Sole24Ore e da Statista, e nella classifica europea dei Climate Leaders 2022, elaborata da Statista in collaborazione con il Financial Times. Inoltre, Webuild è entrata a far parte dei “Leader” dell’Integrated Governance Index 2022, l’indice che misura annualmente le pratiche di governance ESG delle principali aziende italiane.
Continua il percorso di Webuild per la decarbonizzazione. Nel triennio 2019-2021 sono state ridotte le emissioni di gas serra per 336 mila tonnellate, considerando sia le emissioni derivanti dalle attività svolte nei cantieri e nelle sedi (scope 1 e 2) sia le emissioni legate alle attività della supply chain (scope 3). Webuild ha ottenuto l’approvazione dei nuovi target di riduzione delle emissioni di CO2 da parte di Science-Based Target Initiative, iniziativa sviluppata da CDP ( Carbon Disclosure Project) e United Nations Global Compact (UNGC). L’approvazione dei nuovi target conferma la bontà dell’approccio del gruppo, che punta a ridurre le emissioni scope 1 e 2 del 47% e scope 3 del 15% entro il 2030, con baseline il 2019.
Il gruppo si è impegnato, nei primi sei mesi del 2022, per garantire migliori condizioni di salute e sicurezza e ha ottenuto una riduzione nel semestre dell’indice di frequenza degli infortuni (LTIFR) di oltre il 35% rispetto alla baseline del 2017, in linea con il target del -40% previsto entro fine anno. Questi risultati sono frutto di investimento in programmi dedicati allo sviluppo di una cultura della sicurezza in tutti i luoghi di lavoro, come il Safety Builders Program, che proprio nel primo semestre 2022 ha superato quota 10 mila persone coinvolte nei cantieri. Il gruppo sta inoltre integrando lo sviluppo di soluzioni in grado di migliorare, attraverso la tecnologia, la sicurezza degli impianti, dei macchinari e delle aree di lavoro maggiormente a rischio, anche ricorrendo a nuove modalità di addestramento “immersivo” dei lavoratori grazie a simulatori 3D in realtà virtuale.