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Engagement sul clima

IIGCC lancia nuovo standard net zero per le banche: i commenti degli investitori

L’Institutional Investors Group on Climate Change (IIGCC), in collaborazione con il Transition Pathway Initiative Global Climate Transition Centre (TPI Centre), centro che si occupa di ricerche e divulgazione dati sui progressi del settore finanziario e delle aziende nella transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio, ha lanciato uno Standard Net Zero per le banche e un Net Zero Banking Assessment Framework, due strumenti per supportare e valutare gli impegni net zero delle istituzioni bancarie, utili per facilitare l’engagement con i fondi di investimento anch’essi impegnati nella transizione.

In particolare, lo standard in questione integra il Net Zero Investment Framework (NZIF) ed è stato sviluppato grazie al contributo di oltre 25 investitori, tra cui Amundi, Legal & General Investment Management, Nest Corporation, Schroders e Fidelity International. La versione finale dello standard copre 10 aree tematiche quali gli impegni delle banche, gli obiettivi, l’esposizione e la rendicontazione delle emissioni, le performance ambientali legate al clima, la strategia di decarbonizzazione, le soluzioni per affrontare il cambiamento climatico, l’impegno politico (lobbying), la governance climatica, la transizione energetica, la rendicontazione annuale e le informazioni contabili.

Lo standard, si legge in una nota, intende sostenere un engagement costruttivo con le banche per favorire l’attuazione degli impegni climatici. Se necessario, continuerà a evolversi e a essere perfezionato per riflettere gli sviluppi rilevanti in ambito politico, normativo e metodologico.

Il TPI Centre ha inoltre proposto un quadro di valutazione per le banche che sono impegnate nel raggiungere le emissioni nette zero (Net Zero Banking Assessment Framework). Questo comprende un insieme di indicatori, sottoindicatori e linee guida per la valutazione dell’allineamento delle istituzioni bancarie agli obiettivi dell’Accordo di Parigi.

Il framework prevede una serie di domande da proporre alle banche che in primo luogo verificano la presenza di un impegno dichiarato al net zero e la determinazione di target, per passare attraverso la divulgazione dei dati riguardanti l’esposizione ai settori altamente emissivi, la rendicontazione delle emissioni e la diffusione della metodologia utilizzata. Il TPI Centre chiede inoltre se la banca ha stabilito e reso noti criteri espliciti per il ritiro dei finanziamenti da attività non allineate con i combustibili fossili e il consumo di suolo, e se ha nominato un membro del CdA o un comitato del consiglio di amministrazione con una esplicita responsabilità sulle questioni legate al cambiamento climatico. Spazio poi a domande riguardanti l’analisi dei rischi climatici e degli eventuali impatti sul business, oltre che l’integrazione o meno di tali questioni nel bilancio.

Il TPI Centre utilizzerà il Net Zero Banking Assessment Framework per valutare annualmente 26 banche globali in Europa, Nord America e Asia e la pubblicazione delle prime valutazioni è prevista per l’estate del 2023.

Oltre a mettere in evidenza le aree di miglioramento, le analisi illustreranno i progressi compiuti finora dagli istituti bancari e l’attuazione in corso delle politiche e dei piani dichiarati in materia di clima.

Nessuna italiana è tra le 26 che saranno esaminate. Queste sono, infatti: Agricultural Bank of China, Bank of America, Bank of China, Bank of Montreal, Barclays, BNP Paribas, China Construction Bank, CIBC, Citigroup, Deutsche Bank, Goldman Sachs, Groupe Credit Agricole, HSBC, Industrial and Commercial Bank of China (ICBC), ING Bank, JP Morgan, Mitsubishi UFJ FG (MUGF), Mizuho, Morgan Stanley, Royal Bank of Canada (RBC), Scotiabank, SMBC Group, Société Générale, Toronto Dominion (TD), UBS, Wells Fargo.

Tali banche sono le stesse oggetto di uno studio pilota condotto nel 2022 e che aveva rilevato che, se da un lato le banche si stanno impegnando a favore del net-zero, la rendicontazione e l’attuazione di tali impegni non risulta essere coerente.

“Gli istituti bancari hanno un ruolo fondamentale per poter raggiungere l’obiettivo di decarbonizzare l’economia globale e ne determineranno il successo o meno” ha dichiarato Stephanie Pfeifer, Ceo di IIGCC, “Per gli investitori con impegni net zero, molti dei quali includeranno investimenti in banche, sarà fondamentale poter valutare il grado di preparazione e commitment delle banche al fine di impostare le proprie strategie in maniera efficace”.

