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Risultati ESG

Webuild: nel 2022 ricavi a 8,16 mld (+22%) e cresce l’impegno sulla sicurezza sul lavoro

Webuild chiude il 2022 con ricavi a 8,16 miliardi di euro, in crescita del 22% rispetto ai 6,7 miliardi del 2021. L’utile netto si attesta a 118 milioni di euro, rispetto ad una perdita di 56 milioni nel 2021. L’Ebitda sale a 572 milioni, in aumento dai 451 milioni nel 2021. Alla luce di questi risultati, il consiglio di amministrazione ha proposto la distribuzione di un dividendo di 0,057 euro per ciascuna azione ordinaria e di risparmio. Buone anche le prospettive per Webuild, che ha registrato una crescita in tutto il mondo del portafoglio ordini, che in totale risulta pari a 53,4 miliardi a fine 2022, con nuovi ordini per circa 16,1 miliardi, di cui oltre l’80% è stato acquisito in geografie chiave con basso profilo di rischio.

In ambito ESG il gruppo ha segnalato che nel 2022 l’indice di frequenza degli infortuni (LTIFR) si è ridotto del 41% e ha coinvolto 12mila persone nei cantieri in programmi dedicati allo sviluppo di una cultura della sicurezza in tutti i luoghi di lavoro. Sul fronte della lotta al cambiamento climatico, Webuild nel periodo 2017-2022 ha ridotto l’intensità delle emissioni di gas serra del 55% scope 1 e 2, considerando le attività sia delle sedi che dei cantieri.

“Siamo particolarmente orgogliosi di aver conseguito risultati molto sfidanti, come coronamento di un progetto industriale strategico che ha ispirato le nostre azioni e le nostre scelte negli ultimi 10 anni, insieme alle 83.000 persone che oggi lavorano con noi nel mondo.” ha commentato Pietro Salini, amministratore delegato di Webuild, “La Roadmap al 2025 rappresenta il consolidamento di una nuova fase per Webuild e i 17.500 fornitori nel mondo che fanno sistema insieme a noi, attraverso la quale intendiamo rafforzare il ruolo di partnership con i governi dei paesi in cui opera con l’obiettivo di accelerare il processo di transizione ecologica ed energetica e rispondere ai principali megatrend in atto a livello globale, quali il cambiamento climatico, la crescita demografica, l’urbanizzazione e la scarsità di risorse, in particolare di acqua”.

Il consiglio di amministrazione ha infatti approvato anche le proiezioni economico finanziarie 2023-2025 e le linee strategiche che consentiranno al gruppo di raggiungere nel 2025 ricavi tra 10,5 11 miliardi, un Ebitda tra i 990 milioni e 1,050 miliardi ed una solida struttura finanziaria con posizione di cassa netta. Inoltre, Webuild ha confermato gli investimenti in sicurezza, innovazione e ambiente e i target di decarbonizzazione.

Risultati e investimenti ESG di Webuild

L’impegno per garantire le migliori condizioni di salute e sicurezza si conferma al centro della strategia del gruppo, con una riduzione nel 2022 dell’indice di frequenza degli infortuni (LTIFR) del 41% rispetto alla baseline del 2017, superiore al target del -40% prefissato per l’anno.

Questi risultati sono il frutto di un investimento in programmi dedicati allo sviluppo di una cultura della sicurezza in tutti i luoghi di lavoro, come il Safety Builders Program, che nel 2022 ha superato quota 12 mila persone coinvolte nei cantieri. Il gruppo sta altresì accelerando lo sviluppo di soluzioni innovative in grado di migliorare, attraverso l’impiego sempre più pervasivo della tecnologia, la sicurezza degli impianti, dei macchinari e delle aree di lavoro maggiormente a rischio, anche ricorrendo a nuove modalità di addestramento “immersivo” dei lavoratori grazie a simulatori 3D in realtà virtuale.

In linea con i risultati raggiunti, Webuild prevede di ridurre ulteriormente il numero di infortuni portando entro il 2025 l’indice di frequenza degli infortuni (LTIFR, Lost Time Injury Frequency Rate), da 2,79 a 2,55.

Per quanto riguarda i target di decarbonizzazione, entro il 2025 Webuild prevede di raggiungere una riduzione del 50% della carbon intensity emissions (scope 1 e 2), rispetto al 2017, e del 47% per quanto riguarda la riduzione delle emissioni assolute Scope 1 e 2, e del 15% per le emissioni Scope 3 del 15% entro il 2030, rispetto al 2019. Questi target sono stati approvati da Science-Based Target Initiative (SBTi)

Fonte: Presentazione risultati 2022, Webuild