In che modo la tassonomia europea e il framework per la finanza sostenibile dell’UE stanno aiutando gli attori finanziari e non finanziari nella transizione verso il net zero? A spiegarlo è il documento A Compendium of Market Practices pubblicato dalla Platform on Sustainable Finance, l’organo consultivo della Commissione Europea sulla Tassonomia UE che riunisce esperti di sostenibilità di fama mondiale appartenenti a differenti gruppi di stakeholder (privati e non) chiamati a monitorare l’adeguatezza tecnica della tassonomia e i flussi di capitale verso gli investimenti sostenibili.
Il rapporto, consultabile a questo link, presenta un compendio delle prime pratiche, dei prodotti finanziari, degli strumenti e delle iniziative che gli operatori del mercato stanno utilizzando per la transizione esg dei loro modelli di business e dei loro investimenti.
Secondo quanto riporta la platform UE, nel 2023 le prime rendicontazioni relative alla tassonomia delle aziende sono incoraggianti, soprattutto nel settore immobiliare e quello dei servizi pubblici, dimostrando che le spese in conto capitale associate alla Tassonomia dell’UE possono informare il mercato e rendere noti i progressi riguardanti la transizione di attività economiche chiave.
L’organo consultivo nel report porta all’attenzione dati Bloomberg secondo i quali a dicembre 2023, 1.747 aziende appartenenti all’indice BESGPRO (Bloomberg ESGPRO) hanno segnalato almeno una metrica della tassonomia e tra queste 1.496 sono imprese dell’UE-27 che rientrano nella NFRD (dal 1° gennaio 2024 sostituita dalla CSRD). Delle 1.747, poi, 1.434 hanno segnalato l’allineamento alla tassonomia (per l’anno fiscale 2022), e tra queste 1 azienda su 2 che segnala l’ammissibilità del capex è allineata in qualche misura.
D’altro canto, a ottobre 2023 l’ESMA, l’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati, ha rilevato che quasi tutti gli emittenti che operano nei quattro principali settori coperti dall’atto delegato sulla tassonomia del clima (industria manifatturiera, energia e servizi di pubblica utilità, edilizia e immobiliare, trasporti e settori collegati) hanno reso noti i KPI di allineamento alla tassonomia richiesti per l’esercizio 2022. L’ESMA ha riscontrato che il 70% degli emittenti ha utilizzato i modelli obbligatori in modo appropriato, sebbene siano necessari ulteriori miglioramenti nel loro utilizzo, e aveva rilevato pratiche positive relative all’inclusione di chiari collegamenti con le strategie di sostenibilità delle società.
Altro strumento poi messo in evidenza è quello dei green bond, i quali si stanno rivelando utili alle imprese per finanziare il passaggio del loro modello di business ad attività più sostenibili. L’emissione di obbligazioni verdi si prevede raggiungerà il 6,5% dell’emissione totale di obbligazioni societarie nell’UE nel 2023 (dati Bloomberg).
Nel documento, inoltre, la piattaforma suggerisce delle pratiche di mercato e delle raccomandazioni che aziende, investitori, pmi, istituti di credito, assicurazioni, consulenti e il settore pubblico possono seguire per incoraggiare e accelerare l’utilizzo del framework sulla finanza sostenibile dell’UE.
L’organo è consapevole che l’utilizzabilità della tassonomia UE e del quadro di riferimento devono essere ulteriormente migliorati per sostenere pienamente gli attori finanziari e non finanziari nella transizione dei loro modelli di business per allinearsi agli obiettivi di sostenibilità dell’UE. Ma al contempo, dal Piano d’azione dell’UE sulla finanza sostenibile del 2018, sono state numerose le misure legislative adottate che mirano a incanalare i flussi finanziari privati verso attività economiche sostenibili. L’SFDR, il Green Deal, il regolamento sulla tassonomia, la legge sul clima e la strategia UE per finanziare la transizione a un’economia sostenibile, fino ad arrivare alla CSRD, all’adozione degli standard di rendicontazione e quelli riguardanti i green bond. Gli sforzi normativi per spingere la transizione sono stati fatti. È tempo ora di metterli a sistema e monitorare gli sviluppi attuativi, in un contesto in cui, come evidenzia la piattaforma, è necessario un supporto vicendevole e di condivisione tra gli attori finanziari e non finanziari.