Le dichiarazioni degli investitori

Schroders

“Nell’ultimo anno abbiamo assistito a un maggiore slancio del settore bancario in materia di cambiamenti climatici, con molte banche che ora stanno sviluppando obiettivi intermedi a sostegno dei loro impegni “net zero”. Il nuovo standard “net zero” e il quadro di valutazione aiuteranno gli investitori a identificare le buone pratiche e a incoraggiare le banche in cui investono a sviluppare una risposta solida ai rischi finanziari legati al clima” ha dichiarato Carol Storey, Climate Engagement Lead di Schroders.

Amundi

“Le banche sono fondamentali nel sistema economico globale e hanno quindi un ruolo da svolgere nella transizione energetica a fianco delle autorità pubbliche e dei loro clienti. In qualità di investitore responsabile, Amundi è lieta di aver preso parte allo sviluppo del Net Zero Standard for Banks e del Net Zero Banking Assessment Framework che lo supporta.” ha dichiarato Caroline le Meaux, Global Head of ESG Research, Engagement and Voting di Amundi, “Siamo certi che saranno di aiuto per gli investitori globali a valutare e guidare ulteriormente i progressi delle singole banche nell’allineamento con l’Accordo di Parigi.”

Fidelity International

“Lo standard IIGCC fornisce uno strumento completo per consentire agli investitori di valutare la credibilità delle strategie climatiche delle banche, guidando un impegno efficace per affrontare le aree in cui le banche non soddisfano le aspettative degli investitori di allinearsi al net zero e sostenere una giusta transizione” ha dichiarato Jenn-Hui Tan, Global Head of Stewardship and Sustainable Investing di Fidelity International, “In qualità di allocatori di capitale, le banche hanno un ruolo centrale da svolgere nella transizione verso un’economia più sostenibile. Le banche possono contribuire a sostenere i settori chiave, fornendo loro il capitale significativo di cui hanno bisogno per adattare i loro modelli di business e sviluppare tecnologie verdi”.

Jupiter Asset Management

“Le banche svolgono un ruolo fondamentale nel mantenere la salute finanziaria dell’economia globale e quindi hanno un ruolo importante nell’affrontare il rischio climatico” ha ribadito Ashish Ray, Head of Stewardship di Jupiter Asset Management, “In qualità di investitori, siamo profondamente impegnati a promuovere la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio e, pertanto, riteniamo importante avere un approccio riconosciuto dal settore che delinei le aspettative degli investitori per misurare e monitorare la preparazione delle banche a zero emissioni. Comprendiamo anche le immense complessità e le sfide che si pongono alle banche, pertanto vogliamo sostenere e comprendere meglio le sfide del mondo reale”.

Legal and General Investment Management

“Riconosciamo che in questo momento il settore bancario è sottoposto a un maggiore controllo.” ha affermato Karoline Herms, Senior Global ESG Manager di Legal and General Investment Management (LGIM), ” A prescindere da ciò, continuiamo a ritenere che la decarbonizzazione del settore bancario sia fondamentale per garantire il raggiungimento degli obiettivi dell’Accordo di Parigi. Accogliamo con grande favore la pubblicazione di un quadro di valutazione standardizzato a livello settoriale e siamo ansiosi di utilizzarne i risultati nell’ambito dei nostri impegni”.

Nordea Asset Management

“Nordea Asset Management accoglie con favore lo Standard Net Zero per le banche e il Net Zero Banking Assessment Framework. Il settore finanziario svolge un ruolo fondamentale nel finanziamento della transizione globale verso un’economia a basse emissioni di carbonio, ed è quindi importante che le banche si impegnino a rispettare il clima e a convertire nel tempo le loro attività di finanziamento in un’economia a zero emissioni. Questo quadro di riferimento sosterrà ulteriormente il nostro impegno per il clima con il settore bancario” ha dichiarato Cecilia Fryklöf, responsabile della proprietà attiva di Nordea Asset Management

Robeco

Infine, Peter van der Werf, Senior Manager of Engagement di Robeco, ha affermato “Robeco è lieta di aver sostenuto lo sviluppo dello Standard Net Zero per le banche e del Banking Assessment Framework. Ora siamo meglio attrezzati per monitorare e valutare i progressi delle istituzioni finanziarie globali nel loro percorso verso un’economia a zero emissioni di carbonio, il che ci supporta nelle nostre attività di engagement e di voto sul clima”.