Risultati ESG

Intesa SP, oltre 6 mld di utile in 9 mesi, resta forte l’impegno ESG

Intesa Sanpaolo archivia il terzo trimestre con un utile netto pari a 6,12 miliardi di euro, in crescita dell’85% rispetto allo stesso periodo del 2022. Il solido andamento economico e patrimoniale dei nove mesi si è tradotto in una significativa creazione di valore per tutti gli stakeholder, fondata anche sul forte impegno ESG del gruppo.

In particolare, Intesa ha attuato un posizionamento ai vertici mondiali per l’impatto sociale e grande focus sul clima e un rafforzamento della governance ESG con il Comitato Rischi diventato Comitato Rischi e Sostenibilità assumendo maggiori responsabilità ESG da aprile 2022.

Impegno per la società

Tra gli impegni della banca il supporto per far fronte ai bisogni sociali, l’espansione del programma cibo e riparo per le persone in difficoltà per contrastare la povertà, fornendo aiuti concreti sul territorio in Italia e sostegno all’estero in relazione all’emergenza umanitaria in Ucraina, con oltre 32 milioni di interventi effettuati nel 2022 e nei primi nove mesi 2023, con circa 25,6 milioni di pasti, 3,1 milioni di posti letto, oltre 3,1 milioni di medicinali e oltre 296.000 capi di abbigliamento.

Sul fronte occupabilità Intesa ha avviato il programma “Giovani e Lavoro” finalizzato alla formazione e all’accesso al mercato del lavoro italiano di oltre 3.000 giovani nell’orizzonte del Piano di Impresa 2022-2025: nei primi nove mesi 2023 richieste di iscrizione da parte di circa 5.600 studenti tra i 18 e i 29 anni, oltre 1.400 studenti intervistati e circa 690 formati e in formazione con 27 corsi (circa 3.700 formati e in formazione dal 2019) e circa 2.380 aziende coinvolte dal lancio dell’iniziativa nel 2019.

Per contrastare le disuguaglianze e promuovere l’inclusione educativa la banca ha avviato il programma di inclusione educativa che punta al rafforzamento delle partnership con le principali università e scuole italiane. Nei primi nove mesi 2023 coinvolgimento di oltre 500 scuole e circa 3.600 studenti per promuovere l’inclusione educativa, supportando il merito e la mobilità sociale (oltre 1.550 scuole coinvolte tra il 2022 e i primi nove mesi 2023).

Rispetto al tema del social housing sono state rafforzate le iniziative del gruppo in corso in termini di promozione di unità abitative, anche mediante l’identificazione di nuove partnership con primari operatori nel settore, per conseguire gli obiettivi del Piano di Impresa (promozione dello sviluppo di 6-8 mila unità di alloggi sociali e posti letto per studenti).

Per far fronte ai bisogni sociali in generale, Intesa ha previsto un contributo pari a circa 1,5 miliardi di euro di costi nel quinquennio 2023-2027 al supporto di iniziative specifiche (già incluso pro-quota nelle prospettive di utile netto per il 2023-2025), di cui circa un miliardo di euro per gli importi destinati alle iniziative e circa 500 milioni di euro per i costi di struttura delle circa 1.000 persone dedicate a supportare le iniziative.

Il gruppo, inoltre, ha costituito una nuova unità organizzativa con sede a Brescia con funzioni di indirizzo e di governo delle attività della banca dedicate all’impatto sociale, denominata “Intesa Sanpaolo per il Sociale”, al fine di rafforzare la strategia d’intervento a favore del Paese, dei territori e delle comunità.

Rispetto al tema dell’inclusione finanziaria, Intesa ha previsto 4,2 miliardi di euro di credito sociale e rigenerazione urbana nei primi nove mesi 2023 (circa 13,5 miliardi tra il 2022 e i primi nove mesi 2023, obiettivo di 25 miliardi di flussi cumulati nel Piano di Impresa).

Anche la cultura resta un tema centrale per la banca. Gallerie d’Italia, le quattro sedi del museo di Intesa Sanpaolo a Milano, Napoli, Torino e Vicenza, su una superficie complessiva di 30.000 metri quadrati, hanno avuto oltre 515.000 visitatori nei primi nove mesi 2023, per un totale di circa un milione dal 2022 (ingresso gratuito per gli under 18).

Per contribuire all’innovazione, Intesa Sanpaolo Innovation Center ha lanciato 135 progetti nei primi nove mesi 2023, per un totale di 336 dal 2022 (circa 800 progetti di innovazione previsti nel Piano di Impresa 2022-2025).

