Manelli archivia il 2023 con utile netto pari a 11,9 milioni di euro in crescita del 65% rispetto al 2022 ed Ebitda che si attesta a 23,6 milioni di euro, anch’esso in aumento rispetto ai 15,3 milioni di euro del 31 dicembre dell’anno precedente. L’attenzione del gruppo alle tematiche di sostenibilità, alla responsabilità etica e sociale, all’ecologia e al benessere di collaboratori e clienti, ha permesso a Manelli di ottenere la medaglia platinum nella valutazione EcoVadis Corporate Social Responsibility (CSR) 2024 con un punteggio complessivo di 79 su 100. Il gruppo è dunque nel 1% delle migliori aziende valutate da EcoVadis.
“Abbiamo raggiunto con successo tutti gli obiettivi finanziari e strategici che ci eravamo prefissati. Nonostante le sfide geopolitiche e le incertezze derivanti dal quadro macroeconomico, abbiamo ottenuto un incremento significativo dei ricavi, un miglioramento della redditività e una solida crescita in tutte le nostre linee di business. Questi risultati testimoniano l’impegno della società per l’eccellenza operativa e la sua forte leadership nel settore delle costruzioni generali. Siamo fiduciosi che nel prossimo futuro continueremo a migliorare i nostri risultati” ha commentato Onofrio Manelli, Amministratore Delegato di Manelli
Principali risultati economico-finanziari
L’esercizio 2023 ha confermato il trend di crescita del Valore della Produzione, che ha superato per la prima volta il tetto dei 300 milioni di euro e si è attestato a 327,6 milioni di euro con un incremento del 46% rispetto all’anno precedente, a conferma dei programmi di espansione della società, orientata ad affermarsi tra i principali player nazionali nel settore delle costruzioni.
La crescita è stata guidata principalmente dall’attività di ricerca di nuove commesse e di nuove iniziative. Ha contribuito anche la riorganizzazione dei cantieri e dell’intero processo produttivo, dalla selezione delle gare alla partecipazione alle stesse con offerte tecnico-economiche più competitive, fino alla gestione dei cantieri aggiudicati. Per gestire al meglio le commesse presenti e future, l’azienda ha perseguito l’ottimizzazione dei fattori interni: è riuscita a rafforzare e qualificare i ruoli apicali, con la sensibile crescita del numero di figure dirigenziali (da 12 a 16), oltre che ad avvalersi di studi primari esterni di progettazione e consulenza.