Debito sovrano ESG

Un gruppo di investitori da 5 trilioni di dollari lancia un quadro climatico per il debito sovrano

Una coalizione di gestori patrimoniali e investitori che rappresentano un patrimonio di 5 trilioni di dollari ha lanciato un quadro di valutazione dei progressi dei governi nel processo di transizione a basse emissioni di carbonio.

Il progetto Assessing Sovereign Climate-related Opportunities and Risks (Ascor) ha l’obiettivo di far dialogare i gestori patrimoniali con gli emittenti di debito sovrano per facilitare un maggior numero di emissioni allineate al net zero, oltre a fornire un quadro di riferimento unico per gli emittenti.

“A differenza di altre classi di attività, come le azioni o il credito societario, attualmente non esiste un quadro di riferimento concordato a livello internazionale per la valutazione dei rischi e delle opportunità legati al clima associati agli strumenti di debito sovrano“, si legge nel rapporto di consultazione del framework.

Utilizzando dati pubblicamente disponibili, il quadro di riferimento si compone di tre pilastri organizzati in nove temi, ciascuno dei quali comprende indicatori “sì” o “no” e, se del caso, metriche quantitative:

  • Percorsi di emissione;
  • Politiche climatiche;
  • Opportunità di finanziamento della transizione.

Mentre i primi due pilastri informano gli investitori sull’efficacia e sulla performance degli Stati sovrani nella gestione del cambiamento climatico, il terzo pilastro, al contrario, delinea il panorama dei rischi e delle opportunità climatiche che i Paesi devono affrontare.

Con questo strumento si vuole rendere più facile per gli emittenti dimostrare agli investitori i loro progressi in materia di cambiamenti climatici nel corso del tempo, fornendo così agli investitori le informazioni rilevanti da integrare nel processo decisionale per ridurre la loro esposizione al rischio climatico e aumentare il loro finanziamento delle opportunità climatiche.

Nel rapporto di consultazione si legge anche che il quadro Ascor e le valutazioni dei Paesi aiuteranno a dare priorità agli sforzi di coinvolgimento degli emittenti per sostenere una maggiore ambizione e aiutare gli investitori a rispettare i loro impegni per una transizione equa e a zero emissioni.

Il quadro si basa sulla struttura iniziale testata dal partner accademico del progetto, il Transition Pathway Initiative Global Climate Transition Centre.

La coalizione comprende Ceres, l’Institutional Investors Group on Climate Change, i Principles for Responsible Investment e Sura Asset Management, ed è sostenuta da Chronos Sustainability. Il comitato consultivo è composto da Allspring Global Investments, Amundi Asset Management, Colchester Global Investors, Franklin Templeton, MFS Investment Management e Ninety One.

Il progetto è attualmente alla ricerca di feedback per il quadro di riferimento entro il 31 marzo 2023 attraverso un sondaggio da parte di governi, istituzioni finanziarie per lo sviluppo, investitori, società civile, mondo accademico e pubblico in generale.