Impegno per l’ambiente

La banca è molto attiva anche sul fronte ambientale. In particolare, ha contribuito all’accelerazione dell’impegno a zero emissioni nette, aderendo alla NetZero Banking Alliance (NZBA), alla Net Zero Asset Managers Initiative (NZAMI), alla Net Zero Asset Owner Alliance (NZAOA) e alla Net Zero Insurance Alliance (NZIA). Il gruppo ha inoltre fissato nel Piano di Impresa 2022-2025 gli obiettivi intermedi al 2030 per 4 settori ad alta emissione (Oil & Gas, Power Generation, Automotive e Coal Mining, che rappresentano oltre il 60% delle emissioni finanziate del portafoglio delle aziende non finanziarie nei settori identificati dalla NZBA al 30 giugno 2021). La prima rendicontazione annuale al 31 dicembre 2022 riguardante le emissioni finanziate assolute per i 4 settori evidenzia una diminuzione del 62% rispetto al 2021 (si veda il capitolo dedicato del TCFD Report 2022 che include anche un Piano di Transizione di alto livello secondo le linee guida di GFANZ – Glasgow Financial Alliance for Net-Zero). È in corso di elaborazione anche la documentazione necessaria per ottenere la convalida da parte di SBTi, che verrà presentata entro marzo 2024. Infine, Intesa è riuscita ha ottenere il 91% dell’energia acquistata da fonti rinnovabili.

Per supportare la green economy, l’economia circolare e la transizione ecologica in relazione al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza 2021-2026la banca ha erogato circa 41 miliardi di euro tra il 2021 e i primi nove mesi 2023 dei 76 miliardi di nuovo credito disponibile. Ha concesso inoltre circa 1,1 miliardi di euro di mutui green nei primi nove mesi 2023 (circa 3,7 miliardi tra il 2022 e i primi nove mesi 2023), dei 12 miliardi di nuovo credito green agli individui nell’arco del Piano di Impresa 2022-2025 e 8 miliardi di euro sono stati destinati alle linee di credito per l’economia circolare annunciati nel Piano di Impresa 2022-2025.

La banca ha anche attivato 12 Laboratori ESG (a Venezia, Padova, Brescia, Bergamo, Cuneo, Bari-Taranto, Roma, Napoli-Palermo, Milano e Torino), punti di incontro fisico e virtuale per supportare le piccole e medie imprese nell’approccio alla sostenibilità, ed evoluzione dei servizi di consulenza offerti dai partner (es. Circularity, Nativa, CE Lab e altri).

Intesa ha visto anche un continuo successo della gamma dei prodotti S-Loan dedicati alle piccole e medie imprese per finanziare progetti finalizzati a migliorare il proprio profilo di sostenibilità (6 linee di prodotti: S-Loan ESG, S-Loan Diversity, S-Loan Climate Change, S-Loan Agribusiness, S-Loan Turismo e S-Loan CER): circa 1,2 miliardi di euro erogati nei primi nove mesi 2023 (circa 4,7 miliardi dal lancio nel luglio 2020). Di successo anche i Digital Loans (D-Loans) finalizzati a migliorare la digitalizzazione delle aziende: 25 milioni di euro erogati dal lancio nell’ottobre 2021, e i Suite Loans finalizzati all’incentivazione degli investimenti per riqualificare/migliorare strutture alberghiere e servizi ricettivi: 12 milioni di euro erogati dal lancio nel dicembre 2021.

Infine, il gruppo ha potenziato l’offerta di prodotti di investimento ESG di asset management, con un’incidenza sul totale del risparmio gestito di Eurizon cresciuta a circa il 73%.

Impegno per la tecnologia

La tecnologia è un ulteriore fattore chiave di successo, con un apporto aggiuntivo al risultato corrente lordo 2025 pari a circa 500 milioni di euro, non previsti nel Piano di Impresa 2022-2025.

La nuova piattaforma tecnologica nativa cloud (isytech), già disponibile per la clientela retail mass market con il recente lancio della banca digitale Isybank e in progressiva estensione al resto del gruppo. Inoltre, 2,1 miliardi di investimenti IT già effettuati e circa 1.300 specialisti IT già assunti, con un apporto aggiuntivo al risultato corrente lordo 2025 pari a circa 150 milioni, non previsti nel Piano di Impresa.

Sono anche stati attivati nuovi canali digitali, tra cui Isybank, la banca digitale del gruppo con un modello di business di cost/income inferiore al 30% e circa 5 milioni di clienti entro il 2025 (oltre 2,5 milioni entro il primo trimestre 2024), di cui circa un milione di nuovi clienti  con un apporto aggiuntivo di circa 200 milioni di euro al risultato corrente lordo entro il 2025 – non previsti nel Piano di Impresa: circa 50.000 nuovi clienti già acquisiti e un primo lotto di circa 300.000 clienti già trasferiti.